La sentenza di uno dei processi a carico della donna: per il giudice l'imputata era dipendente dal gioco d'azzardo. La sua vicenda ha scioccato la nazione
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Una donna è stata condannata a morte da un tribunale thailandese dopo essere stata accusata di aver ucciso 14 persone, in quella che è la prima sentenza in un caso di omicidio seriale di alto profilo che ha scioccato la nazione. Lo scrive la Cnn online. L'ultimo caso risale allo scorso anno. Secondo il tribunale di Bangkok, Sararat Rangsiwuthaporn, 36 anni, ha ucciso un'amica, Siriporn Khanwong, aggiungendo del cianuro al cibo della vittima, poi le ha rubato beni per un valore di oltre 4.400 dollari. Per il giudice, l'imputata era dipendente dal gioco d'azzardo online e ha agito per saldare i suoi debiti. Da qui la sentenza nel primo dei 14 processi per omicidio a carico della donna.
Durante l'udienza è stato rivelato che Sararat ha viaggiato con l'amica nella provincia di Ratchaburi, a ovest di Bangkok nell'aprile 2023, dove hanno preso parte a un rituale di protezione buddista. Le due si erano incontrate per rilasciare pesci nel fiume Mae Klong, quando Siriporn è crollata per un collasso dopo aver mangiato ed è morta poco dopo. Sararat non avrebbe fatto alcun tentativo per aiutarla, come riferito dagli investigatori che hanno trovato tracce di cianuro nel corpo della vittima.
Inoltre, quando Siriporn è stata ritrovata mancavano il telefono, i soldi e le borse. La polizia ha quindi arrestato a maggio 2023 Sararat e ha approfondito le indagini, scoprendo altre morti simili, almeno 13, risalenti al 2015, mentre in un altro "incidente" una donna era sopravvissuta, ma aveva ammesso di non averla mai denunciata.
Ciononostante, la polizia è poi riuscita a collegare Sararat ai casi irrisolti di avvelenamento con cianuro risalenti fino al 2015. Secondo la polizia, Sararat finanziava la sua dipendenza dal gioco d'azzardo chiedendo prestiti alle sue vittime - in un caso fino a 300.000 baht (circa 8mila euro) - prima di ucciderle e rubare i loro gioielli e telefoni cellulari. Si dice che abbia attirato 15 persone, tra le quali l'amica sopravvissuta, a consumare "capsule di erbe" avvelenate al cianuro. Sararat deve affrontare altri 13 processi per omicidio e in totale è accusata di circa 80 reati. Tra l'altro è accusata di aver truffato migliaia di dollari dalle sue vittime prima di ucciderle con il cianuro.
L'attenzione nazionale sul caso è stata alimentata dai legami di Sararat con il suo ex marito, un ex alto ufficiale di polizia, condannato insieme al suo avvocato a pene detentive rispettivamente di un anno e 4 mesi e due anni, per aver nascosto prove volte ad aiutarla a evitare il processo.