DOPO L'ARRESTO DEI DEPUTATI

Turchia, il partito curdo annuncia il boicottaggio in Parlamento

Dopo l'arresto di nove suoi deputati, inclusi i due leader, l'Hdp si scaglia contro Erdogan: "E' un attacco totale". Il premier turco Binali Yildrim: "Finanziano il terrorismo, la pagheranno"

06 Nov 2016 - 17:16

Il partito pro-curdo Hdp ha annunciato di voler bloccare la propria attività nel Parlamento turco dopo l'arresto di nove suoi deputati, inclusi i due leader Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag. Lo ha riferito la Cnn Turk. Il portavoce Ayhan Bilgen ha spiegato oche ciò vuol dire che il partito non parteciperà né alle commissioni, né ai lavori in aula.

Il partito, nel loro comunicato, parla di un "attacco totale" da parte di Erdogan nei confronti del popolo curdo. Bilgen precisa che la decisione di boicottare le attività parlamentari sarà seguita da "consultazioni con il popolo" in tutta la Turchia, dopo le quali potrebbero essere avviati altri boicottaggi e anche un definitivo abbandono dell'Assemblea. I membri del partito, comunque, continueranno a riunirsi.

Premier: "Hdp finanzia il terrorismo" - Parole dure quelle di Binali Yildrim, il primo ministro turco, che si scaglia contro l'Hdp: "Per anni hanno trasferito ai terroristi il denaro inviato alle città. Chiunque danneggi la nazione pagherà per questo, non c'è altra via. Non solo quelli che bombardano e incendiano, ma anche coloro che sostengono il terrorismo". Il governo di Ankara, inoltre, accusa il partito di legami con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), ma l'Hdp nega legami diretti. In precedenza, il vicepremier turco, Nurettin Canikli, aveva spiegato che la decisione del partito filo-curdo non avrebbe "influenzato negativamente l'attività legislativa".

Leader dell'Hdp dal carcere: "Sogniamo un futuro di libertà" - "Il nostro arresto illegale ha soltanto aggravato la profonda oscurità in cui il nostro Paese viene trascinato ogni giorno. Ma quelli che pensano di poterci costringere ad arrenderci a questa oscurità sappiano che un solo fiammifero, una sola candela bastano a illuminare l'oscurità. Qualunque sia il nostro posto e le nostre condizioni, continueremo, se necessario, a bruciare come una candela per far vivere il nostro popolo in pace in un futuro di libertà". Lo ha scritto in un comunicato affidato ai suoi avvocati il leader del partito filo-curdo Selahattin Demirtas.

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