Brett Kinloch di Northampton, in Gran Bretagna, sognava di fare quel viaggio. La moglie Nicola lo ha realizzato con le loro tre bimbe ma la lista di cose da fare nel nome del marito ucciso da un cancro è lunga
L'11 febbraio di un anno fa tutto finiva per Brett Kinloch, ma tutto iniziava per sua figlia Ariya, la terzogenita, portata tra le braccia di suo padre 50 minuti dopo la nascita. Una gioia per Brett, anche se provata su un letto di ospedale, e anche se momentanea: il papà di Northampton, in Gran Bretagna, infatti, morì tre ore dopo, a 31 anni, per un tumore. Quel giorno il lieto evento venne offuscato dal lutto, ma un anno dopo per la moglie del 31enne, Nicola, e per le sue tre figlie, compresa l'ultimogenita che spegnerà la sua prima candelina, nulla è perduto, del tutto. La famiglia, infatti, ha iniziato a realizzare la lunga lista di desideri che Brett compilava dall'età di 21 anni. Primo sogno del compianto esaudito? Un viaggio in Australia.
Nicola Kinloch, rimasta sola dopo la nascita di Ariya, con altre due bimbe piccole da crescere, non si è data però per vinta.
Recuperata sul pc del marito la lista dei desideri che lui aveva scritto (e che era in continuo aggiornamento, perché Brett spuntava ciò che mano a mano aveva realizzato, prima delle nozze e anche dopo), Nicola è partita dal sogno più grande coltivato insieme: visitare l'Australia.
E così ha fatto con le tre bimbe. Sempre nel nome di Brett. Come con Brett nel cuore correrà nel 2021 la maratona di Londra. Un altro sogno da spuntare dalla lista di desideri del suo giovane sposo.