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Tregua duratura, nuovo governo e dossier petrolio: che cosa prevede il documento finale sulla Libia

Il documento, diviso in 6 capitoli per 55 punti complessivi, auspica la creazione di un gruppo di esperti per le riforme e la difesa della società petrolifera statale

19 Gen 2020 - 20:11
 © Ansa

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Un cessate il fuoco duraturo, un rispetto rigoroso dell'embargo delle armi, una nuova configurazione politica con un esecutivo unitario, e una gestione condivisa dei proventi del petrolio. Sono gli elementi principali contenuti nel documento finale della Conferenza di Berlino sulla Libia.

TREGUA ED EMBARGO Il documento, diviso in 6 capitoli per 55 punti complessivi, prevede anzitutto di mantenere la tregua, allargandola a una "cessazione globale" delle ostilità. Il proliferare di armi, viene sottolineato, ha ridato vigore al terrorismo e ai flussi migratori. Si chiede quindi il rispetto dell'embargo imposto dalla risoluzione Onu 1970/2011 e vengono previste sanzioni per chi lo viola.

IL RUOLO DI TOBRUK Si disegna una Libia politicamente pacificata, con nuove elezioni in agenda, l'istituzione di un Consiglio presidenziale e il varo di "un governo libico unico e unito", senza l'attuale dicotomia. Questo esecutivo dovrebbe avere il via libera dal Parlamento di Tobruk, fedele a Khalifa Haftar. Ma il rivale governo di Tripoli non ne vuole sentir parlare.

VIOLENZE ED ESERCITO Per evitare la parcellizzazione della Libia con clan armati contrapposti, si chiede di riformare il settore della sicurezza con il "ripristino del monopolio dello Stato sull'uso legittimo dell'forza".

RIFORME PETROLIO A livello economico, si prevede la creazione di un gruppo di esperti per le riforme e la difesa della National Oil Company, società petrolifera statale, che può essere messa a dura prova dalla chiusura dei terminali voluta da Haftar.

MISSIONE UE RINVIATA Non viene citata esplicitamente l'eventualità di una missione europea. Se ne parlera' quando la situazione si sarà calmata. Spetterà ai libici richiederla, con un passaggio formale alle Nazioni Unite. 

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