DEVASTATA UN'AREA DI 450 CHILOMETRI

Terremoto Turchia-Siria, oltre 16mila le vittime | Tra i dispersi anche una famiglia italiana di origine siriana | Erdogan ammette ritardi nei soccorsi

In Siria riaperti i valichi, ma la popolazione resta senza aiuti

09 Feb 2023 - 07:37

Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito Siria e Turchia: l'ultimo aggiornamento parla di oltre 16mila morti. C'è apprensione per gli italiani che risultano ancora dispersi. Oltre all'imprenditore veneto Angelo Zen, di cui non si hanno più notizie da domenica, ora risulta dispersa anche una famiglia italiana di origine siriana composta da tre adulti e tre minori. Lo ha annunciato il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.

Zen si trovava a Kahramanmaras e avrebbe dovuto incontrarsi con un socio il giorno successivo alla notte in cui è avvenuto il terremoto ma i due non si sono visti. La famiglia, che sarebbe residente in Lombardia, è invece stata sorpresa dal sisma ad Antiochia.

Erdogan ammette ritardi nei soccorsi

 Intanto a due giorni dal terremoto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan deve fare i conti con le critiche di chi accusa il suo governo di aver gestito male l'emergenza. In un viaggio nelle aree terremotate del Paese, Erdogan è stato costretto ad ammettere che nelle prime fasi dei soccorsi ci sono stati "dei problemi". Ma davanti ai residenti della provincia di Hatay, tra le più colpite con oltre 3.300 morti, che lamentavano il ritardo dei mezzi di soccorso, Erdogan si è giustificato: "Non è possibile - ha detto - essere preparati a un tale disastro".

Poi si è scagliato contro quelle "persone disonorevoli" che diffondono "bugie e calunnie" sulla risposta del governo all'emergenza. Tra queste anche alcuni gestori di account social che sono stati arrestati per "post provocatori" sul sisma. Il governo si è deciso a combattere la disinformazione online e il gruppo NetBlocks, che si occupa del monitoraggio di interruzioni di servizi internet, ipotizza che ci sia proprio il governo di Ankara dietro al blocco di Twitter che si è verificato mercoledì in gran parte del Paese.

Terremoto Turchia-Siria, le foto dal satellite mostrano la devastazione

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I siriani restano senza aiuti

 La situazione resta gravissima anche in Siria, dove si registrano 1.250 morti nella zona controllata dal governo di Assad e circa 1.400 nel nord-ovest del Paese, controllato dalla forze di opposizione. Qui gli aiuti umanitari faticano ad arrivare a causa degli ostacoli lungo i valichi di frontiera che collegano il Paese alla Turchia.

Nonostante i Caschi bianchi avessero annunciato l'apertura dei valichi di Bab al-Hawa, Jarabulus e Bab al-Salamah, l'Onu ha fatto sapere che il primo di questi, l'unico accesso consentito alle Nazioni Unite, risulta ancora bloccato e i camion di aiuti sono fermi alla frontiera. Attivisti e critici hanno accusato il governo siriano di rallentare deliberatamente le consegne di aiuti. Assad, nel frattempo, ha chiesto assistenza all'Unione Europea che ha annunciato un primo stanziamento di 3,5 milioni di euro. L'intero pacchetto ai Paesi colpiti dal terremoto è di 6,5 milioni di euro. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato una conferenza dei donatori all'inizio di marzo a Bruxelles.

Terremoto Turchia-Siria, la devastazione ripresa dai droni

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