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L'ex presidente americano non sarà ammanettato, ma protetto dalla sicurezza, che gli spetta per il suo ruolo
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Donald Trump si prepara a comparire davanti al tribunale di Manhattan per l'indagine relativa ai suoi presunti pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. L'ex presidente Usa, che poco dopo le 21 italiane di lunedì è atterrato all'aeroporto LaGuardia di New York, non sarà ammanettato, ma protetto dalla sicurezza, che gli spetta per il suo ruolo. Trump alle 14:15 ora locale (le 20:15 italiane) dovrebbe comparire davanti al giudice Juan Merchan, che ha fatto sapere che consentirà l'ingresso in aula dei fotografi, ma non delle telecamere. Dopo la comparsa in procura, l'ex presidente rientrerà in Florida, dove alle 20:15 ora locale (le 2:15 italiane), terrà una conferenza stampa.
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Subito dopo l'atterraggio a New York, il tycoon ha pernottato nella penthouse dell'omonima Trump Tower sulla 5th Avenue. La zona è stata blindata dalla polizia e controllata anche tramite l'impiego di un paio di elicotteri.
Nonostante Trump non sia stato messo in stato d'accusa, venerdì ha scritto, sui social media, che Merchan "mi odia" e ha anche attaccato il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg. Prima dell'incontro con il giudice a Trump verranno prese le impronte digitali e scattata una foto segnaletica, mentre gli investigatori verificheranno i documenti per l'arresto. Dopo la comparsa in procura, che si concluderà con il rilascio in attesa del processo, l'ex presidente tornerà in Florida.
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Il giudice Juan Merchan consentirà l'ingresso in aula dei fotografi ma vieterà alle telecamere di riprendere l'udienza di Donald Trump. I fotografi saranno ammessi nei corridoi ma in aula potranno scattare foto solo prima dell'udienza. Lo riportano i media americani. I legali dell'ex presidente si erano espressi contro le telecamere per evitare che l'udienza di trasformasse in un circo.
"New York è sempre pronta, la polizia è sempre pronta. Non ci sono specifiche minacce credibili. Tutti possono proseguire con le loro normali autorità". Lo afferma il sindaco di New York, Eric Adams, in vista dell'arrivo di Trump.