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Ultimo aggiornamento: 5 anni fa

Trump firma le sanzioni contro Ankara

Guerra in Siria, Erdogan: "Tre milioni di rifugiati nelle zone conquistate" | Ue "cede": per ora nessuna sanzione ad Ankara

Il presidente Trump firma le sanzioni contro la Turchia. Bloccati gli aiuti umanitari nel nord-est. Di Maio: "Stop armi ad Ankara". Al Consiglio europeo di giovedì si parlerà genericamente della situazione Turchia-Siria

15 Ott 2019 - 18:50

Sempre più alta la tensione in Siria. Erdogan: "La comunità internazionale sostenga i nostri sforzi o accetti i rifugiati siriani. Invieremo 3 milioni di persone nelle zone liberate".Donald Trump ha disposto sanzioni economiche: "Chiunque difenda i curdi è il benvenuto", ha detto. Il ministro degli Esteri Di Maio ha accusato Ankara di essere la sola responsabile del conflitto. Ma l'Ue, attraverso fonti tedesche, fa sapere di non essere pronta a discurete sanzioni per Ankara.


La Turchia proseguirà la sua operazione militare nel nord della Siria "con o senza il sostegno del mondo". Lo scrive in una nota il capo della comunicazione della Presidenza di Ankara, Fahrettin Altun. "Continueremo a combattere tutti i gruppi terroristici, compreso Daesh (Isis), che il mondo accetti o meno di sostenerci", aggiunge Altun, che accusa i curdi di aver concluso uno "sporco" accordo con il regime di Assad per contrastare l'offensiva turca. 


Medici senza frontiere ha deciso di evacuare il personale internazionale dal nord-est della Siria e la sospensione della maggior parte delle sue attività di assistenza nella regione. Le partenze sono iniziate dal 9 ottobre. "Si tratta di una decisione estremamente difficile perché siamo consapevoli dei bisogni delle persone in fuga nella regione".


"L'ho detto e lo ripeto con forza, sulla Turchia l'Italia sarà capofila di una decisione forte da parte dell'Ue, ma per essere efficace e portare a un risultato concreto questa deve essere unitaria. E' questo ciò che dirò al prossimo Consiglio. Il blocco dell'export di armi verso la Turchia è una iniziativa doverosa, ma non sara' la sola". Lo dice il premier Giuseppe Conte da Tirana. "Non è accettabile che l'Ue, che
finanzia ampiamente la Turchia, accetti le minacce di Ankara sui rifugiati siriani", aggiunge.


Per il momento "il tema delle sanzioni alla Turchia non è in agenda" del prossimo Consiglio europeo di giovedì. Lo rivela una fonte del governo di Berlino. Si "parlerà dell'invasione della Turchia", ma non di sanzioni. Tuttavia, data la fluidità della situazione nella regione e i cambiamenti giorno per giorno, non è nemmeno possibile escludere del tutto questa misura, si precisa da Berlino. 


Le forze della coalizione anti-Isis a guida statunitense hanno confermato il loro ritiro dalla zona contesa di Manbij, nel nord della Siria, finita sotto il pieno controllo delle forze governative siriane e della polizia militare russa. Lo riferiscono i media panarabi, secondo cui in questo modo è stata di fatto arrestata sul nascere l'offensiva delle milizie arabo-siriane e filo-turche contro Manbij e la zona a ovest dell'Eufrate.


Le forze siriane "hanno preso il pieno controllo di Manbij e delle localita' nelle vicinanze". Lo ha detto il ministero della Difesa russo, sottolineando che "la polizia militare russa continua a pattugliare i limiti nord-occidentali dell'area di Manbij lungo la linea di contatto tra gli eserciti della Repubblica araba siriana e la Turchia". Lo riporta Interfax. 


La Gran Bretagna annuncia la sospensione di "ulteriori licenze" alla Turchia per forniture di "equipaggiamenti che possano essere usate in operazioni militari in Siria". Lo rende noto il ministro degli Esteri, Dominic Raab..


"In una prima fase riporteremo a casa un milione di rifugiati siriani, in una seconda tappa 2 milioni di rifugiati" nella zona di sicurezza che stiamo creando con l'offensiva contro i curdi nel nord-est della Siria. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.




È di almeno 2 civili uccisi e altri 12 feriti il bilancio di un attacco a colpi di mortaio compiuto in territorio turco dai combattenti curdi impegnati a contrastare l'offensiva di Ankara nel nord-est della Siria. Lo riferiscono le autorità locali, dopo che inizialmente i media avevano parlato di "numerosi feriti" a seguito degli spari nella zona di Kiziltepe, nella provincia frontaliera di Mardin. Salgono così ad almeno 20 le vittime civili in territorio turco dall'inizio dell'operazione militare.


Il blocco dell'export di armi verso la Turchia "è una iniziativa doverosa ma non ci può affatto appagare". Così il premier Giuseppe Conte. "Ci può appagare il risultato di persuadere la Turchia a rinunciare a questa opzione militare", afferma Conte che aggiunge: "Tutte le iniziative che potranno a questo risultato noi le metteremo in campo e l'Italia sarà capofila in questa direzione". 


L'offensiva turca nel nord della Siria continuerà fino a quando "non saranno raggiunti i nostri obiettivi", nonostante le richieste da parte di Washington di porvi fine. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ribadendo: "Continueremo la nostra lotta fino al raggiungimento degli obiettivi".


La Cina ha invitato la Turchia a porre fine al suo intervento militare in Siria, temendo che l'operazione di Ankara sfoci nella fuga di "terroristi". "Chiediamo alla Turchia di interrompere la sua azione militare e trovare la strada giusta per una risoluzione politica", ha detto ai giornalisti il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang.


L'aiuto umanitario nel nord-est siriano si è praticamente fermato a causa della partenza di gran parte dello staff straniero e dell'interruzione delle attività delle organizzazioni internazionali. E' la denuncia della Mezzaluna Rossa curdo-siriana, che si definisce come l'unica organizzazione umanitaria che fornisce aiuto diretto per far fronte all'emergenza.


"Voglio sentire anche io il presidente Erdogan". Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte, aggiungendo: "Non si tratta solo di fermare le forniture militari, tutte le iniziative vanno messe in campo. L'esercito turco deve tornare indietro".


Dopo il saluto militare mimato dai giocatori turchi durante la partita Turchia-Francia allo Stade de France, il ministro francese responsabile per lo Sport, Roxana Maracineau, lancia un appello all'Uefa affinché adotti una "sanzione esemplare" contro la nazionale di calcio turca. Per il ministro, quel saluto militare mimato per ben due volte, dopo il gol di Ayhan che ha portato al pareggio (1-1) e poi al termine della partita, è "contrario allo spirito sportivo".


"Abbiamo salvato dall'occupazione dei terroristi mille chilometri quadrati di territorio" nel nord-est della Siria. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, riferendo sugli sviluppi dell'offensiva militare
di Ankara. 


Sono 160mila in pochi giorni gli sfollati siriani causati dall'offensiva turca nel nord-est del Paese. Lo riferisce l'Onu citando fonti delle sue varie agenzie sul terreno che lavorano con partner umanitari locali e internazionali. La maggior parte dei civili che hanno abbandonato le loro case e i campi profughi dove erano ospitati si trovavano nella regione frontaliera con la Turchia e hanno cercato rifugio nelle principali città del nord-est siriano: Qamishli, Hasake, Raqqa.


"La Turchia è la sola responsabile dell'escalation" in Siria e "deve sospendere immediatamente le operazioni militari"., ha sottolineato Luigi Di Maio. "Nelle prossime ore formalizzerò tutti gli atti necessari per bloccare le esportazioni di armi in Turchia", ha aggiunto.


Il bilancio di vittime dell'offensiva turca "è inaccettabile" e sta producendo "effetti devastanti sul piano umanitario". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante l'informativa in Parlamento sull'attacco turco contro i curdi nel nord-est della Siria.


"Ci assicureremo che nessun combattente dell'Isis lasci il nord-est della Siria". Lo ha annunciato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal per difendere la sua offensiva contro i curdi.


Ci sono anche tre ministri in carica nel mirino delle sanzioni americane contro la Turchia per l'offensiva in Siria. Si tratta del ministro della Difesa, Hulusi Akar, del ministro dell'Interno, Suleyman Soylu, e del ministro dell'Energia, Fatih Donmez, oltre ai ministeri della Difesa e dell'Energia nel loro insieme. Lo riferisce il Dipartimento del Tesoro Usa.


"La Turchia sta intervenendo dove altri hanno mancato di agire", è il titolo scelto dal leader di Ankara per il suo intervento sul quotidiano americano. "I flussi di rifugiati siriani, la violenza e l'instabilità ci hanno spinto ai limiti della nostra tolleranza", ha scritto Erdogan, che ha ricordato l'impegno del suo Paese nell'ospitare 3,6 milioni di rifugiati siriani e ha rivendicato di aver speso "40 miliardi di dollari per offrire loro educazione, assistenza sanitaria e alloggio". Tuttavia, ha aggiunto, "senza supporto finanziario internazionale non possiamo impedire ai rifugiati di andare in Occidente".


"La comunità internazionale deve sostenere gli sforzi del nostro Paese o cominciare ad accettare i rifugiati" dalla Siria. Lo ha scritto il presidente turco Erdogan in un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal per sostenere le sue ragioni sull'offensiva militare contro i curdi nel nord-est della Siria.


I sindaci del filo-curdo Hdp di quattro città del sud-est della Turchia a maggioranza curda sono stati arrestati stamani con accuse di "terrorismo" per presunto sostegno o associazione al Pkk. A finire in manette sono stati gli amministratori di Hakkari, Yuksekova, Nusaybin ed Ercis, località prossime ai confini con Siria, Iraq e Iran. Gli arresti giungono dopo che negli ultimi giorni erano state fermate decine di attivisti con l'accusa di "propaganda terroristica" per la loro opposizione all'offensiva militare di Ankara, espressa sui social media o in altre forme pubbliche.


E' salito a 595 il numero dei "terroristi neutralizzati" dall'inizio dell'operazione militare della Turchia nel nord-est della Siria: il dato è stato diffuso dalla Difesa di Ankara,


Il vicepresidente americano Mike Pence andrà in Turchia su richiesta del presidente Donald Trump. Pence guiderà una delegazione insieme al consigliere per la sicurezza nazionale Robert O'Brien. L'obiettivo della missione è quello di avviare trattative per un cessate il fuoco. "Trump ha detto chiaramente" a Erdogan che gli Stati Uniti "vogliono che la Turchia cessi l'invasione, attui un immediato cessate il fuoco e inizi a negoziare con le forze curde in Siria per mettere fine alla violenza", ha detto Pence. 


Nuovo saluto militare per i calciatori turchi impegnati nelle qualificazioni di Euro 2020. Al momento del pareggio contro la Francia (1-1) allo Stade de France, alle porte di Parigi, diversi giocatori della nazionale di Ankara hanno ripetuto il controverso gesto, omaggiando così i soldati turchi impegnati nell'offensiva contro i curdi in Siria. Era già successo venerdì nel match contro l'Albania.


"Dopo aver sconfitto il 100% del Califfato dell'Isis, ho in gran parte spostato le nostre truppe fuori dalla Siria. Lasciamo che la Siria e Assad proteggano i curdi e combattano la Turchia per la propria terra". E' quanto ha scritto su Twitter il presidente Usa Donald Trump, provando a spiegare la sua decisione di ritirare le truppe statunitensi dal Nord del Paese dove è in corso l'offensiva militare di Ankara. "Ho detto ai miei generali: perché dovremmo combattere per la Siria e Assad per proteggere la terra del nostro nemico? Chiunque voglia aiutare la Siria a proteggere i curdi è per me il benvenuto, che si tratti della Russia, della Cina o di Napoleone Bonaparte. Spero che facciano tutti bene, noi siamo a 7.000 miglia di distanza!".


Durante una telefonata con Erdogan, Trump ha chiesto di "porre fine all'invasione" in Siria e di dichiarare un "cessate il fuoco immediato", avviando "negoziati con le forze curde in Siria", Secondo il vicepresidente Usa Mike Pence, il presidente ha ha ricevuto da Erdogan rassicurazioni sul fatto che le forze turche non attaccheranno la città di Kobane. "Il presidente Trump è stato molto duro con Erdogan", ha fatto sapere Pence,


Donald Trump è "assolutamente pronto a distruggere rapidamente l'economia della Turchia se i leader turchi proseguiranno su questo percorso pericoloso e distruttivo". Così il presidente degli Stati Uniti ha preannunciato l'ordine esecutivo "per imporre sanzioni contro dirigenti ed ex dirigenti del governo turco e qualsiasi persona che contribuisca alle azioni destabilizzanti della Turchia nel Nordest della Siria".

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