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A Roma si è svolto un incontro che ha ripercorso le principali tappe dell'impegno della CRI, dall'inizio dell'emergenza a oggi, nell'affiancare la consorella ucraina nelle attività di supporto alla popolazione colpita dal conflitto
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Venerdì 6 dicembre, a Roma, in Campidoglio (Sala della Protomoteca), si è svolto l'incontro "La Croce Rossa Italiana e la crisi in Ucraina". Incontro che ha ripercorso le principali tappe dell'impegno della CRI, dall'inizio dell'emergenza a oggi, nell'affiancare la consorella ucraina nelle attività di supporto alla popolazione colpita dal conflitto. Azioni rese possibili anche grazie a una raccolta fondi, che a breve sarà rilanciata, che ha permesso di raggiungere i 48,7 milioni di euro, tra donazioni economiche e beni. "Alle 56 abitazioni che abbiamo realizzato a Zhytomyr se ne aggiungeranno presto altre 40 a Chernivtsi che saranno donate ad altrettante famiglie in difficoltà che adesso, a causa del conflitto, non hanno una casa", ha dichiarato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, durante l'incontro.
"La nostra opera umanitaria continuerà – ha aggiunto Valastro –. Ai civili, che pagano il prezzo più alto di questo conflitto, dico: c'eravamo, ci siamo e continueremo ad esserci, non vi lasceremo soli. Continueremo a percorrere la strada tracciata dai nostri 7 principi perché abbiamo un compito: lenire le sofferenze di donne, uomini, bambine e bambini, essere accanto a chi vive in difficoltà, a chi affronta particolari emergenze, a chi si sente solo, a chi attraversa il mare in cerca di speranza. Questa è la nostra umanità ed è un valore, come dissi qualche tempo fa a Zhytomyr, che non siamo disposti a negoziare".
All'incontro ha partecipato anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha dichiarato: "La Croce Rossa Italiana è la più grande associazione di volontariato del nostro Paese e da oltre un secolo e mezzo è sinonimo di affidabilità, preparazione, professionalità, passione, competenze e grandi energie. La storia della CRI raccoglie in sé esperienze di straordinaria abnegazione e di impegno nei diversi scenari di crisi, basti ricordare i terremoti e le alluvioni che hanno colpito il nostro Paese negli scorsi anni o i conflitti internazionali come quello in Ucraina, che ha visto anche Roma Capitale attivarsi immediatamente per dare conforto e aiuto alla popolazione. Voglio fare gli auguri a questa grande associazione per i suoi primi 160 anni e legare questo augurio al particolare momento che stiamo vivendo in vista dell'apertura della Porta Santa, ricordando come Roma sia storicamente una città inclusiva, accogliente e che abbraccia con convinzione il messaggio di speranza che il Papa ha lanciato nella Bolla di indizione del Giubileo".
"Il governo sostiene convintamente l'impegno della Croce Rossa Italiana in Ucraina, così come negli altri teatri in cui offre assistenza alle popolazioni colpite dai conflitti", ha ribadito il vice ministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, anche lui intervenuto all'appuntamento che ha visto inoltre la partecipazione di: Ignazio Schintu, Direttore Operazioni, Emergenze e Soccorsi della CRI; Luca Ferraris, presidente di Fondazione CIMA; Francesca Basile, responsabile Unità operativa Migrazioni della CRI; Maksim Dotsenko, direttore generale Croce Rossa Ucraina (URCS); Viktor Oleksandrovyč Vitovec'kyj, direttore del Dipartimento di Protezione Civile del SESU; Petro Dobromilsky, Head of the State Service of Ukraine for Children’s Affairs; Lorenzo Massucchielli, responsabile Unità operativa Emergenze internazionali della CRI; Simone Sterlacchini, responsabile Laboratorio LARGE del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, e Oleksandr Skichko, direttore di Rezult.
La giornata dell'incontro è stata aperta alle 9:30, con una mostra fotografica che ha documentato l'impegno della CRI a supporto dell'emergenza in Ucraina.