L'uomo, dopo che il suo nome è stato reso pubblico, teme ripercussioni da parte di Mosca
L'ex agente del MI6 britannico che ha realizzato l'ultimo dossier-scandalo su Donald Trump, in cui si teorizza che il presidente eletto sia colluso con la Russia, è "terrorizzato" dopo la pubblicazione del suo nome e teme ritorsioni da Mosca. Lo rivela il Daily Telegraph citando fonti vicine all'uomo, Christopher Steele, 52 anni. Mercoledì sera l'ex agente ha "lasciato l'abitazione nel Surrey, affidando il gatto a un vicino".
Stando a quanto emerso, quando Christopher Steele ha saputo che la sua identità sarebbe stata resa nota "è inorridito, ora teme per sé e la sua famiglia", afferma la fonte.
Dossier pagato da repubblicani anti-Trump e da democratici - Steele, ex agente operativo in Russia nel corso degli Anni 90 e cofondatore della società londinese Orbis Business Intelligence Ltd, secondo il Telegraph è stato finanziato "dai repubblicani anti-Trump e poi dai democratici". Le notizie sull'esistenza del dossier "sono circolate per mesi in Usa, ma non c'era nessun dato concreto fino allo scoop della Cnn".