Terremoto in Turchia, padre non lascia la mano della figlia morta
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Il bilancio, ancora non definitivo del sisma, supera quota 41mila morti. Forte scossa di assestamento di magnitudo 5.2 nella serata di giovedì
A 261 ore dal terremoto devastante che ha colpito Turchia e Siria, due uomini di 26 e 34 anni sono stati estratti vivi dalle macerie di un ospedale privato nella città turca di Hatay. I soccorritori stavano lavorando intorno all'edificio crollato quando hanno sentito un suono, forse una voce, e hanno scavato in quella direzione. Mehmet Ali Sakiroglu, uno dei due tratti in salvo, aveva portato il figlio in ospedale il giorno prima del sisma, riferisce l'agenzia Anadolu.
Secondo l'ultimo bilancio, reso noto da fonti mediche, le vittime del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la Turchia e la Siria il 6 febbraio sarebbero oltre 41mila. In Turchia i morti accertati sono 38.044 in Turchia, mentre in Siria 3.688.
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Nella serata di giovedì una forte scossa di assestamento di magnitudo 5.2 ha interessato, l'area tra Turchia e Siria, colpita dal sisma. L'epicentro è stato individuato a Iskenderun, nel sud della Turchia. Ad Aleppo, nel nord della Siria, un altro edificio è crollato, lasciando ulteriori vittime sotto le macerie. Stando a quanto riferito dall'Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad) della Turchia, nel Paese sono state registrate circa 4.734 scosse di assestamento negli ultimi undici giorni.