Il presidente americano mette in guardia anche altri Paesi, come Austria e Turchia, in risposta alla tassa sui giganti del web. Macron: "Non sono presi di mira gli Usa"
Ancora una volta Donald Trump entra in rotta di collisione con gli alleati europei. Il presidente americano, alla vigilia del vertice Nato, minaccia di mettere dazi sul 100% delle importazioni dalla Francia, pari a 2,4 miliardi di dollari, come rappresaglia per la digital tax sui big Usa del web, da Google a Facebook, passando per Amazon. Lo rende noto la Casa Bianca, che mette in guardia anche altri Paesi come l'Italia, l'Austria e la Turchia.
Non si è fatta attendere la replica dell'Unione europea che alle minacce di Donald Trump ha risposto tramite le parole di Daniel Rosario, uno dei portavoce dell'esecutivo comunitario. "L'Europa agirà e reagirà con una sola voce e rimarrà unita, ci stiamo coordinando con le autorità francesi sui prossimi passi", ha detto.
Anche il presidente francese, Emmanuel Macron, che a Londra ha incontrato Trump, ha provato a rassicurarlo. "La digital tax francese non prende di mira specificamente le aziende americane", ha affermato. La posizione del presidente Usa, però, è chiara nel ritenere la digital tax "disciminatoria" nei confronti delle società americane. Di più: secondo Trump "le relazioni commerciali con l'Unione europea sono ingiuste, inique, e continuano a penalizzare gli Stati Uniti", come ha ribadito nell'incontro con Macron.
La comunicazione del governo americano, comunque, rende ancora più rovente del previsto il clima londinese nel quale in realtà si dovrebbero festeggiare i 70 anni dell'Alleanza Atlantica. Un clima reso già teso dalla questione dei finanziamenti alla Nato e dalle pressioni americane perché gli alleati mollino Huawei per lo sviluppo del 5G. La digital tax francese prevede un'aliquota del 3% sulle entrate che le società tecnologiche americane incassano in Francia.
Comunque una decisione definitiva è attesa entro il 14 gennaio. Poi, senza intesa, dovrebbero scattare contro Parigi i nuovi pesantissimi dazi su champagne, borse e altri beni di lusso. E su quei vini e formaggi già colpiti da dazi al 25% a ottobre. Così come colpiti da tariffe del 25% sono stati alcuni prodotti del Made in Italy, eccellenze come il parmigiano e la mozzarella, in risposta al verdetto del Wto sugli aiuti europei ad Airbus. Una situazione che l'Italia vive come un'ingiustizia e che ha creato qualche tensione anche durante la recente visita alla Casa Bianca del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Francia: "Inaccettabili minacce su digital tax" Il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, ha definito "inaccettabili" le minacce americane di sanzioni contro la digital tax ed ha avvertito Washington che l'Ue potrebbe rispondere con forza. "Il semplice progetto, che potrebbe applicarsi entro 30 giorni, di nuove sanzioni contro la Francia, è inaccettabile", ha detto Le Maire ai microfoni di Radio Classique.