la scheda

Terremoto Turchia e Siria, è allarme "epidemia sismica" | Ecco di cosa si tratta e quanto potrebbe durare

La terra non ha smesso di tremare dopo le due scosse catastrofiche di magnitudo di 7.8 e 7.5 della scala Richter

07 Feb 2023 - 18:30
 © Ansa

© Ansa

Il Sud della Turchia e il Nord della Siria sono stati devastati da due scosse di terremoto che hanno raggiunto rispettivamente la magnitudo di 7.8 e 7.5 della scala Richter. Si tratta di un fenomeno di grande intensità che secondo gli esperti non ha ancora liberato tutta l'energia accumulata: lo sciame sismico potrebbe continuare a lungo. Ecco perché si parla di una sorta di "epidemia sismica" prolungata che - come è avvenuto in altre situazioni analoghe - potrebbe proseguire per giorni, mesi o addirittura per anni.

Area pericolosa del pianeta

 Il luogo in cui si sono verificati gli eventi sismici coincide con un'area del Mediterraneo classificata ad alto rischio. La sequenza delle scosse si è scatenata all’incrocio di quattro placche che si scontrano di continuo, Anatolica, Arabica, Euroasiatica e Africana.

L'Anatolia si è spostata di 5 metri

 "Viste le dimensioni della faglia che si è attivata, la placca Anatolica si è spostata di almeno 5 metri verso Sudovest". A dirlo il professor Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in un'intervista al Corriere della Sera. Tuttavia la misura esatta di questo scivolamento della Turchia rispetto alla Siria deve ancora essere rilevata, non appena saranno disponibili i dati dei satelliti Sentinel dell’Esa e CosmoSkymed dell’Asi. La faglia che si è generata è detta "trascorrente a bassa profondità" (con ipocentro tra i 15 e i 20 chilometri). La lacerazione ha coinvolto una zona lunga 190 chilometri e larga 25.

"Epidemia sismica" prolungata

 La terra ha continuato a tremare anche dopo le due scosse più distruttive. Impossibile prevedere quanto durerà "l'epidemia sismica" ma fino a quando l’energia accumulata non sarà completamente liberata il fenomeno non si interromperà. Dopo il sisma del 2016 in centro Italia, ad esempio, sono state registrate dall'Ingv altre 140mila scosse, e non sono ancora finite. "Più la magnitudo di partenza è alta, più ci aspettiamo che durino a lungo", ha spiegato Doglioni al quotidiano la Repubblica.

Allarme tsunami in Italia?

 La faglia dell’Anatolia finisce nel Mar Egeo ed è staccata dall’Italia. Tuttavia l'allarme tsunami è stato diramato sulle nostre coste all'indomani del sisma in Turchia. L'allarme è rientrato non appena è arrivata sulle coste calabresi un'onda con bassa energia.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri