A bordo dell'imbarcazione c'erano una cinquantina di persone, 26 sono state salvate. La fondazione Migrantes: nel 2015 morti 700 bimbi
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Ennesima tragedia nel Mar Egeo, davanti alle coste della Turchia: un barcone carico di migranti è affondato vicino all'isola greca di Farmakonissi provocando la morte di almeno 12 persone, tra cui sei bambini. Altre dodici persone sono ancora disperse. A bordo dell'imbarcazione, ha detto la Guardia costiera, c'erano circa 50 persone, 26 delle quali sono state salvate.
Il dodicesimo cadavere, di un bambino, è stato recuperato dai soccorsi inviati sul posto dopo il naufragio. Le ricerche nella zona continuano per ritrovare anche gli altri dispersi.
E così, non si ferma la strage dei disperati che continuano a morire nelle acque dell'Egeo. Solamente poche ore prima di questa tragedia, un altro barcone di migranti era naufragato al largo di Cesme e sei bambini, tra i quali un neonato, erano annegati. Inoltre, una bambina siriana di cinque anni è stata ritrovata morta sulla spiaggia di Pirlantana, a Cesme, a qualche giorno dal naufragio dell'imbarcazione su cui viaggiava.
La Grecia chiude un valico di frontiera con la Macedonia - Nel nord della Grecia, la polizia ha chiuso il valico di frontiera di Idomeni con la Macedonia per far fronte all'arrivo di centinaia di migranti ai quali è stato vietato l'ingresso da Skopje. Le autorità hanno chiuso l'area e per un breve periodo hanno posto in stato di fermo giornalisti e fotografi. Nella zona sono stati inviati oltre 200 poliziotti in tenuta antisommossa. I migranti si trovano a Idomeni da tre settimane, dopo che le autorità macedoni hanno imposto restrizioni sugli ingressi ai richiedenti asilo politico.
E intanto per l'Italia si profila l'ipotesi di una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea per non aver preso le impronte digitali di molti migranti sbarcati nel nostro Paese.