PROVOCAZIONE O MINACCIA?

"È tempo di trasferirsi in Russia": è polemica sul video dell'ambasciata russa in Spagna

Il contenuto pubblicato sulla pagina Twitter della sede diplomatica ha scatenato migliaia di critiche: "Metà delle cose sono bugie"

02 Ago 2022 - 13:00
1 di 7
© Twitter
© Twitter
© Twitter

© Twitter

© Twitter

"È tempo di trasferirsi in Russia". Potrebbe sembrare un invito anacronistico in questo momento storico, ma non per l'ambasciata russa in Spagna. Venerdì scorso l'ente ha pubblicato sul suo account Twitter un video promozionale che invita gli europei a iniziare una nuova vita in Russia. Belle donne, gas economico, ma soprattutto "un'economia in grado di resistere a migliaia di sanzioni" sono tra i motivi elencati nel contenuto, che nel giro di poche ore ha fatto il giro del social, scatenando i commenti - e soprattutto le critiche - degli utenti.

Il video - Una sequenza di immagini, avvolte in un'atmosfera eterea. Quasi la promessa di una "vita perfetta", che attraverso la voce narrante l'ambasciata russa in Spagna rivolge direttamente ai cittadini europei. "Ottima cucina, balletto, architetture incredibili", ma anche "donne bellissime, no cancel culture e valori della tradizione". Un mix di ingredienti, nei quali non è difficile cogliere l'intento autopromozionale. "Questa è Russia", esordisce il video sullo sfondo dello stemma comunista della falce e martello. 

Un video promozionale o una provocazione ai leader europei? "Un'economia che può resistere a migliaia di sanzioni", l'affondo finale arriva poco prima della battuta conclusiva che suona come una minaccia, con ferimento alle difficoltà dei Paesi europei per trovare dei piani alternativi alla dipendenza energetica dal gas russo: "L'inverno sta arrivando"

Le reazioni de web - "Nessuna cancel culture? Vero, voi cancellate direttamente le persone che propongono idee diverse"; "Perché le donne sono sempre trattate come oggetti?"; "Metà delle cose nel video sono bugie". Sono solo alcuni dei commenti di critica al video, di cui è stata perfino realizzata una parodia in cui, sullo sfondo della stessa voce utilizzata nello spot. scorrono immagini di tutt'altro tipo, dalle scene di manifestanti Lgbt+ picchiati dalle forze dell'ordine agli scaffali dei supermercati vuoti.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri