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Ucraina, i leader europei: "Sì a Kiev nell'Ue" | Draghi: "Zelensky non ci ha chiesto nuove armi" | Lavrov: "Difenderemo i confini del Donbass del referendum 2014"

Il presidente ucraino: "Apprezziamo la vostra solidarietà". Il premier italiano: "Due settimane per sminare i porti, o sarà un dramma per il raccolto del grano"

di Redazione online
16 Giu 2022 - 21:55

Il premier italiano Draghi, il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz hanno incontrato il presidente ucraino Zelensky nel palazzo presidenziale di Kiev. Con loro anche il presidente romeno Klaus Iohanniss. I quattro leader si son detti favorevoli alla candidatura di Ucraina e Moldavia nell'Ue. Il presidente ucraino: "Apprezziamo la vostra solidarietà". E Draghi ha affermato: "Oggi non ci sono state richieste da Zelensky di nuove armi". Intanto, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha detto che Mosca "difenderà l'indipendenza delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk entro i confini dei territori in cui hanno tenuto il referendum del 2014". 


"Oggi è un giorno davvero storico: l'Ucraina ha sentito il sostegno di quattro potenti Stati europei. E in particolare il sostegno al nostro movimento verso l'Unione europea". Lo ha detto in un video su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Continueremo a combattere finché non garantiremo la completa sicurezza del nostro Stato", ha aggiunto.


Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso all'Ucraina che lavorerà per lo status di Paese candidato all'Ue. Il leader di Berlino ha spiegato i particolari in un'intervista alla Zdf. "In primo luogo, significa che la speranza nel cammino verso l'Europa diventa molto concreta per i cittadini. E significa anche molto impegno", ha detto. "Non è un percorso facile, ma molto impegnativo, che può richiedere anche molto tempo ma ne vale la pena. Questo è il messaggio", ha aggiunto.


L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha reso noto che dall'inizio dell'invasione russa sono stati uccisi 4.481 civili. I feriti sono invece 5.565. Lo scrive Ukrinform. Secondo l'ultimo aggiornamento, le vittime includono 1.739 uomini, 1.159 donne, 119 ragazze e 125 ragazzi, oltre a 40 bambini e 1.299 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. La maggior parte dei civili uccisi è rimasta vittima di bombardamenti, missili e attacchi aerei.


La Francia ha consegnato tutte le armi promesse all'Ucraina. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. "Abbiamo preso impegni che potevamo mantenere. Abbiamo consegnato ciò che abbiamo detto. Questi cannoni Caesar sono stati elogiati più volte perché sono importanti perché è la migliore tecnologia al mondo su questo modello di artiglieria e permette di raggiungere le linee nemiche senza esporsi troppo", ha sottolineato.


La Russia ha intenzione di resistere alle sanzioni occidentali e completare la sua missione nel Donbass. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, alla Cnn. "L'obiettivo numero uno è proteggere la popolazione del Donbass e Lugansk", mette in evidenza Peskov, osservando come l'ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato "non porterà ulteriori benefici alla sicurezza del continente europeo. Al contrario, creerà ulteriori tensioni".



Domani il collegio dei commissari europei si riunirà per decidere sul parere dell'esecutivo Ue sulle domande per lo status di Paese candidato di Ucraina, Moldavia e Georgia. Lo annuncia il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer.


Il sindaco di Donetsk Alexei Kulemzin ha annunciato che la città è stata bombardata dalle forze ucraine e che ci sono vittime. "Il centro città ha tremato di nuovo", ha scritto sul suo canale Telegram Kulemzin citato da Ria Novosti, "ci sono vittime, tre auto sono danneggiate, le abitazioni sono danneggiate".


"Le condizioni che gli ucraini pongono oggi è l'integrità territoriale. E' la premessa per iniziare i negoziati di pace da parte ucraina. Al momento non si vedono margini, ma c'è un atteggiamento che è cambiato molto nelle ultime settimane", anche "degli altri Paesi che li devono aiutare a trovare la pace. C'è un'iniziativa diplomatica mondiale che non c'era un mese fa". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev.


I motivi dei tagli delle forniture di gas, "che colpiscono un po' tutti i Paesi europei, ci viene detto che sono tecnici, legati a pezzi per la manutenzione che non arrivano a causa delle sanzioni, ma noi, come la Germania, riteniamo che siano bugie: in realtà c'è un uso politico del gas, così come del grano". Così il premier Mario Draghi a Kiev.
 


"Siamo arrivati al 52% dei livelli di stoccaggio del gas, il che ci rende abbastanza tranquilli nell'immediato e per l'inverno". Lo ha dichiarato il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev.
 


"L'impressione è che queste scadenze" sulla raccolta e la distribuzione del grano "si stiano avvicinando e il dramma della carestia mondiale, concentrata nei Paesi più poveri, specie in Africa, si stia avvicinando". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev. "I nuovi raccolti che dovranno essere depositati nei silos oggi pieni arriveranno entro settembre, poi
servirà la distribuzione ai Paesi che ne hanno più bisogno", ha aggiunto.


"Oggi non ci sono state richieste da Zelensky di nuove armi. Ha descritto la situazione com'è, una situazione che sta diventando critica. Perché le armi sovietiche stanno finendo le munizioni e le nuove armi necessitano di addestramento. I vari Paesi Nato forniscono questo addestramento ma ci vuole tempo". Lo ha dichiarato il premier Mario Draghi incontrando la stampa italiana a Kiev.


Per superare la crisi del grano bisogna "assicurare l'uscita delle navi dai porti ucraini, sminare i porti, custodire l'uscita di queste navi da parte di paesi terzi perché non diventi un pretesto per le navi russe di attaccare le navi ucraine. Vari Paesi si sono offerti, l'unica soluzione possibile è che questa operazione si svolga sotto l'egida dell'Onu, che garantisca tutte le parti". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev. 


La Russia difenderà "l'indipendenza" delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk "entro i confini dei territori in cui hanno tenuto il referendum del 2014". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov, citato dalla Tass.


I contatti con l'Europa sono scomparsi dalle priorita' della Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, citato dalla Tass.


Il cancelliere Olaf Scholz è favorevole alla candidatura dell'Ucraina e della Moldavia per l'ingresso nell'Ue. Lo ha affermato a Kiev, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi. "La Germania è per una decisione favorevole per l'Ucraina e questo vale anche per la Moldavia", ha affermato. 


"Faremo tutto il possibile per sbloccare i porti marittimi, ma deve essere fatto prima da chi li ha bloccati, ossia la flotta russa". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa con i 4 leader europei. 


"Se creerà un percorso per l'adesione dell'Ucraina, l'Unione europea mostrerà di ignorare i suoi stessi criteri". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass. 


"Dobbiamo arrivare a una posizione comune sull'appoggio alla nostra integrazione nell'Ue. Lo status di candidato per l'Ucraina può rafforzare la libertà in Europa e diventare la decisione più importante del terzo decennio del XXI secolo. Capiamo che la strada verso l'Ue non è un solo passo, ma questa strada deve cominciare. Gli ucraini sono pronti ad andare avanti su questa strada per diventare Stato candidato". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa a Kiev con i leader Ue. 


"Cari amici, apprezziamo che siate oggi con noi, proprio alla vigilia di importanti eventi internazionali per tutti noi e per l'Europa. E sono molto grato che la visita sia iniziata a Irpin per vedere cosa hanno fatto gli invasori russi. La nostra forza è l'unità". Lo ha detto Zelensky in conferenza stampa con i leader Ue, parlando della necessità dell'Ucraina di avere "armi pesanti e moderne": "Ci serve aiuto. Ogni arma è una vita umana salvata. Ogni proroga aumenta la possibilità per i russi di uccidere ucraine e distruggere le nostre città". 


"Abbiamo visto le atrocità commesse dalla Russia in questa guerra a Irpin che condanniamo senza esitazioni - ha detto Draghi in conferenza stampa a Kiev -. Diamo il nostro completo sostegno alle indagini sui crimini di guerra commessi dai russi". 


"Ci sono due settimane per sminare i porti. Il raccolto arriverà alla fine di settembre e una serie di scadenze sempre più urgenti che ci avvicinano al dramma inesorabilmente. Occorre creare corridoi sicuri con la massima urgenza per il trasporto sicuro per il grano ed evitare una catastrofe". Così Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev. "L'unico modo è una risoluzione dell'Onu che regoli la navigazione nel Mar Nero, la Russia finora lo ha rifiutato". 


"A Irpin ho sentito orrore e speranza, speranza per la ricostruzione e per il futuro. Noi oggi siamo qui per questo, per aiutare l'Ucraina a ricostruire il suo futuro". Lo ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev. "Vogliamo la pace ma l'Ucraina deve difendersi ed è l'Ucraina a dover scegliere la pace che vuole, quella che ritiene accettabile per il suo popolo. Solo così può essere una pace duratura". 


"Il messaggio più importante della nostra visita è che l'Italia vuole l'Ucraina nell'Ue, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo. Zelensky sa che è una strada da percorrere, non solo un passo". Lo ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino e gli altri leader europei. 


"E' una cosa positiva che leader dei Paesi della Nato vadano a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky e per vedere le atrocità causate dalla guerra di Putin: portano solidarietà e un messaggio politico". Lo ha detto il segretario generale della nato Jens Stoltenberg al termine della ministeriale Difesa di Bruxelles parlando della visita dei tre leader in Ucraina.


Sirene d'allarme risuonano di nuovo a Kiev, mentre si attende l'inizio della conferenza stampa dai leader di Italia, Francia, Germania e Romania insieme con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giardino del palazzo presidenziale. 


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© Presidenza Ucraina
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato l'invito della Germania a partecipare al prossimo G7. Lo ha annunciato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. 


"Giornata impegnativa, incontri importanti. E' un piacere incontrare il presidente Macron, il cancelliere e Scholz, il primo ministro Draghi e il presidente Iohanniss  a Kiev. Apprezziamo la vostra solidarietà al nostro Paese e popolo". Così scrive sul suo canale Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando le foto dell'incontro con i leader Ue. 


Le nuove armi Usa aiuteranno l'Ucraina a riconquistare i territori occupati dalla Russia, tra cui la Crimea e il Donbass. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraina Oleksiy Reznikov alla Cnn. "Libereremo tutti i nostri territori, tutti, compresa la Crimea - ha dichiarato -. La Crimea è un obiettivo strategico per l'Ucraina perché è territorio ucraino. Ma ci muoveremo passo dopo passo". Reznikov ha spiegato che il primo passo sarà la stabilizzazione della situazione, la seconda fase sarà per spingere fuori i russi. Nella terza fase si discuterà con i partner su "come liberare i territori, compresa la Crimea". 


"La visita dei tre leader europei a Kiev non solo è simbolica, ma politicamente cruciale in vista di ciò che decideremo la settimana prossima" sulla candidatura dell'Ucraina. Lo ha detto la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola rispondendo a una domanda sulla missione in Ucraina di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz in una conferenza stampa a Praga. "Ci sono sempre diversi step" nel percorso di adesione ma "noi deluderemmo davvero non solo gli ucraini ma noi stessi e la nostra Unione se chiudessimo la porta a questo popolo così coraggioso", ha spiegato Metsola, a Praga in vista della presidenza ceca dell'Ue. 


La Russia ha avvertito che i flussi di gas verso l'Europa attraverso il Nord Stream 1 potrebbero essere sospesi, dopo i problemi nelle riparazioni delle turbine per mancanza di componenti a causa delle sanzioni. L'ambasciatore russo all'UE Vladimir Chizhov - riferisce il Guardian - ha dichiarato all'agenzia statale Ria che un arresto completo dei flussi nel gasdotto, che fornisce gas dalla Russia all'Europa sotto il Mar Baltico, sarebbe una "catastrofe" per la Germania. Il flusso del Nord Stream verso la Germania e' stato interrotto due volte questa settimana. Secondo Berlino, con l'obiettivo di provocare l'aumento dei prezzi.





Il Cremlino definisce "inutili" le forniture di armi occidentali mentre i tre leader europei sono a Kiev per discutere con Zelensky, tra l'altro, anche sulla necessità di nuove armi per sostenere l'Ucraina contro l'invasione russa. 


La sicurezza alimentare, le armi e il sostegno all'Ucraina "sono argomenti di discussione importanti. Ci aspettiamo sostegno per la domanda di adesione dell'Ucraina all'Ue". Lo ha annunciato il capo dell'Ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, riferendosi ai temi che saranno discussi nell'incontro tra Zelensky, Mario Draghi, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Klaus Johannis.


La Francia vorrebbe che l'Ucraina riprendesse anche il controllo della Crimea dopo l'eventuale vittoria militare contro la Russia. Lo ha detto una fonte diplomatica che ha viaggiato con la delegazione francese in occasione della visita di Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron a Kiev. Lo riporta la Cnn. "Siamo per una vittoria integrale con il ripristino dell'integrità territoriale su tutti i territori conquistati dai russi, compresa la Crimea", ha affermato il funzionario francese, riferendosi alla penisola sul Mar Nero che la Russia ha annesso con la forza nel 2014.



"Serve che l'Ucraina possa resistere e vincere la guerra". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la visita a Irpin con Draghi e Scholz. 


Qui i russi "hanno distrutto gli asili e i giardini di infanzia. Sarà ricostruito tutto. Gli ucraini hanno già iniziato. Sono già a uno stadio molto avanzato di valutazione". Lo ha detto il premier Mario Draghi ai giornalisti a margine della visita a Irpin. A chi gli chiedeva se ci vorrà un piano Marshall, Draghi ha tagliato corto: "Ne parliamo dopo". 


"Questo è un luogo di distruzione ma anche di speranza. Molto di ciò che mi hanno detto riguarda il futuro e la ricostruzione. E' un popolo che è stato riunito dalla guerra, che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima della guerra". Lo ha detto Mario Draghi a margine della visita a Irpin. 


"All'Ucraina servono armi di difesa più efficaci" pe contrastare l'invasione russa. Lo ha detto Emmanuel Macron dopo la visita a Irpin salutando "l'eroismo" degli ucraini. 


Le forze filorusse dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) hanno dichiarato di essere entrati nel perimetro dell'impianto chimico Azot a Severodonetsk dove i combattenti ucraini stanno opponendo resistenza. Lo riporta la Tass.


A Irpin Draghi è stato ricevuto dal sindaco di Irpin Oleh Bondar e dal capo dell'amministrazione regionale militare di Kiev Oleksiy Kuleba e, con Macron e Scholz, ha fatto il giro di un isolato di palazzi anneriti dalle bombe e dalle fiamme. E ha detto: "Tutto questo deve essere conosciuto dal mondo intero". 


Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenski, discuterà della sicurezza alimentare, delle armi e del sostegno a Kiev con il premier Mario Draghi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha dichiarato il capo dell'ufficio presidenziale di Kiev, Andriy Yermak, sul suo canale Telegram. Scholz, Macron e Draghi sono già arrivati a Kiev. Il loro incontro con Zelenski sta per iniziare. 


Le forze missilistiche e l'artiglieria russe hanno colpito "195 aree militari", "34 posti di comando" delle truppe ucraine in un giorno e hanno ucciso "oltre 200" militari. Lo ha detto il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. 


"Da circa quattro mesi i russi non hanno vittorie significative, quindi usano tutte le loro riserve per catturare Severodonetsk. In città si combattono battaglie feroci casa per casa". Lo riferisce Serhai Haidai, il governatore della regione ucraina di Lugansk, in cui Severodonetsk si trova, secondo quanto scrive il Guardian. "L'esercito ucraino ha bisogno di artiglieria di lungo raggio per respingere i russi a distanza di sicurezza", ha continuato Haidai, aggiungendo che "decine di occupanti muoiono ogni giorno nelle battaglie di strada a Severodonetsk". 


Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi a Irpin si è fermato davanti ai palazzi bombardati e alle autorità locali ha detto: "Avete il mondo dalla vostra parte". 


"Le sanzioni occidentali contribuiscono alla possibilità che la Russia rinunci all'operazione e ritiri nuovamente le sue truppe. Perché questo è l'obiettivo". Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando alla Bild dopo essere arrivato a Kiev con Mario Draghi e Emmanuel Macron. 


Le sirene di allarme anti-aereo sono risuonate a Kiev durante la visita dei tre leader europei Draghi, Macron e Scholz, al momento in un albergo del centro in una pausa della visita. Le sirene sono quasi quotidiane a Kiev dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina.


"Gli alleati sono pronti a continuare a fornire all'Ucraina aiuti sostanziali e senza precedenti". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. 


"Con Draghi e Scholz incontreremo con il presidente Volodymyr Zelensky e andremo anche a Irpin, dove sono avvenuti omicidi". Lo ha detto in un commento il presidente francese Emmanuel Macron dopo l'arrivo in treno a Kiev. Macron è accompagnato anche dal ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. "Questo viaggio è molto importante per l'Ucraina, l'Europa e la stabilità globale", ha aggiunto. 


Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è impegnato ad aiutare l'Ucraina "per tutto il tempo necessario". Lo ha detto in un'intervista al quotidiano Bild. Durante questa visita a Kiev - ha affermato - "non vogliamo solo mostrare la nostra solidarietà, ma anche garantire che gli aiuti che organizziamo: finanziari, umanitari, ma anche per quanto riguarda le armi, continuino". "Continueremo finché sarà necessario per la lotta per l'indipendenza dell'Ucraina". 


"Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini. Un messaggio di sostegno perchè le prossime settimane saranno molto difficili". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, scendendo dal treno che dalla Polonia lo ha portato a Kiev, "in un luogo di guerra dove sono stati commessi massacri", insieme al premier italiano Mario Draghi e al cancelliere tedesco Olaf Scholz.


"È improbabile che un vertice dei leader sia attualmente possibile. Ed è improbabile che sia possibile nel prossimo futuro". Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti, a proposito di un possibile incontro tra Putin e Biden. "Anche se, in tutta onestà, si deve ammettere che gli affari internazionali sono un tema in cui a volte prevale un approccio pragmatico. E poi le tendenze cambiano abbastanza rapidamente", ha aggiunto. 


Sono 10mila i cittadini rimasti sotto le bombe a Severodonetsk, su 100.000 abitanti che contava la città prima dell'attacco dell'esercito russo. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai che in precedenza aveva dato un aggiornamento della situazione affermando che questa mattina è ripreso l'assalto militare russo. 


Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono arrivati a Kiev per la loro prima visita in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio. Il premier italiano, il cancelliere tedesco e il presidente francese incontreranno insieme il leader ucraino Volodymyr Zelensky.


Almeno 318 bambini sono rimasti uccisi e 581 feriti dall'inizio del conflitto militare in Ucraina. Lo ha affermato questa mattina la procura generale ucraina nel suo aggiornamento quotidiano, precisando che si tratta di cifre provvisorie in quanto sono in corso accertamenti nelle regioni attualmente interessate dalle ostilità. La regione dove si registra il maggior numero di decessi è quella di Donetsk, con 297 bambini morti o feriti, seguita da quella di Kharkiv, con 170. 


"Le forze di combattimento russe nel Donbass stanno probabilmente operando in raggruppamenti sempre più ad hoc e gravemente sotto organico. Come hanno affermato le autorità ucraine, alcuni gruppi tattici di battaglioni russi - in genere costituiti da circa 600-800 persone - sono stati in grado di radunare solo 30 soldati". Lo scrive su Twitter l'intelligence del Ministero della Difesa britannico nell'aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina.
 


Sino a mille militari ucraini vengono uccisi o feriti ogni giorno nei combattimenti contro le forze russe nel Donbass. Lo ha dichiarato David Arakhamia, uno tra i principali consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e responsabile dei negoziati con la Russia. Secondo il funzionario, ogni giorno tra 200 e 500 militari ucraini perdono la vita in azione: una stima assai superiore rispetto a quella fornita all'inizio di questo mese dal presidente Zelensky, che aveva invece stimato sino a un centinaio di decessi tra le forze armate ogni giorno.


Nella notte un missile russo ha colpito un sobborgo della città settentrionale ucraina di Sumy, causando quattro morti e sei feriti. Lo ha riferito il governatore regionale Dmytro Zhyvytskyi, citato dal Guardian. Un altro razzo ha colpito il distretto di Dobropillia, vicino al confine russo. 


Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz sono in viaggio verso Kiev. Il premier italiano, il presidente francese e il leader tedesco stanno raggiungendo la capitale ucraina in treno, seguendo un percorso blindato che da Medyka, cittadina polacca al confine, li sta portando a destinazione. Nella notte i tre hanno avuto un lungo colloquio a bordo del convoglio in vista dell'incontro con Volodymyr Zelensky che dovrebbe avvenire tra poche ore.

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è partito per Kiev, dove oggi è previsto che incontri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme al premier italiano Mario Draghi e al presidente francese Emmanuel Macron: lo conferma un corrispondente del canale tedesco Zdf, citando "fonti affidabili". Berlino ha mantenuto il massimo riserbo sul viaggio del cancelliere in Ucraina fino all'ultimo e mercoledì il portavoce di Scholz, Steffen Hebestreit, non aveva voluto confermare le indiscrezioni sulla sua imminente partenza.


Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che i tentativi statunitensi di soffocare la Russia con le sanzioni non sono efficaci, un fatto che è già stato riconosciuto da esperti internazionali, anche statunitensi. "Si possono ascoltare ... esperti internazionali ed esperti di Paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti - ha spiegato -, che stanno già dicendo che questi tentativi di soffocamento non stanno funzionando in modo corretto".


"La lotta feroce per il Lugansk continua e gli invasori russi stanno cercando di attaccare contemporaneamente da nove direzioni". Lo ha annunciato su Facebook il comandante in Capo delle Forze Armate dell'Ucraina Valeriy Zaluzhny.


John Kirby nel briefing della Casa Bianca ha affermato che "è Volodymyr Zelensky, in quanto leader di un Paese sovrano e democratico, che deve decidere come deve finire questa guerra". Il nuovo coordinatore della comunicazione strategica per il Consiglio della Sicurezza nazionale lo ha detto in risposta a una domanda sulle parole del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui l'Ucraina a un certo punto dovrà negoziare.

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