Il presidente incontra i rappresentanti delle forze dell'ordine nella cittadina devastata dalle violente proteste contro la polizia dopo il ferimento di un afroamericano. Anche Biden programma una visita
donald trump © Ansa
"La maggioranza dei poliziotti sono onesti servitori pubblici". Così Donald Trump incontrando gli esponenti delle forze dell'ordine a Kenosha, la cittadina del Wisconsin teatro di proteste contro l'uso della forza da parte degli agenti. "Qualcuno va nel pallone per decisioni difficili, prese in frazioni di secondi", sottolinea il presidente Usa. Poi l'accusa agli autori delle proteste: "Non sono state manifestazioni pacifiche ma di terrorismo interno".
"Noi amiamo le forze dell'ordine, la retorica contro la polizia è pericolosa", aggiunge Trump, denunciando che Kenosha "è stata devastata dalle rivolte". Pensando alla famiglia di Jacob Blake, per ciò che può aver passato, "mi sento terribilmente", afferma il tycoon rivolgendo un pensiero ai parenti dell'afroamericano ferito alla schiena da un agente. "C'è un'inchiesta in corso", comunque ricorda il presidente, proseguendo di "non essere riuscito" a parlare con la madre, ma di aver sentito dal suo pastore che "è una signora molto per bene".
Nella sua visita, Trump poi annuncia fondi per alcune decine di milioni di dollari per le forze dell'ordine, la sicurezza e le piccole imprese a Kenosha e in Wisconsin. In particolare 1 milione di dollari per la polizia di Kenosha e circa 4 milioni di dollari per aiutare la ripresa delle attività economiche, nonché 42 milioni di dollari per la sicurezza pubblica nel Wisconsin. Prima dell'incontro, l'inquilino della Casa Bianca ha fatto un giro tra le proprietà (case, edifici, negozi) danneggiate o date alle fiamme durante le proteste.
Anche Joe Biden visiterà "appena possibile" Kenosha per mostrare "supporto alla polizia e alla guardia nazionale". Ad annunciarlo Tom Perez, presidente del partito democratico, secondo cui la visita di Biden mira a calmare la tensione. L'ex vicepresidente, ha aggiunto, "vuole essere sicuro di riuscire a parlare a tutti", incluse le famiglie dei due manifestanti uccisi nelle proteste.