"Tutto sarà rivelato"

Trump firma il decreto per declassificare il dossier sugli omicidi Kennedy e Martin Luther King

"Gli americani meritano trasparenza e la verità", ha spiegato il presidente. Le loro morti hanno da sempre ispirato teorie cospirazioniste

24 Gen 2025 - 01:38
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Donald Trump ha firmato un decreto per togliere il segreto sui documenti relativi a John F. Kennedy e Martin Luther King. "Tutto sarà rivelato. La gente lo attende da anni, decenni", ha spiegato il presidente ordinando la declassificazione dei documenti del governo americano sugli omicidi del presidente Kennedy nel 1963, di suo fratello Robert nel 1968, così come del leader dei diritti civili, Martin Luther King Jr lo stesso anno. 

I tempi per la declassificazione

  "Gli americani meritano trasparenza e la verità. È nel nostro interesse nazionale pubblicare finalmente i dossier degli omicidi senza ritardi", si legge nel provvedimento, nel quale Trump afferma che conoscere quanto accaduto è "nell'interesse pubblico". Nei 15 giorni a partire dalla firma del decreto, il presidente riceverà un piano dettagliato della pubblicazione dei documenti relativi alla morte di Jfk. Per i dossier su Robert F. Kennedy e Martin Luther King ci vorrà più tempo: il piano per la pubblicazione sarà presentato a Trump entro 45 giorni.

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  Trump ha firmato anche un decreto sull'intelligenza artificiale e per fare dell'America la capitale criptomondiale. 

Le uccisioni di Kennedy e di Martin Luther King

 Il presidente Kennedy fu ucciso a Dallas nel novembre 1963. La polizia fermò come sospettato Lee Harvey Oswald, morto due giorni per un colpo di arma da fuoco sparato da Jack Ruby. Una catena di eventi che ha alimentato teorie cospirazioniste. Robert F. Kennedy invece fu ucciso nel 1968 a Los Angeles dopo aver vinto le primarie presidenziali della California. A sparare Sirhan Sirhan, a cui nel 2023 dopo 55 anni di carcere è stata negata la richiesta di libertà vigilata, perché l'uomo è stato ritenuto ancora troppo pericoloso. Nel 1968 venne ucciso anche Martin Luther King da James Earl Ray, che confessò di essere il killer e poi ritrattò, cercando di venir prosciolto fino alla morte nel 1998. 

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