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A fornire il drammatico dato è l'agenzia turca per i disastri e le emergenze. L'Onu lancia un appello umanitario da un miliardo di dollari per la popolazione turca. In Siria si registrano oltre 5mila morti. Intanto continua la corsa contro il tempo dei soccorritori.
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In Turchia il bilancio del terremoto si aggrava di ora in ora. Sono infatti almeno 36.187 le persone che hanno perso la vita a causa del sisma che, il 6 febbraio, ha colpito il sud-est del Paese e il nord-ovest della Siria. Lo ha reso noto l'agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad. Oltre 5mila i morti accertati finora in Siria. Intanto i soccorsi hanno salvato un'altra persona: una diciassettenne è stata miracolosamente estratta viva a 248 ore dal sisma. L'Onu lancia un appello umanitario da un miliardo di dollari per la popolazione turca.
Il bilancio complessivo della tragedia supera i 41mila morti, con le vittime siriane in continua crescita. Per adesso nel Paese un ultimo bilancio diramato dall'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr) parla di 5.651 morti, tra cui 2.173 nelle aree poste sotto il controllo di Damasco e altri 3.478 in quelle controllate dai gruppi di opposizione al presidente Bashar Al Assad. Tuttavia, sempre secondo il Sohr il numero delle vittime siriane potrebbe superare quota 7mila nei prossimi giorni, vista la presenza di "centinaia di corpi" ancora sotto le macerie.
Una diciassettenne è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che ha colpito il sud della Turchia lo scorso 6 febbraio 248 ore dopo il sisma. Il salvataggio è avvenuto della provincia turca di Adiyaman: lo riporta l'agenzia di stampa statale del Paese, Anadolu.
"Oggi le Nazioni Unite lanciano un appello umanitario per un miliardo di dollari di aiuti per la popolazione della Turchia dopo uno dei più devastanti terremoti che hanno colpito il paese in un secolo". Lo ha annunciato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.