L'account dell'ex presidente americano era stato sospeso il 9 gennaio
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Il bando emesso da Twitter nei confronti di Donald Trump è permanente. Lo ha confermato il chief financial officer del social network, Ned Segal. "Quando si è bannati dalla piattaforma, si è rimossi a prescindere dalla propria carica", ha sottolineato in un'intervista a Cncb. Ciò implica che anche nel caso in cui l'ex presidente americano dovesse ricandidarsi non avrebbe accesso al suo account.
Donald Trump era stato sospeso da Twitter il 9 gennaio scorso. L'annuncio era stato dato dalla stessa azienda, specificando che "dopo una attenta revisione dei tweet recenti e il contesto intorno a essi" Trump era stato "sospeso in maniera permanente l'account per il rischio di ulteriori incitamenti alla violenza". "Vogliono zittirmi ma non ci riusciranno", aveva commentato a caldo il presidente Usa uscente.
Il 6 gennaio vi era stato l'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti, una rivolta attuata a Washington da parte dei sostenitori del presidente uscente Donald Trump per contestare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 e sostenere la richiesta di Trump al vicepresidente Mike Pence e al Congresso di rifiutare la proclamazione di Joe Biden alla Casa Bianca. Quattro persone morirono negli scontri, decine gli arresti. Tra loro, ancche il capo dei rivoltosi, Jacob Chansley, soprannominato lo "sciamano di QAnon", che proprio nelle scorse ore si è dichiarato "dispiaciuto di aver partecipato all'assalto al Campidoglio di Washington e di aver causato paura nelle persone presenti", esprimendo delusione nei confronti dell'ex presidente Donald Trump.