Ankara ha commissariato 28 città, soprattutto nel sud-est a maggioranza curda, accusando le autorità locali di aver sostenuto le "organizzazioni terroristiche" Pkk e Feto, cioè la presunta rete golpista di Fetullah Gulen. I commissari sono in carica dalle 9 di domenica e la rimozione dei sindaci eletti è stata possibile con un decreto dello stato d'emergenza.