Thailandia, Denis Cavatassi assolto dalla pena di morte
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David Renteria, 53 anni, aveva rapito la piccola Alexandra Flores per poi strangolarla e bruciarne il cadavere. Ha ricevuto una dose letale di pentobarbital
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In Texas, nel penitenziario di Huntsville, è stata eseguita la condanna a morte di David Renteria, 53 anni, colpevole della morte di una bimba di 5 anni. L'uomo aveva rapito la piccola Alexandra Flores nel 2002 in un negozio Walmart, per poi strangolarla e bruciarne il corpo. Renteria è stato dichiarato morto 11 minuti dopo aver ricevuto una dose letale di pentobarbital.
Prima dell'esecuzione, Renteria ha pregato, cantato e chiesto perdono. "Mi dispiace per tutti i torti che ho commesso. E per coloro che hanno invocato la mia morte, che stanno per uccidermi, vi perdono", ha detto ai presenti con voce forte e chiara. Poi il killer ha cantato un inno in spagnolo, ha pregato con un consigliere spirituale in piedi accanto a lui e ha cantato un altro inno in inglese dopo che alcuni testimoni, tra cui i parenti della vittima, sono entrati nella camera della morte e hanno guardato l'esecuzione attraverso una finestra a pochi metri da lui.
"Non c'è giorno in cui non pensi ai fatidici eventi di quel giorno e a ciò che è accaduto", ha detto il killer della bambina guardando i parenti della sua vittima, "non ci sono parole per descrivere quello che state passando e lo capisco". Si è poi rivolto alla sorella e a un amico, che assistevano attraverso un'altra finestra: "Vi voglio bene, davvero. Ci vedremo nella prossima vita". Infine ha iniziato a recitare il Padre Nostro, mentre il sedativo cominciava a scorrergli nelle vene. "Ne sento il sapore", ha detto prima di morire.
"Ci sono voluti 22 anni", ha commentato il fratello della bambina uccisa, Ignacio Fuasto, al termine dell'esecuzione, "ma è arrivato il momento. È finita. Possiamo finalmente iniziare a guarire dai 22 anni in cui ci siamo chiesti cosa sarebbe successo", ha aggiunto.
L'esecuzione di Renteria è avvenuta dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto due distinte richieste di sospensione da parte della difesa. Le autorità hanno detto che le prove dimostrano che l'uomo, un condannato per reati sessuali, ha compiuto il rapimento e l'omicidio da solo. Renteria è stato accusato di aver pattugliato il negozio per circa 40 minuti prima di individuare la bambina di 5 anni. Il video di sorveglianza, infatti, mostra la piccola seguire Renteria fuori dal negozio. L'uomo ha più volte affermato che i membri di una banda chiamata Barrio Azteca, tra cui una persona con il soprannome di 'Flaco', lo avevano costretto a prendere la bimba minacciando la sua famiglia e che erano stati poi i membri della banda a ucciderla.
Renteria è l'ottavo detenuto del Texas messo a morte quest'anno. Nel 2023 negli Stati Uniti ci sono state in tutto 23 esecuzioni di condanne a morte. I metodi di esecuzione variano da Stato a Stato, ma il più comune è l'iniezione letale, come è avvenuto appunto per Renteria. Altri metodi sono la sedia elettrica, la camera a gas, la fucilazione e l'ipossia da azoto.
La pena di morte in Texas è una delle più severe e controverse degli Stati Uniti d'America. E' lo Stato che ha eseguito il maggior numero di esecuzioni dal 1976, quando la pena capitale è stata reintrodotta nel paese. Nel 2023, prima di Renteria, erano già stati giustiziati altri 7 detenuti, tra cui Brent Ray Brewer, condannato per omicidio e rapina nel 1990. La pena di morte in Texas è applicabile per reati come l'omicidio premeditato, il traffico di droga, l'omicidio a seguito di stupro o tortura della vittima, l'omicidio di minorenni, l'abuso sessuale di minori recidivo. L'unica grazia e commutazione di pena dal 1976 è stata nei confronti di Kenneth Foster Jr., condannato per concorso in omicidio e rapina.
Negli ultimi anni uno dei casi che più ha fatto discutere in Texas è stato quello di Melissa Lucio, 52enne di origini messicane e madre di 14 figli. Accusata proprio della morte di uno dei suoi figli, la sua condanna a morte è stata sospesa per volere della Corte d'Appello: lei si è sempre detta innocente e il suo caso ha scatenato la mobilitazione non solo della sua famiglia ma anche di molti attivisti e associazioni. Melissa Lucio era stata condannata nel 2007 per la morte della figlia Mariah, di 2 anni. Ma la bimba, secondo la difesa, morì per le ferite interne riportate due giorni dopo una caduta accidentale. Tutti gli altri suoi 13 figli hanno sempre sostenuto la sua innocenza mentre i suoi legali avevano chiesto la grazia per la Lucio, o comunque una sospensione della pena di 120 giorni, per rivedere le prove.
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