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Uber aveva una vera unità di intelligence per spiare gli avversari e rubare segreti commerciali. E' quanto emerge da una lettera di un ex dirigente Uber allegata agli atti del processo tra l'azienda di San Francisco e Waymo, l'unità delle auto senza conducente di Alphabet (la holding di Google). Dal documento, redatto da Richard Jacobs, emergono vari episodi che proverebbero le accuse.