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Erdogan proclama sette giorni di lutto nazionale. Diverse forti scosse hanno devastato un ampio territorio di confine tra i due Paesi. Europa e Usa: "Pronti ad aiutare". Sostegno anche da Putin e Zelensky
Sale a oltre 3.800 morti il bilancio del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Si tratta di un sisma mille volte più forte di quello di Amatrice, secondo Alessandro Amato dell'Ingv. La prima scossa (delle 4:17 locali, le 2:17 in Italia) è stata seguita da una replica di magnitudo 7.5 e da una terza, molto forte, di magnitudo 6.0. In tutto sono state circa un centinaio in meno di 24 ore. Secondo la Farnesina, risulterebbe disperso anche un italiano che risiedeva in un albergo completamente distrutto dalle scosse. Erdogan proclama sette giorni di lutto nazionale. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprime "vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite". L'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell: "Ue pronta ad aiutare". Secondo una stima dell'Istituto Geologico degli Stati Uniti (Usgs), i morti potrebbero essere anche 10mila.
Il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a oltre 3.700 morti. Il servizio di emergenza turco ha annunciato che almeno 1.762 persone sono decedute in Turchia, mentre altre mille persone hanno perso la vita nella confinante Siria.
Sono salite a oltre 3.800 i morti del terremoto turco-siriano. I feriti nella sola Turchia sono oltre 15mila.
Continua a salire il bilancio del terremoto, che ora conta 3.613 morti.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale in Turchia a seguito del sisma.
Il violento terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la vicina Siria potrebbe causare fino a otto volte più vittime rispetto agli oltre duemila morti riportati dai bilanci provvisori. La previsione arriva dall'Oms. "C'è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali", ha detto Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità.
È salito ad oltre 2.650 il bilancio dei morti del devastante sisma che ha colpito Turchia e Siria. Le autorità turche hanno annunciato almeno 1.651 vittime, mentre almeno 1.000 morti si contano nella vicina Siria.
E' salito a quasi 2.500 morti il bilancio del sisma che ha colpito la regione al confine tra Turchia e Siria. Lo riporta Sky News citando i dati delle autorità di Ankara e Damasco. In Turchia i morti sono fino a questo momento 1.541. Nella Siria controllata dal governo i decessi sono 538, altri 390 nella parte di territorio siriano controllato dall'opposizione.
Il terremoto di magnitudo 7,8 fra Turchia e Siria "è stato registrato in tutto il mondo" ed è anche "l'evento di gran lunga più forte ad avere attivato il Sistema di allertamento maremoto da quando esiste": lo ha detto all'ANSA Alessandro Amato, sismologo e direttore del Centro Tsunami dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). I sismografi di tutto il mondo hanno registrato l'evento
Il terremoto di magnitudo 7.8 avvenuto in Turchia è stato mille volte più forte rispetto a quello che nel 2016 ha colpito Amatrice e 30 volte più forte rispetto a quello dell'Irpinia del 1980. Lo ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Considerando la magnitudo 5.9 del terremoto di Amatrice, "in termini di energia liberata, quello avvenuto in Turchia è stato di quasi mille volte superiore in termini di energia liberata" e 30 volte superiore rispetto a quello dell'Irpinia, di magnitudo 6.9.
Dopo le forti scosse di terremoto la Turchia ha deciso di chiudere le scuole in tutto il Paese per almeno una settimana. Lo riportano i media turchi, citando l'annuncio del ministro dell'Istruzione Mahmut Özer: "Le scuole resteranno chiuse fino al 13 febbraio in tutta la Turchia".
Anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo quello siriano Bashar Al Assad, ha accettato gli aiuti offerti dalla Russia per il terremoto che ha colpito i due Paesi. Lo fa sapere il servizio stampa del Cremlino dopo una conversazione telefonica tra i due capi di Stato. In precedenza Putin aveva parlato con Assad.
E' salito ad oltre 2.300 morti il bilancio del terremoto che ha colpito il confine tra Turchia e Siria. Sono 810 i morti del sisma nella sola Siria, che si aggiungono a circa 1.500 in Turchia. I feriti nella sola Turchia sono almeno 7.600 mentre in Siria sono oltre 1.280.
È salito a oltre 1.900 il bilancio dei morti complessivo fra Turchia e Siria. Il dato emerge dai conteggi forniti dalle autorità locali; si ritiene però che centinaia di persone siano ancora sotto le macerie: il bilancio sembra quindi destinato ad aggravarsi.
Il governo turco fa sapere in una nota che "finora e' giunta la segnalazione di un totale di 2.824 edifici crollati" per il terremoto.
"La Turchia ha accettato l'aiuto del team di ricerca e soccorso italiano dei vigili del fuoco. Alle 14:15 è partita la squadra di ricognizione della nostra Protezione civile. A breve partirà anche quella operativa di soccorso". Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter, sottolineando che "l'Italia si contraddistingue sempre per la sua solidarietà".
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con quello siriano Bashar Assad, che ha accettato l'offerta di aiuto per far fronte al terremoto che ha colpito la Siria. Squadre di soccorritori russi partiranno quindi nelle prossime ore alla volta del Paese mediorientale. Lo fa sapere il servizio stampa del Cremlino.
"Papa Francesco si dice profondamente rattristato" per "l'enorme perdita di vite umane" a causa del sisma che ha colpito la zona di Kahramanmaras, tra Turchia e Siria. Il Papa assicura la "sua vicinanza spirituale a tutte le persone colpite" e affida "coloro che sono morti all'amorevole misericordia dell'Onnipotente", porgendo le condoglianze "a coloro che ne piangono la perdita". È quanto si legge in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, indirizzato al nunzio in Turchia, monsignor Marek Solczynski.
Sono almeno 783 le persone morte in Siria a causa del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito il sud est della Turchia questa notte, secondo i dati dell'ultimo bilancio provvisorio.
Un terzo violento terremoto - di magnitudo 6.0 - ha scosso di nuovo il centro-sud della Turchia. E' quanto emerge dal sito dell'Istituto geofisico statunitense USGS. L'istituto ha localizzato l'epicentro della nuova scossa a 5 km a nord-est di Goksun, nella provincia di Kahramanmaras, ad una profondita' di 10 km.
Sono almeno 1.014 le persone morte in Turchia a causa del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il sud est del Paese questa notte. Lo ha fatto sapere l'agenzia per i disastri e le emergenze turca Afad, come riporta Anadolu.
Le scosse del terremoto che, nella notte, ha colpito la Turchia meridionale e la Siria, uccidendo più di 1.200 persone nei due Paesi, sono state avvertite fino alla Groenlandia. Lo afferma l'Istituto geologico danese.
Continua a salire il drammatico bilancio del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Secondo la Cnn, il numero dei morti nei due Paesi è di 1.504.
In Turchia tutte le manifestazioni sportive sono state sospese fino a nuovo avviso. Lo scrive su Twitter il ministro dello Sport turco, Mehmet Kasapoglu.
"Nella zona dove c'è stato il sisma più forte, ci sono 21 italiani: li abbiamo raggiunti e ci risulta che stiano tutti quanti bene. Nella zona più ampia ci sono 168 italiani: dagli incroci che abbiamo fatto, ci risulta che siano tutti in salvo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Sono oltre 30 le scosse di terremoto registrate finora in Turchia. E' quanto emerge dal sito dell'Istituto geofisico statunitense USGS. Dopo il sisma di magnitudo 7.5 in tarda mattinata, è stata registrata un'altra scossa - a circa 85 km a est - di magnitudo 5.8.
Secondo un nuovo bilancio provvisorio, le vittime del terremoto in Siria sono almeno 560. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Sana, secondo cui i feriti sono invece 1.089 nelle zone controllate dal governo. Nelle zone controllate invece dai ribelli il bilancio parla di 221 vittime e oltre 400 feriti.
Un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.5, ha colpito il sud-est della Turchia negli ultimi minuti. Lo riporta l'Istituto geofisico Usa Usgs.
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7.8 è stata registrata nella parte centrale della Turchia alle 10:24 locali, le 11:24 in Italia. Lo scrive Ria Novosti citando i dati dei centri di rilevamento dei terremoti della zona. La scossa è stata avvertita anche a Damasco, Latakia e altre zone della Siria, secondo l'Agenzia Sana.
Sarebbero almeno 326 le persone uccise dal sisma nelle zone controllate dal governo nella Siria dilaniata dalla guerra. L'agenzia di stampa ufficiale Sana ha dichiarato che almeno altre 1.042 persone sono rimaste ferite dopo che il terremoto ha colpito vicino alla città turca sudoccidentale di Gaziantep, a circa 40 chilometri dal confine siriano.
Sono oltre 1.200 i morti a causa del potente terremoto. Secondo i nuovi dati aggiornati si contano 912 morti solo in Turchia (come annunciato dal presidente Erdogan) e altri 326 in Siria.
"Il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7,7 nel sud della Turchia sale a 912 morti". E' questo l'aggiornamento dato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che si contano anche 5.385 persone ferite, secondo quanto scrive l'agenzia Anadolu. Si tratta del "più grande disastro che abbiamo vissuto dal secolo scorso dopo il terremoto di Erzincan del 1939", ha detto Erdogan.
"Stiamo affrontando il più grande terremoto che abbiamo visto in 24 anni in questa regione. Lo afferma Haluk Özener, direttore dell'osservatorio Kandilli e istituto di ricerca sui terremoti. "Finora si sono verificate 100 scosse di assestamento", di cui 53 sono più di 4 gradi (sulla scala Richter) mentre 7 sono oltre i 5 gradi. "Possiamo dire che questi terremoti continueranno nei prossimi giorni", ha aggiunto.
Le 14 giocatrici della squadra di pallavolo femminile della provincia turca di Hatay sono sotto le macerie del palazzetto dello sport crollato dopo il sisma di stanotte. remoto. Ne dà notizia la Cnn Turca riportando l'appello su twitter del giocatore di Alanya Belediyespor Eneshan Can che invita a fare le ricerche per tentare di trovare le giocatrici ancora in vita.
Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le notizie del terribile terremoto di oggi in Turchia e in Siria. E' quanto si legge in un comunicato della Casa Bianca. "Siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria. Il Presidente Biden ha incaricato l'Usaid di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite. Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con il governo della Turchia", si legge nella nota.
Hussein Diyab, governatore di Aleppo ha elevato al massimo lo stato di allerta in tutta la città per il pericolo di crolli di altri edifici danneggiati dal sisma. Lo riferisce l'agenzia governativa Sana. La protezione civile ad Aleppo ha riferito stamani di circa 40 edifici crollati in città e di decine di persone uccise con oltre 200 feriti.
"Ho appena parlato con il ministro degli Esteri della Turchia Mavlut Cavusoglu per esprimergli la vicinanza dell'Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione Civile". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Secondo l'Istituto geologico degli Stati Uniti, le vittime del sisma potrebbero essere almeno 10mila.
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Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso su Twitter le sue condoglianze alle vittime del terremoto. "Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro", ha detto. Lo stesso messaggio è arrivato dal presidente russo Vladimir Putin, secondo cui Mosca è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria ad Ankara.
L'Ue è pronta ad aiutare", ha scritto in un tweet l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell. L'Europa ha, infatti, attivato il suo meccanismo di protezione civile con l'invio di squadre di soccorso, come ha spiegato il commissario Ue alle Crisi Janez Lenarcic.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni "segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della protezione civile, gli sviluppi del devastante terremoto" ed "esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Sul versante turco le vittime sarebbero invece oltre 400 e i feriti oltre 2.300 feriti. Le autorità locali turche hanno segnalato il crollo di decine di edifici, sia a Gaziantep sia nei vicini centri di Diyarbakir e Malatya. Si teme che diverse persone siano rimaste sepolte sotto le macerie. Proclamato lo stato di massima emergenza e mobilitato tutti i servizi di soccorso.
Il numero delle vittime viene di ora in ora rivisto al rialzo: in Siria la violenta scossa avrebbe causato oltre 400 vittime. In particolare si contano più di 400 vittime nelle zone controllate dal governo e oltre 120 nelle aree del Paese controllate dai ribelli. Altre persone sarebbero invece morte nelle zone siriane in mano ai ribelli. Le autorità locali siriane delle regioni di Hama, Latakia, Aleppo e Idlib riferiscono di un bilancio delle vittime in continuo aggiornamento. "Centinaia di persone sono disperse, rimaste sotto le macerie", riferisce la tv siriana. Sempre sul fronte siriano, i media locali parlano di decine di palazzi crollati ad Aleppo, città già martoriata dalla guerra.
Nel devastante sisma non sono rimasti coinvolti italiani: la conferma è arrivata dalla Farnesina, secondo cui momento "non risultano feriti o morti tra i connazionali".
Secondo i dati dell'Ingv e dell'Usgs, il sisma, di magnitudo 7.9, ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. A scatenare il terremoto, sarebbe stata una delle due grandi faglie presenti in Turchia, quella Est Anatolica.