L'attuale ministro dell'Interno del Regno Unito diventa così la prima donna premier dopo la Thatcher
Theresa May, attuale ministro dell'Interno britannico, è stata indicata come primo ministro. Lo riferisce Downing Street, precisando che il premier britannico dimissionario David Cameron ha annunciato di essere "felice" di sostenerla e di passare a lei le consegne mercoledì. La May ha avuto la strada spianata dopo che la rivale Andrea Leadsom aveva lasciato la corsa per la leadership Tory.
"Cercheremo miglior accordo, Brexit sarà un successo" - Theresa May si impegna a cercare "il miglior accordo possibile" per traghettare la Gran Bretagna fuori dall'Ue, conferma che "Brexit significa Brexit" e si dice convinta che alla fine sarà "un successo". La premier in pectore lo ha detto dinanzi a Westminster dopo essere stata proclamata leader dei Tory. Accompagnata dal marito e applaudita dai deputati ha ammesso che il Paese affronta "tempi difficili e incerti", ma ha evocato "una visione positiva" sul suo futuro.
May proclamata leader del Partito Conservatore - In attesa di diventare ufficialmente primo ministro del Regno Unito, Theresa May è stata intanto nominata leader del Partito Conservatore. La proclamazione è avvenuta nel pomeriggio di lunedì da parte di Graham Brady, presidente del comitato elettorale Tory, il cosiddetto comitato 1922, dopo la rinuncia al ballottaggio dell'unica rivale rimasta, Andrea Leadsom, e dopo il via libera della direzione del Partito.
La prima donna dopo 26 anni a Dowing Street - Cameron presiederà mercoledì l'ultima sessione di domande al Parlamento di Londra in qualità di primo ministro del Regno Unito, prima di andare a Buckingham Palace per presentare le dimissioni alla regina Elisabetta II e cedere l'incarico alla May. La May sarà così la prima donna a Downing street 26 anni dopo Margaret Thatcher, che nel 1990 lasciò dopo 11 anni di regno incontrastato la poltrona di premier a seguito di una congiura di partito.
Cameron: "Estremamente felice che la May sia la prossima premier" - "Sono estremamente felice che Theresa May sarà la prossima premier" del Regno Unito, "è forte, competente ed è più che in grado di fornire la leadership di cui il nostro Paese ha bisogno nei prossimi anni. Avrà il mio pieno appoggio", ha dichiarato David Cameron, parlando fuori dalla sua residenza ufficiale a Downing Street.
Il paragone, non troppo apprezzato, con Angela Merkel, e quello temuto con Margaret Thatcher - Qualcuno l'ha già ribattezzata la Angela Merkel britannica ma Theresa May, probabile futuro premier del Regno Unito non ama essere paragonata a nessuno. In comune con la cancelliera tedesca, oltre allo stile sobrio, ha il padre pastore protestante e un'educazione austera e rigida. May ha anche un nonno sergente maggiore dell'esercito, dettaglio che non ha mancato di sottolineare quando dieci giorni fa ha assicurato di avere i requisiti adatti a governare i sudditi di Sua Maestà.
Ma più che il paragone con Angela Merkel, la May pare temere quello con la Thatcher, il fantasma di ferro con cui lei, e tutte le donne che aspirano a un ruolo di leadership in Gran Bretagna, specie se Tory, prima o poi devono fare i conti.
Laurea a Oxford, sposata, senza figli - Nata nella città costiera di Eastbourne, 60 anni da compiere, ha studiato geografia a Oxford. E' lì che ha conosciuto il marito Philip grazie all'amica Benazir Bhutto, futura premier del Pakistan, che li ha presentati a un party di giovani Tories. Va a messa tutte le domeniche e non ha figli. "Semplicemente non è successo", ha risposto una volta sull'argomento che pochi giorni fa è stato al centro di un 'botta e risposta' a distanza con quella che fino a oggi è stata la sua rivale, Andrea Leadsome. Dopo la laurea e prima di buttarsi in politica ha lavorato alla Banca d'Inghilterra.
Politica inflessibile sull'immigrazione - Nel 2012 è diventata la prima presidente donna dei Tory ed ha cominciato la sua scalata che l'ha portata a svolgere un ruolo, quello di ministro dell'Interno, considerato in Gran Bretagna nella "top four" degli incarichi dopo quelli di premier, cancelliere dello Scacchiere e ministro degli Esteri. In questi anni si è distinta per una politica inflessibile sull'immigrazione alzando la soglia del salario minimo per i lavoratori non europei che vogliono stabilirsi in Gran Bretagna. E si è guadagnata la stima dell'ala più conservatrice del partito con l'espulsione del predicatore radicale Abu Qatada.
Ha anche ricevuti diversi attacchi da parte dei Labour e delle organizzazioni per i diritti umani quando ha lanciato la proposta, poi ritirata, di far uscire la Gran Bretagna dalla Convenzione europea per i diritti dell'uomo o quando decise di applicare la legge sul terrorismo per tenere in carcere David Miranda, partner del famoso giornalista Glenn Greenwald che ha fatto lo scoop sul caso Snowden.