Terremoto in Turchia, padre non lascia la mano della figlia morta
© Afp
© Afp
La frustrazione dei soccorritori iberici per aver visto demolire interi edifici in cui potevano esserci centinaia di persone
© Ansa
I vigili del fuoco di Valladolid, del team spagnolo di soccorritori arrivati in Turchia dopo il terremoto, hanno denunciato al rientro in patria che gli edifici vengono abbattuti prima ancora che sia completato il recupero dei sopravvissuti. Adiyaman è stata una delle città più colpite dal sisma. Uno di loro ha raccontato la frustrazione per aver visto demolire interi edifici in quella località in cui potevano esserci centinaia di persone, in particolare un edificio in cui si sapeva che c'erano 180 abitanti e solo 10 sono stati salvati.
Intanto la Croce Rossa spagnola sta organizzando la spedizione di oltre 105 tonnellate di aiuti umanitari in Turchia e Siria. Secondo il direttore dell'Unità di emergenza, Iñigo Vila, saranno inviati "2.950 taniche da 20 litri per il trasporto di acqua potabile, 3.800 coperte di lana, 2.200 coperte termiche, 15.700 teloni di plastica e 4.400 kit da cucina". Questi materiali fanno parte delle scorte che la Croce Rossa ha preparato per le situazioni di emergenza nei suoi magazzini in Catalogna, Valencia, Madrid e nelle Isole Canarie, da dove i materiali vengono organizzati per essere spediti il prima possibile.
© Afp
© Afp
La spedizione dovrebbe essere disponibile per la distribuzione entro la fine della settimana. La compagnia aerea Vueling collaborerà al trasporto di questa merce, facendosi carico di far arrivare in Turchia quasi 10 tonnellate del materiale il prima possibile.