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Ultimo aggiornamento: 3 anni fa

CRISI INTERNAZIONALE

Ucraina, Biden: non attaccheremo la Russia, ma difenderemo ogni centimetro di territorio Nato

Berlino sospende l'autorizzazione al Nord Stream 2 e Draghi accusa Putin: "Violazione inaccettabile". Il Consiglio di sicurezza Onu: "Il rischio di un grande conflitto è reale"

22 Feb 2022 - 20:37
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Dopo lo strappo separatista firmato da Mosca e dalle repubbliche filorusse del Donbass, Biden ha fatto sapere di non avere intenzione di attaccare la Russia, ma di essere pronto a difendere ogni centimetro del territorio Nato. Per l'Onu "il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi". Putin non retrocede: "L'Ucraina è una minaccia strategica, potrebbe avere armi nucleari". Gli Stati Uniti varano nuove sanzioni contro Mosca.


Il presidente americano, Joe Biden, ha dichiarato che gli Stati uniti e gli alleati "restano aperti alla diplomazia se la Russia sarà seria" perché' Washington "non ha alcuna intenzione di combattere" con Mosca. Ma dalle parole di Putin sul riconoscimento delle repubbliche separatiste "non c'è nulla che mostri interesse nel proseguire il dialogo". Intanto Biden ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca e ha fatto sapere di essere al lavoro con Berlino per bloccare la realizzazione del gasdotto Nord Stream 2.


Il presidente americano Joe Biden ha autorizzato "un dispiegamento aggiuntivo" di truppe Usa nei Paesi Baltici membri della Nato. Lo ha annunciato lo stesso leader Usa parlando dalla Casa Bianca.






Il ministero degli Esteri russo ha annunciato che il personale diplomatico di Mosca verrà evacuato in tempi brevi. Lo riferiscono le agenzie russe.


Hanno avuto il sostegno unanime dei ministri degli Esteri dei Ventisette il pacchetto di sanzioni proposte dall'Ue contro individui e entità considerati responsabili del riconoscimento russo dell'indipendenza dei territori separatisti di Donetsk e Lugansk, nell'Ucraina orientale. Lo ha riferito in conferenza stampa al termine della riunione informale dei ministri, a Parigi, l'Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell'Ue, Josep Borrell.


"Le sanzioni faranno molto male alla Russia". Lo dice l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Ue Josep Borrell. "Gli sforzi diplomatici continueranno - ha aggiunto - Dobbiamo prevenire ad ogni costo il conflitto. Abbiamo ora ricevuto la richiesta dell'Ucraina di aiutarli nell'affrontare attacchi cyber e noi manderemo una missione" per questo.


"La soluzione migliore sarebbe che l'Ucraina rinunciasse spontaneamente all'ambizione di aderire alla Nato". Lo ha detto Vladimir Putin. 


"Sappiamo che l'Ucraina ha una capacità nucleare" e ha fatto ricerca "per aumentarla", ha diversi "missili in dotazione" ed è "una reale minaccia strategica" per la Russia. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa, aggiungendo che "stiamo parlando di una possibile arma nucleare o di altre armi". 


L'intervento del presidente Usa Joe Biden sull'Ucraina è stato anticipato di un'ora, alle 13 ora locale, le 19 in Italia. Lo fa sapere la Casa Bianca in un comunicato. 


"Gli accordi di Minsk" sul Donbass "non esistono più". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. 


Il Senato russo ha approvato l'utilizzo di forze militari all'estero, come richiesto dal presidente Vladimir Putin a sostegno dei separatistii nell'Ucraina dell'est. 


"Noi condanniamo la decisione di Mosca" di riconoscere le repubbliche di Lugansk e Donetsk e "condanniamo l'incursione militare in Ucraina. E' un'escalation seria provocata dalla Russia". Lo afferma il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ribadendo il "supporto politico e finanziario" all'Ucraina. "La Russia è passata all'azione militare, siamo in allerta, monitoriamo la situazione", aggiunge. 


Di fronte alla minaccia russa, il capo della diplomazia ucraino Dmytro Kuleba chiede all'Occidente di dotarla di più armi e all'Ue la promessa di una futura adesione all'Unione. 


Il ministero per la Gestione delle emergenze dell'autoproclamata repubblica separatista di Donetsk, nel Donbass, prevede di evacuare in Russia fino a 700mila persone, in caso di ulteriore peggioramento della situazione militare sul terreno. Lo riporta Interfax, ricordando che finora sono state evacuate da tutto il Donbass circa 90mila persone verso 11 regioni russe.


La Russia si aspetta che la frenata sul Nord Stream 2 sia "temporanea". Lo dice il Cremlino dopo l'annuncio del cancelliere tedesco Olaf Scholz sul congelamento delle autorizzazioni per il gasdotto dalla Russia alla Germania. Lo riferisce la Tass. 


La Casa Bianca considera il dispiegamento di truppe russe nell'Ucraina orientale "un'invasione". L'amministrazione Biden inizialmente aveva evitato di usare questo termine per vedere cosa avrebbe effettivamente fatto la Russia. Dopo aver valutato i movimenti delle truppe di Mosca, è diventato chiaro che si trattava di una "nuova invasione".



Le autorità dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk hanno riferito che un loro soldato della milizia popolare è morto a seguito dei bombardamenti effettuati dall'esercito di Kiev. Ne dà notizia Interfax.


La Casa Bianca plaude alla decisione di Berlino di bloccare la certificazione del gasdotto Nord Stream 2 in risposta alla decisione di Putin di riconoscere le due repubbliche separatiste nel Donbass. L'amministrazione Biden annuncerà nelle prossime ore le misure che intende prendere. 



L'Ungheria dispiegherà truppe vicino al confine ucraino. Lo riferisce Sky News. Il ministero della Difesa di Budapest ha spiegato che saranno impiegate in parte in compiti umanitari. L'emittente britannica ricorda che finora nessuno degli alleati della Nato ha inviato truppe in Ucraina, preferendo invece fornire assistenza militare, con la consegna di armi e l'addestramento dell'esercito.


Una riunione straordinaria della commissione Nato- Ucraina si terrà a Bruxelles. Verso le 17 il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg terrà una conferenza stampa. 


Mosca "non si prepara per il momento" a schierare forze militari nell'Ucraina orientale. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo. 


La Gran Bretagna annuncia sanzioni contro cinque banche russe e per congelare tutti gli asset britannici di alcuni noti oligarchi considerati vicini al presidente Vladimir Putin in risposta alle azioni di Mosca in Ucraina. Lo rende noto il premier Boris Johnson al Parlamento di Westminster, insistendo che si tratta solo di una prima tranche di sanzioni economiche cui ne seguiranno altre se la situazione non cambierà.


Nel pacchetto di sanzioni proposta dall'Ue è inclusa "la capacità del governo e dello Stato russo di accedere a capitali, mercati finanziari e servizi dell'Ue per limitare il finanziamento delle politiche aggressive" di Mosca. E' quanto si legge nella nota dei presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Ursula von der Leyen e Charles Michel. I due presidenti "accolgono con favore la salda unità degli Stati membri e la loro determinazione a reagire con fermezza e rapidità".


Il premier britannico Boris Johnson ha bollato in un intervento dinanzi alla Camera dei Comuni come "provocatorie e false" le affermazioni fatte dal presidente Vladimir Putin a sostegno del riconoscimento delle regioni separatiste del Donbass in Ucraina. Gli ha imputato inoltre di minacciare "una guerra di aggressione senza lo straccio di una giustificazione" sulla base di idee "assurde e persino misticheggianti".


"La Russia intende continuare le forniture ininterrotte di gas, compreso il gas naturale liquefatto, ai mercati mondiali, migliorare le infrastrutture pertinenti e aumentare gli investimenti nel settore". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al VI Gas Summit del Forum dei Paesi Esportatori ospitato dal Qatar.



Nel pacchetto di sanzioni proposte contro la Russia sul tavolo dell'Unione europea ci sono anche le banche "che stanno finanziando le operazioni militari russe e altre operazioni nei territori" riconosciuti da Mosca. E' quanto si legge in una nota congiunta dei presidenti del Consiglio e della Commissione Ue Charles Michel e Ursula von der Leyen.


Mosca non è spaventata da nessuna sanzione. Lo annuncia il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riferisce la Tass.


"So che le tensioni in questo momento si concentrano sui preoccupanti sviluppi ai confini orientali. Dicono che sia stata una giornata cupa nella storia dell'Europa. Ci sono nuvole che stanno oscurando il contesto politico, ma questo non deve distoglierci dall'importanza che l'orizzonte Indo Pacifico ha per noi". Così l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Forum ministeriale per la cooperazione nell'Indo-Pacifico a Parigi.


Il leader russo Vladimir Putin assicura di non voler "ricostruire un impero". Lo riferisce l'Interfax.



La Germania ha sospeso l'autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Lo ha annunciato il cancelliere Olaf Scholz che chiede sforzi diplomatici "per evitare una catastrofe" e sottolineando che la diplomazia è "cruciale". Nei confronti della Russia, ha poi aggiunto, potrebbero esserci "altre sanzioni". 


Gli accordi di Minsk-2 sul Donbass "non sono più in agenda: le garanzie di sicurezza ora per la Russia sono la priorità massima". Lo afferma il portavoce del Cremlino.


La Russia riconosce le repubbliche ucraine separatiste all'interno degli attuali confini. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov secondo quanto riporta l'Interfax


Kiev non prenderà in considerazione le richieste delle autoproclamate repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk di ritirare le truppe ucraine dai distretti del Donbass sotto il suo controllo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodimyr Zelensky.


La Russia rimane aperta a tutti i "contatti diplomatici". Lo afferma il Cremlino sottolineando che la rottura dei rapporti diplomatici renderebbe tutto "peggiore".


La Camera bassa del Parlamento russo (Duma) ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato tra il Cremlino e le due repubbliche separatiste ucraine.


Primo via libera della riunione degli ambasciatori Ue (Coreper II) al pacchetto di sanzioni da mettere in campo dopo il riconoscimento da parte della Russia delle repubbliche separatiste di Donestk e del Lugansk. La presidenza francese sottolinea che "c'è unità" da parte degli Stati membri nella reazione alle decisioni russe.


Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto la sospensione immediata del progetto Nord Stream 2, dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere il Donbass.


"Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell'Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell'ambito dell'Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia". Così il premier Mario Draghi in apertura del suo discorso all'insediamento di Franco Frattini al Consiglio di Stato a proposito della crisi in Ucraina.


"Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di una inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell'integrità territoriale" dell'Ucraina. Così il premier Mario Draghi in apertura del suo discorso all'insediamento di Franco Frattini al Consiglio di Stato.


Il leader dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, ha firmato oggi la legge di ratifica del trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato con la Russia. Poche ore prima i membri del Consiglio del Popolo della DPR avevano approvato all'unanimità la legge durante una incontro d'emergenza. Lo riporta la Tass.


Il Pil dell'Ue "è previsto che aumenti al 4% nel 2022" per stabilirsi "al 2,8% nel 2023. Ma l'incertezza resta. E la violazione del diritto internazionale con il riconoscimento da parte della Russia delle due repubbliche separatiste in Ucraina aumenta fortemente tale incertezza". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni.


"Il riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate del Donbass" da parte della Russia "è inaccettabile". L'Italia è "assolutamente convinta nel procedere sulla strada delle sanzioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Parigi per il consiglio europeo dei ministri degli affari esteri "in cui daremo l'ok politico - ha detto - alle sanzioni nei confronti della Russia".


L'Ucraina esige "severe sanzioni" contro la Russia: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.


La "prima raffica di sanzioni economiche britanniche contro la Russia" saà resa nota oggi. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, avvertendo che Vladimir Putin è deciso a "un'invasione su vasta scala dell'Ucraina". Lo riportano i media internazionali.


Il Parlamento della Repubblica popolare di Lugansk ha ratificato l'accordo di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso con la Russia: lo riporta un giornalista dell'agenzia russa Tass presente alla sessione.


"Rimaniamo fiduciosi e calmi. Siamo pronti e in grado di difendere noi stessi e la nostra sovranità". Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov all'indomani della decisione di Mosca di riconoscere l'indipendenza del Donbass. Un atto con il quale il "Cremlino ha riconosciuto la sua aggressione nei confronti dell'Ucraina". 


Avvio in rosso per le Borse europee, spaventate dall'escalation militare in Ucraina. A Parigi il Cac 40 ha aperto in calo del 2,28% a 6.633 punti, a Londra il Ftse 100 cede ll'1,2% a 7.394 punti mentre a Francoforte il Dax arretra del 2,48% a 14.365 punti. Apertura pesante anche a Milano con il Ftse Mib che cede il 2,59% a 25.375 punti.


"Oggi pomeriggio adotteremo le prime sanzioni" nei confronti di Mosca. Lo ha detto l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell.


Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha detto chiaramente al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che sul conflitto Russia-Ucraina, "l'Ungheria farà parte della posizione comune dell'Unione europea". Lo scrive in un tweet il portavoce del premier magiaro, Zoltan Kovacs. 


Il prezzo del gas naturale vola sull'acuirsi della crisi Ucraina: la quotazione sulla piazza di Amsterdam è a 80 euro Mwh, con un aumento del 10% dopo essere salita fino a 82 euro con un rialzo del 13,2%.


Due soldati ucraini sono stati uccisi da bombardamenti la notte scorsa e altri 12 sono rimasti feriti: lo ha reso noto la Joint Forces Operation del ministero della Difesa ucraino. Lo riporta il Guardian.


Con il precipitare della situazione in Ucraina corrono i prezzi del petrolio e dell'oro, bene rifugio per eccellenza. I futures sul greggio Brent salgono sopra quota 95 dollari al barile in mattinata, dopo aver superato i 97 dollari per la prima volta dal 30 settembre 2014, mentre il Light crude Wti sale a 93,38 dollari. L'oro si è portato sui massimi degli ultimi nove mesi a 1,913 dollari l'oncia.


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Le autorità di Rostov continuano ad accogliere i civili evacuati dalle Repubbliche popolari di Lugansk (LPR) e Donetsk (DPR) e oltre 7.000 persone si trovano attualmente in rifugi temporanei nella regione russa: lo ha reso noto il servizio stampa del governatore regionale. Lo riporta Interfax. Attualmente "ci sono più di 7.000 rifugiati, tra cui 3.200 bambini, in 118 rifugi temporanei nella regione di Rostov.


La Borsa russa perde l'8% in apertura questa mattina a causa delle tensioni in Ucraina. Con il precipitare della crisi ucraina prosegue sui mercati valutari il crollo del rublo, che schizza sopra quota 80 sul dollaro. 


La Siria approva il riconoscimento da parte della Russia delle repubbliche separatiste del Donbass, ha dichiarato il ministro degli Esteri di Damasco Faisal Mekdad, riportato dalle agenzie russe. Mekdad ha defiito il messaggio di Putin "una pietra militare nella storia".


"La decisione della federazione russa e' inaccettabile e la respingiamo". Lo fa sapere il ministero degli Esteri turco con un comunicato in riferimento alla decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Il riconoscimento della Russia dei territori autoproclamati è per Ankara "in contraddizione con gli accordi di Minsk e costituisce una chiara violazione dell'unita' politica e dell'integrità territoriale dell'Ucraina", si legge nella nota che invita le parti ad "agire con buonsenso e a rispettare la legislazione internazionale".


Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è ancora pronto a incontrarsi con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di inviare truppe nelle due regioni separatiste ucraine: lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "Anche nei momenti piu' difficili... noi diciamo: siamo pronti alle trattative", ha detto Zakharova


Il primo ministro lituana Ingrida Šimonyte ha dichiarato oggi che la decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere le due regioni separatiste filorusse in Ucraina fa vergognare "Kafka e Orwell". In un tweet sul suo account ufficiale, Šimonyte ha scritto: "Putin ha appena fatto vergognare Kafka e Orwell: nessun limite all'immaginazione del dittatore, nessun minimo troppo basso, nessuna bugia troppo palese, nessuna linea rossa troppo rossa da attraversare".


Con la sua decisione di riconoscere come russe le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, in Donbass, il presidente Vladimir Putin "ha ridotto a brandelli l'accordo di Minsk". Lo ha detto l'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.


I diplomatici statunitensi ancora in Ucraina hanno ricevuto l'ordine di trasferirsi in Polonia per "motivi di sicurezza", ha annunciato il segretario di Stato americano Antony Blinken poche ore dopo che la Russia ha annunciato l'invio di truppe nelle regioni filo-separatiste russe dell'Ucraina.


Il Giappone accusa la Russia di aver violato le leggi internazionali e di non aver rispettato gli accordi di Minsk del 2014, dopo la decisione del presidente Vladimir Putin di inviare truppe nella regione del Donbass. Lo ha ribadito il premier nipponico, Fumio Kishida, durante un incontro con i media. "Se si dovesse verificare un'invasione in Ucraina, il Giappone continuerà a seguire da vicino la situazione e lavorerà al fianco dei Paesi del G7 e le nazioni della comunità internazionale per organizzare delle risposte appropriate, inclusa l'applicazione di sanzioni", ha affermato Kishida.


Il governo tedesco "condanna la violazione dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina da parte della Russia nei termini più forti possibili". Lo ha affermato l'ambasciatrice tedesca all'Onu, Antje Leendertse, sottolineando che la decisione di Mosca avrà "gravi conseguenze economiche, politiche e strategiche".


Kiev si impegna "per la strada diplomatica, ma siamo sulla nostra terra. Non abbiamo paura di niente e di nessuno". Lo ha ribadito l'ambasciatore ucraino all'Onu, Sergiy Kyslytsya, precisando che i confini dell'Ucraina non cambieranno. "Non daremo via niente a nessuno. Non è febbraio 2014, quando la Russia invase la Crimea, ma è febbraio 2022".


Sembra che alcuni colleghi del Consiglio di Sicurezza siano "pronti a seppellire" gli Accordi di Minsk. "Rimaniamo aperti alla diplomazia e a una soluzione diplomatica ma non permetteremo nuovo bagno di sangue" nel Donbass. Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina. Mosca è presidente di turno del Consiglio.


"Tutte le parti interessate devono esercitare moderazione. Tutti i Paesi dovrebbero risolvere le controversie con mezzi pacifici in linea con la Carta delle Nazioni Unite". Lo ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu, Zhang Jun, durante la riunione d'emergenza.


La Casa Bianca conferma che imporrà nuove sanzioni alla Russia nelle prossime ore. Non è ancora chiaro se Joe Biden scaricherà l'intera forza delle sanzioni o si limiterà a un'azione parziale. Un coro di voci democratiche e repubblicane si è detto favorevole a un'azione forte ora, prima che Vladimir Putin estenda il suo controllo al di là del Donbass.


"Ora più che mai il Consiglio di Sicurezza deve assumersi le proprie responsabilità sulla pace e la sicurezza, deve essere unito nel chiedere alla Russia una de-escalation e condannare l'aggressione all'Ucraina". Lo ha dichiarato l'ambasciatrice britannica all'Onu, Barbara Woodward, confermando che Londra "annuncerà nuove sanzioni" contro Mosca. La Russia "ci ha portato sull'orlo del baratro, la esortiamo a fare un passo indietro".


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Il primo ministro britannico Boris Johnson presiederà una riunione del comitato di emergenza del Regno Unito Cobra alle 7:30 italiane, per discutere gli ultimi sviluppi in Ucraina. L'incontro servirà a "coordinare la risposta del Regno Unito" alla Russia, incluso un "pacchetto significativo di sanzioni da introdurre immediatamente".


L'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha sottolineato che Vladimir Putin "sta testando il sistema internazionale, la nostra determinazione, sta vedendo fino a che punto può spingerci". Un attacco all'Ucraina è "un attacco alla sovranità di ogni Stato membro dell'Onu e alla Carta delle Nazioni Unite e avrà conseguenze rapide e gravi. Gli Stati Uniti continuano a credere nella diplomazia come unico luogo per risolvere responsabilmente le divergenze".


"Questo attacco alla sovranità e all'integrità territoriale all'Ucraina è non provocato e chiaramente la Russia sta cercando un pretesto per un'ulteriore invasione". Lo ha detto l'ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu sull'Ucraina. "Putin ha posto davanti al mondo una scelta. Non dobbiamo distogliere lo sguardo. La storia ci dice che guardare dall'altra parte sarà un percorso molto più costoso".


"Le prossime ore e i prossimi giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi". Lo ha detto il sottosegretario agli Affari politici dell'Onu, Rosemary Dicarlo, alla riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina, assicurando "il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell'attuale crisi". "Ci rammarichiamo anche - ha aggiunto - per l'ordine di schierare truppe russe nell'Ucraina orientale, come riferito in una 'missione di  mantenimento della pace'".


E' stato convocato per le 21 di New York (le 3 italiane) una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, presso il Palazzo di Vetro.


Il riconoscimeto del Donbass ucraino da parte della Russia è "una situazione drammatica, una palese violazione della legge internazionale, della Carta Onu e degli Accordi di Minsk. Ci saranno conseguenze in Europa, ma continueremo a fare pressione per una soluzione diplomatica". Lo ha detto l'ambasciatore francese al Palazzo di Vetro, Nicolas de Riviere, aggiungendo: "Ora però dobbiamo condannare quello che è successo oggi".

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