Putin schiera i delfini da guerra: pattugliano i fondali della Crimea
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Sulle coste di Bulgaria, Romania, Turchia e Ucraina si sarebbero riversati una grande quantità di cetacei con ustioni compatibili con ferite provocate da esplosioni di bombe
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"Centinaia" di delfini sono stati trovati feriti o uccisi "da potenti sonar militari" nelle acque del Mar Nero. La denuncia arriva da Atanas Rusev, capo della campagna bulgara "Save the Dolphins", che su Facebook ha dedicato un post ai cetacei "vittime della guerra". Gli animali feriti si sarebbero riversati sulle coste di Bulgaria, Romania, Turchia e Ucraina.
Neppure la popolazione del mare è al riparo dalla guerra. Secondo gli attivisti, molti dei delfini ritrovati a riva senza vita riportano anche evidenti segni di ustioni provocate da esplosioni di bombe. Altri avrebbero subito lesioni interne che avrebbero compromesso gravemente la loro capacità di orientamento. Gli esemplari arrivati vivi sulle coste bulgare appaiono deboli e denutriti, dallo spessore dello stato adiposo sembra non abbiano potuto mangiare per almeno 10 giorni.
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