Dorin Cioaba ha annunciato l'idea di scrivere una lettera al presidente degli Stati Uniti: "Chiederemo un prezzo vantaggioso"
"Al muro al confine con il Messico pensiamo noi". L'autoproclamatosi re dei rom, Dorin Cioaba, ha intenzione di prendere carta e penna e indirizzare la sua missiva direttamente al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Casa Bianca, Washington. Da Bucarest, Romania, arriva l'allettante proposta: "Noi siamo 18 milioni in tutto il mondo e alcune migliaia vivono proprio in America. Potremmo costruire noi quel muro a un prezzo molto vantaggioso", ha anticipato così Cioaba il contenuto della lettera all'agenzia romena Mediafax. Cauto l'ambasciatore americano in Romania.
"Ho pensato di fargli un'offerta - ha detto Cioaba all'agenzia Mediafax. - Sappiamo che il presidente americano è molto determinato nelle sue decisioni e che costruirà quel muro. Noi siamo 18 milioni in tutto il mondo e alcune migliaia vivono proprio in America. Potremmo costruire noi quel muro ad un prezzo molto vantaggioso".
Immediata la reazione dell'ambasciatore americano in Romania Hans Klemm, che durante una conferenza stampa a Galati si è espresso sull'idea di Cioaba: "Non posso commentare. Posso però dedurre dalle precedenti dichiarazioni che il presidente Trump preferirebbe che a costruire il muro fossero gli americani", ha detto il diplomatico