Il ministro dell'Istruzione Gavin Williamson discuterà con i responsabili degli istituti, sindacati contrari
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Sorprende l'annuncio del ministro dell'Istruzione britannico Gavin Williamson del divieto dei telefonini nelle scuole. Il motivo della decisione è la distrazione che gli smartphone rappresentano per i bambini e i ragazzi durante le lezioni. L'uso costante dei cellulari portebbe a conseguenze sulla salute mentale degli studenti e inciderebbe sul loro rendimento scolastico.
Williamson discuterà con i dirigenti scolastici prima dell'adozione del provvedimento. La decisione si basa sui dati riferiti a qualche anno fa che mostrano un calo dell'8% sul rendimento scolastico del 14-15% dei ragazzi e delle ragazze con maggior difficoltà di apprendimento in partenza. Nonostante questi dati siano stati smentiti da altri studi, sono però confermati dall'esperienza di altri Paesi europei come Spagna e Norvegia, in cui norme simili sono state adottate dai singoli istituti. "Voglio mettere una fine, rendendo le giornate scolastiche mobile-free", ha aggiunto il ministro, come si legge sul Guardian.
Le polemiche - Alcuni sindacati di insegnanti di stampo laburista si sono dichiarati contrari alla decisione del ministro conservatore, in quanto vedono nel provvedimento un tentativo di distogliere l'attenzione dalla diffusione della variante Delta nella fascia d'età degli under 18 britannici, non coinvolti nella campagna di vaccinazione. La crescita dei contagi e la mancanza di leggi aggiornate per regolare la quarantena dei giovanissimi contagiati della variante Delta, hanno messo in difficoltà parecchie famiglie, che rimangono in attesa delle linee guida del governo.