Mentre la Germania chiede che venga liberato giornalista tedesco di "Die Welt" arrestato a Istanbul, il presidente turco continua a minacciare la stampa di opposizione
"La pagherà". Sono queste le parole del presidente turco Erdogan contro il quotidiano laico Hurriyet colpevole di aver pubblicato un articolo in cui racconta le tensioni tra le forze armate e il governo. La procura di Istanbul ha aperto un'inchiesta e il direttore del giornale Sedat Ergin ha annunciato le sue dimissioni dall'incarico. Intanto la Germania chiede giustizia per il giornalista tedesco di "Die Welt", Deniz Yucel, arrestato a Istanbul per aver scritto alcuni articoli sugli attacchi informatici ai danni di Berat Alabayrak, ministro dell'Energia e genero del presidente turco.
Erdogan contro Hurriyet - Il presidente turco si scaglia contro la stampa interna e in particolare contro il quotidiano Hurriyet colpevole di aver pubblicato un articolo in cui racconta le tensioni tra le forze armate e il governo. La procura di Istanbul ha aperto un'inchiesta sulla prima pagina del quotidiano Hurriyet di sabato, che affermava che l'esercito non gradisce le ultime iniziative dell'esecutivo. L'articolo elenca una serie di lamentele, tra cui quella per la recentissima abolizione del divieto di indossare il velo islamico per le soldatesse in un Paese storicamente laico.
"Un titolo insolente" - "Diciamo molto chiaramente quel che è stato fatto: il titolo che hanno usato è insolente" ha detto il capo dello Stato ai giornalisti all'aeroporto di Istanbul, prima di partire per una visita in Pakistan. Erdogan ha aggiunto che nessuno ha il diritto di mettere le forze armate contro il governo e ha avvertito: "chiunque tenti di metterci l'uno contro l'altro, pagherà". "Non sono offeso, ma non penso che questo approccio sia perdonabile in un momento in cui abbiamo più che mai bisogno di unità, fraternità e solidarietà". Il presidente ha detto di aver discusso delle questione con il capo di Stato maggiore generale Hulusi Akar ieri. Il governo ha stretto il controllo sull'esercito dopo il fallito golpe militare a luglio scorso, attribuito ai seguaci dell'imam in autoesilio negli Usa Fethullah Gulen.
Il direttore di Hurriyet si dimette - Proprio per questo direttore del quotidiano laico Hurriyet, Sedat Ergin, lascerà giovedì il suo incarico. Lo riportano diversi media locali, sottolineando come la decisione giunga in un periodo molto delicato per la politica turca - a un mese e mezzo dal cruciale referendum sul presidenzialismo - e, soprattutto, dopo i pesanti attacchi ricevuti dal giornale da parte del presidente Erdogan per un'inchiesta pubblicata sabato su presunti contrasti tra una parte delle forze armate e il governo di Ankara.
Arrestato il giornalista tedesco Deniz Yucel - "Noi siamo Deniz". E questa la reazione decisa della Germania in difesa di Deniz Yucel, il giornalista tedesco-turco, corrispondente di "Die Welt", che si trova in stato d'arresto secondo quanto disposto da un tribunale di Istanbul, per propaganda terroristica e incitazione all'odio. "Il governo si aspetta che la giustizia turca prenda in considerazione l'importanza della libertà di stampa in una società democratica", ha spiegato la cancelliera tedesca Angela Merkel in un comunicato, sottolineando che "questa misura è eccessivamente dura perché Deniz si è presentato di sua spontanea volontà e si è messo a disposizione della giustizia".
Articoli sugli attacchi informatici - Il giornalista è andato alla polizia di Istanbul il 14 febbraio, secondo Die Welt, dopo avere appreso di essere ricercato per i suoi articoli sugli attacchi informatici ai danni di Berat Albayrak, ministro dell'Energia e genero del presidente turco Erdogan. Già il 24 febbraio, 170 deputati tedeschi avevano pubblicato una lettera aperta chiedendo la liberazione "rapida" del giornalista.
Convocato l'ambasciatore turco a Berlino - Il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, ha convocato l'ambasciatore turco a Berlino per il caso del reporter tedesco della Welt, Deniz Yucel, fermato in Turchia 14 giorni fa e di cui ieri il giudice ha convalidato l'arresto.