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Ucraina, Mosca: "Dialogo aperto e riservato con il Vaticano" | Evacuati diversi villaggi dopo l'attacco russo nella regione di Chernihiv

I filorussi ai soldati bloccati a Severodonetsk: "Per voi resa o morte". L'Ucraina chiede moderni sistemi di difesa missilistica. Erdogan: "La prossima settimana parlerò con Putin e Zelensky"

di Redazione online
14 Giu 2022 - 00:10

La guerra in Ucraina entra nel suo 110° giorno. Sul fronte diplomatico, Erdogan annuncia: "La prossima settimana parlerò con Putin e Zelensky". La Russia accoglie con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto e al ministero degli Esteri dicono: "Manteniamo un dialogo aperto e riservato con il Vaticano". L'Ucraina chiede sistemi anti-missile più moderni come i Patriot mentre diversi villaggi nella regione di Chernihiv vengono evacuati dopo l'attacco russo. Kiev: "Nessuno sa quanto durerà la guerra, il Donbass resiste". I filorussi alle milizie bloccate a Severodonetsk: "Arrendersi o morire".


"Il costo umano della battaglia di Severodonetsk è terrificante". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 


"La Russia ha superato tutte le linee rosse. I negoziati sono possibili da una posizione forte, che richiede la parità di armi. Semplicemente non c'è altro modo". Lo ha scritto su twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
 


Più di centomila persone restano intrappolate nella città di Mariupol occupata dalle truppe russe. Lo ha detto alla Bbc il sindaco della città Vadym Boichenko. "Non hanno acqua pulita. Non ci sono cibo, elettricità, farmaci. Gli ospedali sono stati danneggiati, i medici sono stati uccisi. Le persone non vivono, sopravvivono e lottano per il cibo". Boichenko, che ha lasciato Mariupol, ha riferito che i corpi di molte vittime giacciono ancora negli edifici bombardati.


Diversi villaggi ucraini nel distretto di Pryluky, nella regione di Chernihiv, sono stati evacuati a seguito di un attacco missilistico russo. Si tratta - precisa Ukrinform - di Zaizd, Petrivske, Tykhe e Sukhostavets. Lo hanno reso noto il Dipartimento della protezione civile e l'amministrazione militare regionale di Chernihiv. "Il motivo è che a causa di un attacco missilistico c'è il rischio che si diffonda un incendio", ha affermato Serhii Boldyriev, direttore del dipartimento. Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico su Pryluky intorno alle 13:15.


"Vogliamo risolvere i problemi con la Turchia il prima possibile per poter far entrare Svezia e Finlandia nella Nato, i segnali che la Svezia ha dato su terrorismo ed export di armi sono importanti". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa con il primo ministro svedese Magdalena Andersson. "Le preoccupazioni sollevate dalla Turchia sono legittime, siamo impegnati in un dialogo trilaterale. La decisione di entrare nella Nato da parte di Finlandia e Svezia è storica, è giusta per questi paesi, per la Nato e per l'Europa e farò il possibile per arrivare a una soluzione".


La guerra di Vladimir Putin sta ottenendo il risultato di aumentare la presenza della Nato ai confini con la Russia. A dichiararlo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella la sua visita ufficiale in Finlandia, dove ha parlato durante i colloqui di Kultaranta, insieme al presidente finlandese Sauli Niinisto. "Se il Presidente Putin voleva meno Nato ai suoi confini, sta ottenendo il contrario", ha dichiarato. "Le ambizioni di Putin vanno oltre l'Ucraina.


Piu' di 1.500 civili sono stati uccisi nella sola regione di Kiev durante l'occupazione russa, ad oggi 1.200 corpi non sono stati identificati: si tratta di uomini per il 75%, il 2% bambini e il resto donne. Lo ha detto il capo della polizia nazionale ucraina (Npu) Igor Klymenko in un'intervista a Interfax-Ucraina.




La Francia è "entrata in un'economia di guerra per cui credo, dovremo organizzarci in modo duraturo": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, inaugurando il salone Eurosatory. "Questo significa anche un'economia in cui dovremo andare piu' veloci, riflettere in modo diverso", ha avvertito,.


Le forze ucraine bloccate a Severodonetsk "hanno due opzioni: seguire l'esempio dei loro colleghi e arrendersi, o morire. Non hanno altra opzione". Lo ha detto il vice capo del dipartimento della Milizia popolare della sedicente Repubblica Popolare del Donetsk, Eduard Basurin. Secondo lui, ieri i soldati delle forze armate ucraine hanno fatto saltare in aria l'ultimo ponte che collegava Severodonetsk con Lisichansk, e ora non possono lasciare la città.


Volodymyr Zelensky ha chiesto moderni sistemi di difesa missilistica per il suo Paese, affermando che dall'inizio dell'invasione sono stati lanciati dai russi più di 2.600 missili da crociera. Zelensky fa esplicito riferimento a sistemi antimissile come l'Iron Dome israeliano o come le batterie americane Patriot. Inoltre, ha aggiunto il presidente ucraino, il suo Paese ha anche bisogno di nuovi sistemi di artiglieria mentre continua con sempre maggiore violenza la battaglia nel Donbass. 


La Russia accoglie con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina e sostiene un dialogo onesto su una serie di questioni, ha detto a Ria Novosti il direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexey Paramonov. "La dirigenza vaticana ha ripetutamente dichiarato la sua disponibilità a fornire ogni possibile assistenza per raggiungere la pace e porre fine alle ostilità in Ucraina - ha detto -. Queste affermazioni sono confermate nella pratica. Manteniamo un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, principalmente legate alla situazione umanitaria in Ucraina". 


Le forze russe hanno distrutto un ponte che collega Severodonetsk con la vicina città di Lysychansk, impedendo così di fatto la possibile evacuazione di molti civili lungo quella traiettoria. Lo riferiscono alcuni responsabili locali citati dal Guardian. In particolare, il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha affermato che i militari russi hanno distrutto un ponte che collega le due città e che al momento soltanto uno dei tre ponti che collega le due città resta praticabile. 


"Non accettiamo lezioni di giornalismo da chi, nel proprio Paese, non permette ai cittadini di manifestare liberamente o ai giornalisti di parlare di guerra". In una lettera a La Stampa il ministro degli Esteri Luigi Di Maio interviene sul caso della denuncia presentata contro il quotidiano di Torino dall'ambasciatore russo Sergey Razov, archiviata dalla Procura di Torino e diventata motivo di nuovi attacchi da parte della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "Qualsiasi provocazione rivolta ai media italiani, con l'intento di screditare il nostro Paese, è da rispedire al mittente. Non sono tollerabili ulteriori attacchi - ha concluso il ministro - a chi con professionalità svolge il suo lavoro".


È stato il primo capo del governo di Vladimir Putin. Ma anche nei suoi peggiori incubi, Mikhail Kasyanov non avrebbe potuto immaginare che il suo ex leader si imbarcasse nell'invasione dell'Ucraina. "Il Putin che conoscevo era diverso", ha detto Kasyanov in un'intervista video con l'Afp in cui ammonisce: "Se cade l'Ucraina i prossimi a rischiare saranno i Paesi baltici". Kassianov, primo ministro russo dal 2000 al 2004 prima di passare all'opposizione, stima che la guerra potrebbe durare fino a due anni, ma crede ancora che la Russia un giorno tornerà su un "percorso democratico".


"L'Ucraina ha bisogno di moderni sistemi di difesa missilistica". Così il presidente Zelensky, stando a quanto riporta Kyiv Independent. "Dal 24 febbraio, 2.606 missili da crociera russi hanno colpito l'Ucraina. Queste sono vite che potrebbero essere salvate, queste sono tragedie che avrebbero potuto essere evitate se l'Ucraina fosse stata ascoltata", dice nel suo discorso video. Zelensky sottolinea che l'obiettivo tattico chiave delle truppe russe non è cambiato: stanno premendo a Severodonetsk, dove ci sono battaglie molto feroci, oltre a premere in direzione di Lysychansk, Bakhmut, Slavyansk. "L'esercito russo sta cercando di schierare forze di riserva nel Donbass. Ma quali riserve possono avere adesso? Sembra che cercheranno di lanciare in battaglia con elementi poco addestrati.I russi non hanno perso cosi' tanto in nessun'altra guerra".


Mosca conduce "attacchi indiscriminati" a Kharkiv. Un rapporto pubblicato dall'ong Amnesty International descrive in dettaglio l'uso di missili e munizioni a grappolo (ampiamente banditi) dalla Russia a Kharkiv, con conseguente distruzione di massa e morte di civili. Il rapporto afferma che è fondamentale che "tutti gli autori siano assicurati alla giustizia".


I primi Marder sono già pronti, ma manca l'ok del governo tedesco alla fornitura di questi mezzi corazzati di fanteria all'Ucraina: lo afferma il produttore di armi Rheinmetall, citato dal quotidiano Bild. L'amministratore delegato della Rheinmetall, Armin Papperger, ha dichiarato a Bild che l'azienda sta riparando circa 100 veicoli Marder e che alcuni di questi sono già utilizzabili. Tuttavia - sottolinea Papperger - spetta a Berlino decidere dove spedirli.
 

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