Tre minuti di silenzio in Cina per le vittime del coronavirus
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Il comitato sanitario della città di Bayannur nella Regione della Mongolia interna ha emesso un allarme di terzo livello che vieta la caccia e il consumo di animali selvatici, in particolare marmotte
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Le autorità sanitarie della Regione cinese della Mongolia interna hanno registrato un nuovo sospetto caso di peste bubbonica. Il paziente, un pastore della città di Bayannur, è in quarantena ed è in condizioni stabili. In tutto il distretto, il comitato sanitario ha emesso un allarme di terzo livello, in una scala da uno a quattro. L'allerta vieta la caccia e il consumo di animali selvatici, in particolare marmotte.
Quattro giorni fa la Mongolia aveva messo in quarantena la sua Regione occidentale che confina con la Russia dopo aver identificato due casi sospetti di peste nera legati proprio al consumo di carne di marmotta.
La peste bubbonica, conosciuta come la "Morte Nera" nel Medioevo, è una malattia altamente contagiosa e spesso fatale che si diffonde soprattutto nei roditori. E' fatale nel 90% dei casi, se non curata, soprattutto con alcuni specifici antibiotici. Dalla bubbonica può inoltre svilupparsi la peste polmonare, che causa grave infezione polmonare con problemi respiratori, mal di testa e tosse.
L'ultima epidemia di peste bubbonica è stata nel 2009, quando varie persone morirono nella cittadina di Qinghai, sull'altopiano del Tibet.
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