Salvini: "Se qualcuno pensa di usarci come il campo profughi d'Europa, violando leggi, confini e accordi, si sbaglia di grosso"
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Un furgone della gendarmeria francese è stato avvistato dalla polizia italiana a Claviere (Torino), al confine, mentre faceva scendere un paio di uomini, pare migranti di origine africana, in una zona boschiva. L'episodio è accaduto venerdì scorso. Il mezzo è poi tornato oltreconfine. Lo si apprende da fonti del Viminale. Salvini: "Se qualcuno pensa di usarci come il campo profughi d'Europa, violando leggi, confini e accordi, si sbaglia di grosso".
"Sono in attesa di sviluppi: non voglio credere che la Francia di Macron utilizzi la propria polizia per scaricare di nascosto gli immigrati in Italia", ha aggiunto il ministro dell'Interno, precisando che la targa del mezzo è stata annotata e sono in corso indagini. "Pretendiamo chiarezza, soprattutto da chi ci fa la predica ogni giorno, e non guarderemo in faccia a nessuno! "Invito il collega Moavero - conclude Salvini - a chiedere chiarimenti all'ambasciatore".
Filmato della Digos in Procura - Agenti hanno filmato il furgone della gendarmeria francese. La documentazione della Digos di Torino è stata inviata in Procura a Torino, che ha aperto un fascicolo. Al momento non ci sono ipotesi di reato.
La Farnesina: "La Francia chiarisca" - Con riferimento al possibile ingresso di un furgone della gendarmeria francese a Claviere, da cui sarebbero scese due persone in una zona boschiva, la Farnesina informa di "essersi immediatamente attivata con l'ambasciatore di Francia in Italia per chiedere chiarimenti". Analogo passo formale, al fine di chiarire i termini precisi dell'accaduto, è in corso da parte del nostro ambasciatore a Parigi con le competenti autorità francesi. Appena stabilita la realtà dei fatti, la Farnesina "ne darà completa informazione pubblica".
Parigi: "Rammarico per errore" - Nella tarda serata di lunedì arriva infine la spiegazione della prefetta della regione francese Hautes-Alpes, Cecile Bigot-Dekeyzer che esprime "rammarico" per un "errore" commesso da gendarmi "arrivati soltanto da pochi giorni" nella regione al confine con l'Italia, che "non conoscevano bene il posto".