Dal 5 novembre una squadra speciale setaccerà i profili social di tutti i tanzaniani alla ricerca di indizi
© tgcom24
Chiudere tutte le cliniche per la cura dell'Hiv perchè "sospettate di promuovere i rapporti omosessuali" non è stato sufficiente. La politica repressiva del presidente John Magufuli, sta facendo ulteriori "passi avanti" con il supporto di Paul Makonda, giovane governatore della regione di Dar es Salaam e membro del partito di governo Chama Cha Mapinduzi (CCM)
Una settimana di tempo per scovare gli omosessuali e chiuderli in carcere a vita o almeno per 30 anni. Per la "caccia alle streghe" è stata creata una squadra speciale di sorveglianza che setaccerà i social network per individuare i "colpevoli", un team operativo dal 5 novembre, che include agenti di polizia, psicologi e membri del Tanzania Communication Regulatory Authority e del Tanzania Film Board.
Makonda ha invitato tutti i cittadini a cancellare qualsiasi materiale pornografico dai loro cellulari entro questa settimana, precisando che il governo sta intervenendo perchè i rischi legati all'attività sessuale ostacolano lo sviluppo nel Paese. "Ho informazioni sulla presenza di molti omosessuali nella nostra provincia" ha detto ai giornalisti Makonda "datemi i loro nomi e il mio team inizierà a mettere le mani su di loro a partire dalla prossima settimana. Lo faccio in nome di Dio".
Tanzania is a developing nation surely they can use their resources better.
— Front Runner (@FRUN_NEWS) 1 novembre 2018
—#Tanzania #homosexual #homosexuality #gaypride #gayrights #paulmakonda #africa #daressalaam pic.twitter.com/XS701dxPUZ
Omosessualità illegale secondo gli articoli 154-157, in vigore dall'era coloniale, con una pena fino a 14 anni di prigione. Nel 2004 è stata introdotta una nuova legge che prolunga la prigionia fino a 25 anni. L'omosessualità femminile non viene menzionata ma è comunque punita. L'anno scorso Magufuli ha detto che tutti dovrebbero condannare questi comportamenti deviati "anche le mucche".