L'amministrazione americana al momento accetta di sospendere le manovre contro i giovani irregolari senza documenti all'indomani su una presunta frase di Trump contro alcuni Paesi poveri
© ansa
Il programma di protezione dei Dreamer sarà riesumato. A dirlo è l'amministrazione Trump, che in questo modo torna sui propri passi riguardo al futuro dei ragazzi stranieri privi di documenti. La decisione è stata presa dopo che un giudice federale della California ha intimato al governo di ripristinare le tutele. La mossa all'indomani della bufera scatenata dalle frasi shock di Trump sui Paesi d'origine degli immigrati caraibici, latinoamericani e africani, comunque smentite dal presidente.
Chi sono i Dreamers? - Questi giovani devono il loro nome a un programma politico pensato dall'ex presiedente Barack Obama, il "Development, Relief and Education for Alien Minors act". Questo provvedimento prevedeva la residenza legale negli Usa a tutti i minori giunti in America senza documenti o figli di immigrati irregolari. Per essere riconosciuti come dreamers, oltre ad essere immigrati irregolari bisognava avere meno di 31 anni al 15 giugno 2012. Altre condizioni sono l'essere arrivati in territorio americano prima di aver compiuto il 16esimo anno di età e averci vissuto almeno a partire dal giugno 2007. I numeri parlano di circa 800mila persone, tendenzialmente giunti da Messico e Centro America.
La posizione di Trump - Donald Trump durante la campagna elettorale aveva più volte dichiarato di voler smantellare il programma. Lo scorso settembre 2017 ha incaricato il Congresso di trovare entro sei mesi una soluzione alternativa che blocchi lo status di Dreamers. Alla luce della posizione presa dal giudice californiano, l'amministrazione ha affermato che accetterà di nuovo le richieste "fino a ulteriore comunicazione".