A "Pomeriggio Cinque" il racconto di Mino Roma: "A bordo il panico, per fortuna il mare era calmo"
"Ho visto la morte in faccia, ho temuto davvero di non rivedere i miei figli e i miei nipoti". A parlare è Mino Roma, uno dei passeggeri del traghetto partito da Brindisi e diretto in Grecia su cui nella notte tra il 17 e il 18 febbraio è divampato un vasto incendio che ha costretto il comandante a dare il segnale di abbandono nave e per cui ora proseguono le ricerche di otto persone disperse. Roma è intervenuto a "Pomeriggio Cinque" per raccontare quanto accaduto: "Eravamo andati a riposarci e a un certo punto i miei compagni di cabina mi hanno svegliato dicendomi che stava succedendo un casino, siamo rimasti tutti vicini e abbiamo seguito il personale di bordo". ha spiegato l'uomo.
La situazione a bordo della nave era critica: "C'era tantissimo fumo - prosegue l'uomo nel suo racconto -, non si vedeva nulla, urlavano tutti, c'erano i bambini che piangevano e mi è preso il panico. Poi siamo scesi nelle scialuppe: eravamo tutti ammassati e stava entrando acqua, mi sono calmato solo quando ho visto la nave della Guardia di Finanza che ci ha fatto salire a bordo". E conclude: "Per fortuna il mare era calmo, altrimenti saremmo morti tutti come topi, saremmo rimasti in trappola"