Fotogallery - Terremoto Marocco, il giorno dopo: la lotta contro il tempo dei soccorritori
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Notte in strada per migliaia di persone, mentre si aggrava il bilancio delle vittime. Nuove scosse avvertite a Marrakech. Musumeci: "Pronti i vigili fuoco e mille posti letto"
Dopo il terremoto in Marocco, che ha ucciso almeno 2.122 persone mentre altre 2.421 sono rimaste ferite (di questi 1.400 versano in gravi condizioni), migliaia di cittadini hanno trascorso la notte in strada per paura di nuove scosse. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 300.000 persone sono state colpite dalle forti scosse in tutto il Paese. I media locali hanno riferito che si è trattato del più forte sisma mai registrato nel Paese, con una magnitudo di 7 gradi Richter. Ed è frenetica la corsa contro il tempo dei soccorritori che scavano tra le macerie. Ma due nuove scosse sono state avvertite a Marrakech.
L'ultimo bollettino ufficiale pubblicato dalle autorità marocchine riferisce che i morti sono oltre 2.100 morti e i feriti circa 2.500. I soccorsi sono resi difficili dai danni alle infrastrutture in alcune zone rurali di montagna colpite dal violento sisma.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea su X di essere "in contatto con il ministro degli Esteri del Marocco al quale ho espresso le condoglianze del governo. Abbiamo messo a disposizione team di emergenza e sostegno sanitario". Tajani ha poi "ringraziato la nostra sede diplomatica per aver assistito al meglio, anche con un desk in aeroporto, gli italiani a Marrakech".
Sono andate avanti tutta la notte in Marocco le operazioni di ricerca di eventuali sopravvissuti al terremoto che ha distrutto la zona a sud di Marrakech. Il sisma, il più violento mai registrato nella storia del Paese magrebino, ha devastato interi villaggi e quartieri sbriciolando case e palazzi.
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Alle autorità marocchine l'Italia ha fatto pervenire l'offerta di aiuto da parte della Protezione civile, in supporto alle strutture operative locali. "Possiamo inviare subito una squadra Search and Rescue (SAR) italiana composta da 48 unità specializzate dei vigili del fuoco. Inoltre tende e letti per mille posti e un Posto medico avanzato con o senza personale medico", ha dichiarato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.
Il re del Marocco Mohamed VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. "È stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici", si legge in un comunicato stampa del palazzo reale.
Avvertite a Marrakech e nelle città circostanti nuove scosse di terremoto, probabilmente di assestamento. Secondo l'European Mediterranean Seismological Centre (Emsc) alle 9 ora locale di domenica 10 settembre, le 8 in Italia, è stato registrato un terremoto di magnitudo 4.5 a 88 chilometri da Marrakech, a 77 chilometri di profondità. Poco più tardi, alle 9.49 ora locale (le 10.59 in Italia) è stata registrata una scossa di magnitudo 3.9 a sud di Marrakech (nella stessa area del terremoto di magnitudo 7 di venerdì notte). L'ipocentro del terremoto è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri. Lo riporta sul suo sito l'Istituto geofisico statunitense Usgs.
È ancora bloccata sui monti del Tizi n' Test, sull'Atlante, la famiglia di turisti italiani in vacanza in Marocco che, mentre si trovava in hotel, è rimasta isolata a causa del terremoto. "Le ruspe stanno lavorando intensamente - ha dichiarato la donna - ma a 8 chilometri da qui la frana è grande. Stanno facendo il possibile, ma il lavoro è lungo. Dicono che ce la faranno per questa sera. Vediamo".