Dopo gli arresti di massa a Diyarbakir, in manette altri membri dell'Hdp, terza forza in Parlamento. Nei guai anche giornalisti del giornale anti-Erdogan, mentre una bomba uccide bimbi nel Sudest
Dopo gli arresti di alcuni deputati del partito di opposizione Hdp, tra cui i leader Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, la polizia turca dell'antiterrorismo ha fermato nella provincia meridionale di Adana altri 9 esponenti filocurdi della terza forza in Parlamento. Lo riferiscono media turchi, secondo cui tra i detenuti c'è anche il responsabile locale, Huseyin Beyaz. Le accuse nei loro confronti sarebbero di sospetti legami con il Pkk curdo. Nuova ondata di proteste nelle città turche con scontri con la polizia. Intanto, una bomba è esplosa nel Sudest del Paese, uccidendo due bambini. In manette anche 9 giornalisti del quotidiano anti-Erdogan Cumhuriyet.
VIDEO: Police use tear gas to disperse HDP supporters in Sisli, #Istanbul protesting operations. - @mutludc pic.twitter.com/yK2UW2avlv
— Conflict News (@Conflicts) 5 novembre 2016
Nuove proteste di piazza Ancora tensioni in Turchia durante le manifestazioni per protestare contro l'arresto dei deputati del partito filocurdo Hdp. La polizia ha disperso con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua un corteo a Istanbul, organizzato nel quartiere centrale di Sisli da diverse sigle di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan. Nella stessa zona, continua il presidio contro l'arresto dei giornalisti del quotidiano laico Cumhuriyet. Altre proteste si segnalano in diverse città del Paese. Intanto, il leader del partito filo-curdo Hdp in Turchia, Selahattin Demirtas, arrestato con altri deputati accusati di sostegno al Pkk, è stato trasferito da Diyarbakir, nel Sudest del Paese a maggioranza curda, in una prigione di massima sicurezza nella provincia nordoccidentale di Edirne. Lo riporta l'agenzia statale Anadolu. La co-leader dell'Hdp, Figen Yuksekdag, anche lei arrestata, è stata a sua volta trasferita in un carcere di massima sicurezza a Kocaeli, poche decine di chilometri a Sud di Istanbul. La decisione delle autorità è legata a timori di possibili nuove proteste di massa nei pressi delle prigioni delle regioni curde.
Bomba Pkk nel Sudest Due bambini sono morti e altri quattro sono rimasti feriti per l'esplosione di un ordigno piazzato nella provincia di Sirnak, in Turchia, dal Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). L'esplosione è stata resa nota dalle autorità locali.
Resta in carcere anche il direttore del quotidiano anti-Erdogan Un tribunale di Istanbul ha convalidato l'arresto di 9 giornalisti e amministratori del quotidiano turco di opposizione laica Cumhuriyet, compreso il direttore Murat Sabuncu, fermati lunedì con accuse di sostegno alla presunta rete golpista di Fethullah Gulen e al Pkk curdo. Lo riporta l'Anadolu. Tra gli arrestati anche il vignettista Musa Kart, e il noto editorialista Kadri Gursel. L'operazione contro Cumhuriyet, simbolo della stampa di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan, ha suscitato proteste in Turchia e allarmi a livello internazionale.
Nuove restrizioni su Internet Dopo il blocco di siti web, social network e app di messaggistica, la Turchia cerca anche di vietare le reti Vpn, utilizzate spesso dagli utenti per aggirare la censura su Internet. Secondo media locali, l'Autorità statale per le comunicazioni e le tecnologie informatiche (Btk) ha inviato a diversi operatori del settore un ordine di blocco dei servizi Vpn. Rimasti completamente fermi dopo i blitz contro i deputati curdi, in Turchia i social network come Facebook e Twitter e le app di messaggistica come Whatsapp hanno ripreso a funzionare, ma risultano ancora pesantemente rallentati.