Si complica la posizione di Michael Flynn. Il generale, nominato da Trump consigliere per la sicurezza nazionale e costretto a dimettersi, non sarebbe stato autorizzato ad accettare soldi da un governo straniero prima del suo viaggio a Mosca nel 2015 per un'intervista retribuita al gala di Russia Today. E' quanto risulta al Pentagono secondo il Wall Street Journal, che cita una lettera del segretario facente funzioni dell'esercito Robert Speer.