"Sarà la riviera del Medio Oriente, pronti a inviare i soldati americani per prenderne il controllo". Ecco il progetto del presidente Usa che ha scatenato critiche da tutto il mondo
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Prendere la proprietà di GazaGaza la "riviera del Medio Oriente"Progetto nato pochi giorni fa
"Gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza, un controllo a lungo termine che porterà stabilità al Medio Oriente, Gaza sarà la rivière del Medio Oriente". Lo ha detto Donald Trump in una conferenza stampa con Benjamin Netanyahu ribadendo che "i palestinesi devono lasciare Gaza e vivere in altri Paesi in pace, Gaza è un simbolo di morte e distruzione per decenni, i palestinesi vogliono tornarci perché non hanno alternative". Queste le parole del presidente americano che hanno scatenato ovviamente un dibattito ma soprattutto una pioggia di critiche.
E' stata una dichiarazione spiazzante, quella di Donald Trump su Gaza, che ha colto di sorpresa quasi tutti i commentatori internazionali. Il progetto, tutto ancora da spiegare, prevede di trasformare la Striscia di Gaza in un "paradiso costiero". E per farlo il tycoon è pronto a mandare anche l'esercito americano (anche se in campagna elettorale aveva annunciato di non voler più mandare nessun marine in giro per il mondo).
L'audace proposta di Trump di trasferire circa 1,8 milioni di palestinesi dalla terra che hanno chiamato casa e che considerano parte di uno stato futuro, potrebbe sconvolgere completamente quei negoziati. Il quadro dei colloqui prevede un aumento delle forniture umanitarie e di ricostruzione per aiutare la popolazione di Gaza a riprendersi dopo oltre 15 mesi di devastante conflitto tra Israele e Hamas.
Trump ha costruito una personalità politica attorno al mantra "America first" che promuove l'isolazionismo, ed è orgoglioso del fatto che gli Stati Uniti non siano attualmente impegnati in alcun conflitto militare straniero. Quindi il fatto che potrebbe essere pronto a inviare truppe statunitensi a Gaza è spiazzante. Il presidente ha detto che vuole che gli Stati Uniti prendano la proprietà "a lungo termine" di Gaza e la riqualifichino dopo che i palestinesi saranno stati reinsediati altrove. Alla domanda se ciò potrebbe coinvolgere le forze militari americane, Trump ha risposto: "Per quanto riguarda Gaza, faremo ciò che è necessario". "Se è necessario", ha aggiunto, "lo faremo".
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Il presidente ha detto che immagina "la gente del mondo" che vive in una Gaza riqualificata che, a suo dire, potrebbe assomigliare alla "Riviera del Medio Oriente". "Questo potrebbe essere qualcosa di così prezioso. Potrebbe essere così magnifico", ha detto Trump, aggiungendo che "cosa più importante", le persone che vivono lì sarebbero in grado di vivere in pace e "Faremo in modo che sia fatto in modo eccellente". Trump ha detto che alla fine immaginava "palestinesi, per lo più" che vivono nella regione, ma ha anche descritto la sua visione per Gaza come "un posto internazionale, incredibile".
La proposta avanzata dal presidente Donald Trump per la Striscia di Gaza, che prevede il controllo degli Stati Uniti a tempo indeterminato dell'exclave palestinese, sarebbe nata solo negli ultimi giorni ed è stata tenuta segreta dai più stretti collaboratori del capo della Casa Bianca fino a ieri sera, quando è stata annunciata durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo scrive il "Wall Street Journal" citando due fonti all'interno dell'amministrazione Usa. "Funzionari al di fuori della cerchia ristretta di collaboratori di Trump non sapevano che l'idea fosse sul tavolo durante i preparativi dell'incontro" con il premier israeliano, scrive il quotidiano statunitense. La proposta "ha sorpreso anche alcuni dei più ferventi e influenti sostenitori di Trump.
Secondo il "Wsj", l'episodio "dimostra l'assertività con cui Trump sta approcciando il suo secondo mandato, fiducioso nel fatto che la sua ampia vittoria alle elezioni di novembre gli fornisca la copertura politica necessaria per agire sulla base dei suoi istinti". Il quotidiano ricorda come il presidente statunitense abbia gia' sorpreso la comunita' internazionale fissando l'obiettivo di acquisire la Groenlandia, di riprendere il controllo del Canale di Panama e di inglobare il Canada come 51mo Stato Usa. Un consigliere di Trump citato dallo stesso "Wall Street Journal" sottolinea come, sebbene alcuni osservatori abbiano minimizzato la reale volontà della Casa Bianca di conseguire questi obiettivi, il presidente Usa sia "maledettamente serio" in merito.