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Zelensky: "A Severodonetsk si decide il destino del Donbass" | Ucraina: nessun accordo concreto sul grano tra Ankara e Mosca

Von der Leyen: "Il cibo è un'arma dell'arsenale del terrore di Putin". Raid russo a Bakhmut, rasa al suolo una scuola. Il capo militare regionale del Lugansk, Sergiy Gaidai: "Nessuno si arrenderà a Severodonetsk"

08 Giu 2022 - 21:32

La guerra in Ucraina entra nel suo 105esimo giorno. La crisi alimentare e del grano ucraino è frutto di "un freddo, insensibile e calcolato assedio di Putin ad alcuni dei Paesi e delle persone più vulnerabili del mondo. Il cibo è diventato parte dell'arsenale del terrore del Cremlino". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Kiev fa sapere che nessun accordo concreto sui corridoi è stato raggiunto nell'incontro di Ankara tra Turchia e Mosca. Intanto, secondo il capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, "nessuno si arrenderà a Severodonetsk. I russi vogliono catturare la città entro il 10 giugno". Per Zelensky, nella città orientale "si decide il destino del Donbass".


L'Ucraina aspetta di ricevere "il terzo pacchetto di assistenza alla sicurezza" da parte dell'Italia. È quanto ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, al suo omologo Lorenzo Guerini. Il governo ha finora approvato due decreti interministeriali per l'invio di armamenti all'Ucraina.


Il segretario dell'Onu, Antonio Guterres, ha dichiarato di aver chiesto ai colleghi di contribuire a trovare "un accordo che consenta l'esportazione sicura di alimenti prodotti in Ucraina attraverso il Mar Nero e l'accesso senza ostacoli ai mercati globali per gli alimenti e i fertilizzanti russi". Questo accordo è "essenziale per centinaia di milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo, anche nell'Africa sub-sahariana", ha aggiunto Guterres.


Severodonetsk resta "l'epicentro dello scontro nel Donbass, dove viene deciso il destino" della regione. È quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo: "Difendiamo le nostre posizioni e infliggiamo perdite significative al nemico. Questa è una battaglia molto feroce, molto difficile. Probabilmente una delle più difficili di questa guerra. Sono grato a tutti coloro che ci difendono in questa direzione".





Nessun accordo concreto è stato raggiunto nell'incontro di Ankara tra i rappresentanti di Russia e Turchia: lo ha annunciato in un briefing l'ambasciatore ucraino in Turchia Vasyl Bodnar. "Ora attendiamo con impazienza la comunicazione tra la parte ucraina e quella turca per trovare un terreno comune ", ha affermato Bodnar, sottolineando che è importante per l'Ucraina che la Turchia continui ad agire come mediatore.


"La Russia afferma che la richiesta del presidente Zelensky di ritirarsi dietro la linea del 24 febbraio 'non è seria'. Questo dimostra che Mosca rimane concentrata sulla guerra, non sulla diplomazia, e invia un chiaro messaggio al mondo: il percorso della Russia verso il tavolo dei negoziati passa attraverso le sconfitte sul campo di battaglia". Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.


Un raid aereo russo a Bakhmut, nella regione di Donetsk, ha completamente distrutto una scuola, e vi sarebbero anche alcuni feriti. A denunciarlo è il il ministero dell'Interno ucraino sul proprio canale Telegram. "Gli occupanti hanno sparato sulla città in mattinata. I proiettili russi hanno colpito un istituto scolastico e un edificio amministrativo dove risiedevano diverse persone", si legge nel messaggio.


"Al momento non è in discussione un possibile incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky". Lo fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass.


Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito "comprensibili" le dichiarazioni contro gli occidentali del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev pubblicate sul suo canale Telegram. Lo riporta l'agenzia russa Tass. 



C'è la possibilità di una ripresa del negoziato tra Russia e Ucraina per arrivare al cessate il fuoco. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta Anadolu, durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l'omologo russo Sergei Lavrov. 


"Siamo pronti a lavorare per mettere in sicurezza l'uscita delle navi dai porti dell'Ucraina, siamo pronti a collaborare con i nostri omologhi turchi su questo". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l'omologo turco Mevlut Cavusoglu.


Secondo Ankara, l'Ucraina è pronta a garantire il passaggio delle navi nelle acque minate. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con il collega turco Mevlut Cavusoglu, citato da Interfax.


Con il ministro turco abbiamo parlato "dei problemi di trasporto del grano ucraino che i colleghi occidentali cercano di presentare come una catastrofe: in realtà solo meno dell'1% della produzione mondiale di grano e di altri cereali bloccati. Questo non ha a che fare con la crisi alimentare". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in conferenza stampa ad Ankara dopo l'incontro con l'omologo Cavusoglu. Lavrov ha tuttavia detto di apprezzare "gli sforzi dei nostri amici turchi per per sbloccare il grano, sminare i porti ucraini e permettere l'accesso alle navi straniere che al momento sono in ostaggio". 


"La crisi alimentare non ha origine da questa guerra". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l'omologo turco Mevlut Cavusoglu. "La federazione russa non ha creato alcun ostacolo per il passaggio" ha affermato Lavrov a proposito delle navi con prodotti agricoli bloccate nei porti ucraini sostenendo che solo l'Occidente vede questa situazione come una "catastrofe". 


La richiesta della Russia di revocare le sanzioni è "legittima", ha detto la Turchia nell'ambito del colloquio tra il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu e l'omologo russo Serghei Lavrov ad Ankara sulla crisi alimentare.
 


La "preparazione tecnica" per creare corridoi sicuri per il trasporto di grano dai porti dell'Ucraina attraverso il mar Nero "sarà completata il prima possibile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l'omologo russo Serghei Lavrov.


Quelle di Dmitri Medvedev sono "affermazioni gravi" che fanno parte di "una campagna d'odio verso quei Paesi che provano con tutte le loro forze una strada negoziale per arrivare alla pace. Queste affermazioni, insieme alle accuse alla stampa italiana da parte russa, non fanno che mistificare la realtà: credo si debba ricordare sempre che c'è un aggredito, l'Ucraina, e un aggressore, la Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio aggiungendo che "queste minacce non fermano assolutamente i nostri tentativi di arrivare alla pace e i nostri sforzi in tutte quelle sedi dove è possibile ravvivare il negoziato". 


"Noi apprezziamo tutti i tentativi di mediazione e speriamo che il dialogo tra i ministri degli Esteri russo e turco possa portare a passi avanti sullo sblocco delle derrate alimentari fermi nei porti ucraini a causa del conflitto. Ma prima delle parole vogliamo vedere i fatti. Ci aspettiamo fatti concreti dalla Russia rispetto allo sblocco" del grano. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alla Farnesina, sottolineando come già in passato da Mosca "ci sono stati altri proclami, anche sul dialogo negoziale, che però poi non è andato da nessuna parte". 


La crisi alimentare e del grano ucraino è frutto di "un freddo, insensibile e calcolato assedio di Putin ad alcuni dei Paesi e delle persone più vulnerabili del mondo. Il cibo è diventato parte dell'arsenale del terrore del Cremlino". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando alla Plenaria del Parlamento europeo e ribadendo che le sanzioni europee non colpiscono i prodotti alimentari bloccati in Ucraina. 


"Dalla Russia ci aspettiamo segnali chiari e concreti, perché bloccare le esportazioni del grano significa tenere in ostaggio e condannare a morte milioni di bambini, donne e uomini lontano dal fronte del conflitto. La Russia, usando il cibo come arma di guerra, si sta macchiando di altri crimini, che si aggiungono alle atrocità già commesse sul suolo ucraino e che sono sotto gli occhi di tutti". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in conferenza stampa con il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, alla Farnesina.
 


Il porto dell'Ucraina sud-orientale di Berdyansk, occupato dai russi, è stato riaperto dopo lo sminamento e si prevede che le prime navi con il grano prenderanno il mare alla fine di questa settimana, ha riferito all'Agenzia russa Tass Vladimir Rogov, un membro del consiglio direttivo dell'autoproclamata amministrazione locale "Tutto è pronto per la spedizione del carico, e probabilmente il grano partirà per primo. In realtà qui c'è molto grano, tutti gli elevatori sono pieni". 


"Nessuno si arrenderà a Severodonetsk. I russi vogliono catturare la città entro il 10 giugno. Si stanno svolgendo feroci battaglie, i nostri difensori stanno combattendo per ogni centimetro della città", ha dichiarato il capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, citato dal Guardian. "I russi non controllano la strada Lysychansk-Bakhmut, ma sparano pesantemente. Noi non usiamo questa strada, è troppo pericolosa. Le truppe russe progettano nuovamente di attraversare il fiume Seversky Donets per creare una testa di ponte per l'offensiva", ha aggiunto.


Le difese ucraine 'tengono' nella città orientale di Severodonetsk, punto nevralgico del conflitto, nonostante gli attacchi dei russi in tre direzioni. È improbabile che una delle due parti abbia conquistato un territorio significativo nell'ultima giornata: lo afferma l'intelligence del Ministero della Difesa britannico nel suo quotidiano aggiornamento.


Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, incontrerà oggi ad Ankara l'omologo turco, Mevlut Cavusoglu, per discutere delle esportazioni di grano dall'Ucraina e di questioni regionali. L'incontro si svolgera' sullo sfondo delle dichiarazioni di Ankara sulla preparazione di un'operazione militare dell'esercito turco nel nord della Siria. L'argomento principale dei negoziati sarà lo sblocco delle forniture di grano ucraino attraverso i porti sul Mar Nero (Odessa), ma si parlerà anche delle altre voci dell'agenda regionale.


I combattenti ucraini hanno "intenzionalmente" bruciato un grande granaio nel porto di Mariupol, nella regione di Donetsk, distruggendo oltre 50 mila tonnellate di grano. Lo ha dichiarato ieri sera il capo del Centro nazionale per il controllo della difesa della Russia, Mikhail Mizintsev, nel corso di una conferenza stampa. A suo dire, "i militanti ucraini non volevano lasciare il grano agli abitanti di Mariupol". Mosca considera tali azioni "terrorismo alimentare, che Kiev compie contro il suo stesso popolo".


"Nella direzione di Severodonetsk, l'esercito di Kiev sta frenando all'assalto delle truppe russe, i combattimenti continuano. Anche il tentativo di prendere il controllo delle vicine citta' di Toshkivka e Ustinivka è stato respinto". Lo rende noto lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, riportato da Unian.


Due ospedali sono stati distrutti dai bombardamenti russi a Severodonetsk e Rubizhne, nell'Ucraina orientale, come mostrano le nuove immagini satellitari scattate da Maxar Technologies e pubblicate dalla Cnn. Sul tetto della struttura ospedaliera di Severodonetsk era stata dipinta una grande croce rossa. Nel sud di Rubizhne oltre all'ospedale sono stati rasi al suolo anche un'azienda farmaceutica e gli edifici circostanti. 


Il rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldschmidt, è fuggito dalla Russia dopo essere stato sottoposto a pressioni per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Lo rende noto Avital Chizhik-Goldschmidt, giornalista negli Stati Uniti e nuora dell'autorità religiosa ebraica.


La Banca mondiale ha approvato 1,49 miliardi di dollari di finanziamenti aggiuntivi per l'Ucraina. Lo ha reso noto la stessa organizzazione in un comunicato. Il nuovo finanziamento fa parte del pacchetto di sostegno totale di oltre 4 miliardi di dollari messo in campo dalla Bm per Kiev e comprende garanzie di liquidità da parte di Gran Bretagna, Paesi Bassi, Lituania, Lettonia e altri Stati. La Banca mondiale prevede che tali finanziamenti vengano utilizzati "per pagare i salari del governo e dei lavoratori del sociale".


Decine di rivelatori di radiazioni hanno ricominciato a trasmettere dati dall'area intorno alla centrale nucleare di Chornobyl, dopo che l'Ucraina con il supporto tecnico dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica è riuscita a far ripartire il collegamento informativo interrotto all'inizio del conflitto con la Russia più di 100 giorni fa. Lo ha reso noto il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi.


Oltre mille tra militari ucraini e mercenari stranieri che si erano arresi a Mariupol sono stati trasferiti in Russia per essere interrogati. A riferirlo è una fonte di sicurezza all'agenzia di stampa russa Tass.


"Oltre 31.000 militari russi sono già morti in Ucraina. Dal 24 febbraio, la Russia paga ogni giorno quasi 300 vite dei suoi soldati per una guerra completamente insensata contro l'Ucraina. E comunque verrà il giorno in cui il numero delle perdite, anche per la Russia, supererà il limite consentito". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Telegram.


L'ex cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha rivelato di essere stata informata a ottobre 2021 del rischio di un escalation tra Russia e Ucraina, che poi avrebbe condotto al conflitto tra i due Paesi. Nella sua prima intervista da quando ha lasciato il cancellierato, la Merkel ha spiegato che, durante il vertice del G20 tenuto a Roma il 30 e 31 ottobre dello scorso anno, le agenzie di intelligence degli Stati Uniti avvertirono dell'imminente innalzamento della tensione tra Mosca e Kiev. Secondo la Merkel, comunque, "questa aggressione all'Ucraina non ha alcuna giustificazione. Non c'è alcuna scusante. È stato un grande errore" da parte della Russia.


Mosca accusa i "nazionalisti ucraini" di aver intenzionalmente distrutto 50mila tonnellate di frumento appiccando il fuoco ai silos nel porto di Mariupol. Un gesto che secondo la Russia "mostra al mondo il vero volto di Kiev".

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