I black bloc si infiltrano tra i gilet gialli: scontri a Parigi
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Cassonetti in fiamme e lacrimogeni per disperdere la folla. Fermate più di 100 persone: continuano gli scontri tra poliziotti e manifestanti
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I gilet gialli tornano a manifestare a Parigi per quello che è l'atto 45 del movimento di protesta francese. Alta tensione a Parigi: sugli Champs-Elysées la polizia ha utilizzato lacrimogeni per disperdere gruppi di gilet gialli che volevano avvicinarsi alle zone vietate. A Place d'Italie alcuni esponenti dei black bloc hanno inendiato cassonetti ed eretto barricate con materiale da cantiere. Fermati 99 manifestanti per essere identificati. Forze dell'ordine e individui violenti a margine della manifestazione continuano a fronteggiarsi lungo le vie principali della capitale.
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Il grande timore della vigilia, quello di un sabato nero per la concomitanza della marcia ambientalista ed il ritorno dei gilet gialli, oltre ad altre proteste, ha visto schierare 7.500 fra agenti e gendarmi, più i militari. Con un bilancio di novantanove persone in stato di fermo alla fine della giornata. Stavolta, i "casseur" si sono infiltrati nella manifestazione sul clima, che ha raccolto soltanto 16.000 persone. Quella dei gilet gialli, al mattino sugli Champs-Elysees, non c'è mai stata: il movimento, giunto sfilacciato e stanco alla sua 45.ma settimana, ha provato a radunarsi in zona vietata, gli Champs-Elysees, ma ad arrivare sono state soltanto poche centinaia di persone.
E senza gilet, come nelle ultime settimane in provincia, per "mostrare che siamo francesi e basta" e per dissimularsi meglio senza attirare l'attenzione delle forze dell'ordine. Lo schieramento assai più numeroso di gendarmi e polizia ha avuto ragione quasi subito dei tentativi di manifestare sugli Champs-Elysees. Per il movimento che ha caratterizzato i mesi scorsi, facendo emergere una protesta vera e una rabbia nuova, sembra non ci sia futuro.
Dei gilet gialli, sono rimasti soltanto gli "ultrà", che hanno subito fatto rotta verso il giardino del Luxembourg, dove era in partenza la manifestazione sul clima. Erano un migliaio, secondo la polizia, che ha messo insieme nel suo conto gli "ultrà-gauche", gli "ultra'-gialli" e qualche centinaio dei soliti black bloc. Lungo il quartiere Latino la tensione è salita, mentre la testa del corteo, colorata e chiassosa, con striscioni contro "Macron inquinatore", ha proseguito in un ambiente di festa. In coda, gli scontri: prima sul boulevard Saint-Michel, dove sono state prese di mira agenzie di banca, poi verso Port-Royal e infine a place d'Italie.
La polizia ha utilizzato anche i social per invitare i manifestanti a isolare i violenti, mentre Greenpeace ha abbandonato il corteo quando la situazione rischiava di degenerare. Parecchi i danni nella zona di place d'Italie, con i passanti terrorizzati dai poliziotti con il casco bianco che inseguivano i black bloc impegnati ad incendiare cassonetti, lanciare sassi, spaccare vetrine (il mezzo più ricercato era il monopattino elettrico da noleggio, usato come un ariete).
Quando la situazione è tornata tranquilla, con un centinaio di persone che in serata rimanevano in stato di fermo, il corteo per il clima ha raggiunto la sua meta, il quartiere di Bercy. C'è stato qualche tafferuglio ancora, con inseguimento nei vicini boschi e lancio di lacrimogeni, utilizzati senza alcun risparmio. Fra i momenti più stridenti di questa giornata difficile per Parigi, i numerosi incendi di scooter elettrici e monopattini che il Comune ha voluto proprio nell'ambito del piano antinquinamento della città. Mentre il corteo sfilava per il clima, in coda si levava un denso fumo nero, con le pericolose batterie al litio che bruciavano.