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Le testimonianze dei turisti che si trovavano a Marrakech al momento del terremoto: "Tanto spavento e la notte all'aperto"
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"Verso le 11 meno un quarto abbiamo sentito una grossissima scossa. Tutto ha iniziato a tremare". C'è ancora paura e preoccupazione nelle testimonianze degli italiani che si trovavano in Marocco al momento del terremoto. Giancarlo Passaro, titolare del locale La Bottega, ha raccontato: "Mi trovavo nel locale che gestisco, nella città nuova. All'improvviso i miei collaboratori e i clienti hanno iniziato a correre in strada". Una turista italiana, con il marito e il figlio di 15 anni sono stati sorpresi dal sisma in un hotel sulle montagne dell'Atlante. "Siamo bloccati qui", hanno fatto sapere.
"Siamo preoccupatissimi", ha detto la turista, "siamo bloccati fuori dall'hotel sul passo Tizi n'test e la strada è sbarrata da una frana da entrambe le parti. Ora ci stiamo incamminando verso Agadir, sono trenta chilometri per fortuna in discesa. Ma dobbiamo a sbrigarci perché inizia a fare caldo".
La Farnesina ha fatto sapere che tutti i nostri connazionali stanno bene, ma le linee telefoniche non funzionano bene. Molti italiani stanno usando i social network per comunicare ad amici e parenti la situazione nel paese nord africano, proprio perché non è facile telefonare. "Noi stiamo bene, solo tanta paura e la notte in strada", ha scritto su facebook una turista italiana in vacanza a Marrakech. La donna ha poi pubblicato le foto delle macerie sulla strada vicino al suo hotel. Ha aggiunto: "Ci sono quartieri crollati. La fortuna è stata con noi".
Giancarlo Passaro, titolare del locale La Bottega, ha raccontato: "Il locale si trova davanti alla chiesa cattolica, il campanile ha iniziato a oscillare. Ci siamo trovati tutti in strada, non abbiamo gli stessi problemi della medina perché abbiamo più spazio. In medina le strade sono strette con le case una attaccata all'altra. Le mura della città sono danneggiate e molte case sono implose. Poi c'è stata anche una scossa di assestamento, nessuno è rientrato, siamo stati fuori, io sono rientrato a casa molto tardi e non abbiamo dormito. Abbiamo paura che arrivi ancora qualcosa, è stata una brutta esperienza. Grazie a Dio stiamo tutti bene, ma è ancora difficile comunicare perché le linee sono interrotte".
Mauro Parmesani, imprenditore e titolare del riad Infinity Sea House, ha raccontato: "Il mio riad non ha avuto danni perché l'ho costruito con doppio muro e ha tenuto tutto, ma alcune zone di Marrakech sono danneggiate e grossi problemi ci sono nei villaggi di montagna dove ci sono le case in terra essiccata che sono crollate. Nel momento del sisma i miei clienti sono comunque usciti in strada per qualche ora ma poi sono rientrati. Stamattina sono partiti perché era finito il soggiorno e l'aeroporto è funzionante. Sono sicuro che nella città verrà ripulito tutto rapidamente, perché l'intervento della famiglia reale è molto incisivo e credo che presto tutto sarà in ordine. In ogni caso nessuno degli italiani che vivono qui ha avuto danni o problemi".
Lucia Valori, italiana residente a Marrakech, proprietaria di un riad nella medina con il marito, guida accompagnatore e agente di viaggio, ha raccontato: "Noi viviamo a Gueliz, nella città moderna, abitiamo al quarto piano ed è stato terribile. Una scossa molto lunga, spaventosa. Il custode ci ha detto di aver visto il palazzo oscillare. Abbiamo passato la notte in macchina per timore dello sciame sismico". Ha aggiunto: "Qui a Gueliz i negozi sono aperti e non ci sono danni, siamo andati nella notte nella medina e ha invece subito crolli, ma la città è tutto sommato preservata. L'atmosfera sembra irreale, pensando al panico della notte. Il nostro riad non ha subito danni, immagini terribili arrivano invece dalla zona dell'Alto Atlante, lì la situazione è drammatica".