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Referendum nelle zone ucraine, filorussi rivendicano la vittoria | Medvedev: "Risultati chiari, bentornati a casa"

L'Onu: "Voto illegale per il diritto internazionale". La Nato: "Prendere sul serio le minacce nucleari di Putin"

di Redazione online
27 Set 2022 - 22:31

La guerra in Ucraina giunge al 216esimo giorno. Le autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kherson hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia. Medvedev: "Risultati chiari, bentornati a casa". Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, avverte: "La Russia ha il diritto di utilizzare armi nucleari, se necessario". Secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, bisogna prendere sul serio le minacce nucleari del Cremlino. Intanto, gli arrivi di cittadini russi in Georgia sono raddoppiati a 10mila al giorno dopo l'annuncio della mobilitazione da parte del presidente Vladimir Putin. In queste ore fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nord Stream 1 e 2.


"La Russia disprezza già la Carta delle Nazioni Unite. La Russia infrange già tutte le regole di questo mondo. Quindi è solo questione di tempo prima che distrugga quest'ultima istituzione internazionale che può ancora agire. L'esortazione è di agire ora". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "Il riconoscimento da parte della Russia dei referendum fasulli come presumibilmente normali, l'attuazione del cosiddetto 'scenario della Crimea' e un altro tentativo di annettere il territorio dell'Ucraina significano che non c'è nulla di cui parlare con questo presidente della Russia. Ora c'è bisogno di un segnale chiaro da ogni Paese del mondo", aggiunge.


Le autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kherson hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia. Lo riporta la Tass precisando che in base ai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il sì ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell'area di Kherson, dove i conteggi sono stati ultimati, l'87,05% dei votanti ha detto sì all'annessione.


"I referendum sono finiti. I risultati sono chiari. Bentornati a casa, in Russia!". Lo ha scritto su telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, commentando l'esito del referendum per l'annessione nelle Regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia e nelle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Luhansk.


Il 98,42% degli elettori dell'autoproclamata Repubblica di Luhansk ha votato per l'annessione alla Russia. Lo ha detto la presidente della commissione elettorale regionale locale Elena Kravchenko. Lo riporta Ria Novosti.


Durante i referendum nei territori occupati "la gente è stata obbligata a votare mentre veniva minacciata con le armi e i risultati sono stati preparati con grande anticipo. Ogni annessione è un crimine". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in video alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina (a cui la Russia si è opposta). "L'annessione mette Putin da solo di fronte a tutta l'umanità. Credo nella vostra abilità di agire", ha aggiunto.


Oltre il 93% degli elettori al referendum nella regione di Zaporizhzhia ha votato a favore dell'annessione alla Federazione russa. Lo ha riferito il capo del comitato elettorale regionale filurusso, Galina Katyushchenko, al termine dello spoglio completo delle schede. Il 93,11% degli elettori della regione ha votato a favore, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. Katyushchenko ha aggiunto che "non ci sono state violazioni gravi o osservazioni durante il referendum".


L'annessione alla Russia della Regione ucraina occupata di Kherson è stato sostenuta dal 87,05% degli elettori con il 100% dei voti scrutinati. Lo rende noto Ria Novosti, citando la commissione elettorale locale.


I referendum russi "si sono svolti durante un conflitto armato attivo, in aree sotto il controllo di Mosca, al di fuori del quadro giuridico e costituzionale dell'Ucraina. Non possono essere definiti un'espressione genuina della volontà popolare". Lo ha detto il capo degli Affari politici dell'Onu, Rosemary DiCarlo, alla riunione del Consiglio di Sicurezza. "Azioni unilaterali volte a conferire una patina di legittimità al tentativo di acquisizione con la forza da parte di uno Stato del territorio di un altro Stato non possono essere considerate legali ai sensi del diritto internazionale", ha aggiunto.


Missili russi hanno colpito il distretto di Kholodnohirsky nella città di Kharkiv. Lo ha detto il sindaco Ihor Terekhov. Lo riporta Unian. Ad essere colpita "un'infrastruttura" che non è stata specificata. "In alcune zone della città non c'è luce", ha aggiunto.


Due esplosioni si sono verificate vicino al canale di approvvigionamento idrico del sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia "elemento essenziale della sicurezza nucleare". Lo afferma l'Aiea in una nota riportata da Ria Novosti. "Non ci sono danni alle strutture e alle apparecchiature della stazione", aggiunge l'Aiea spiegando che "la causa delle esplosioni non è attualmente chiara ed è sotto inchiesta".


L'Ucraina" ha il diritto di continuare a difendersi anche nei territori che saranno eventualmente annessi dalla Russia con le armi che le stiamo fornendo". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sottolineando che per gli Stati Uniti sono già stati chiarissimi. Non riconosceremo mai l'annessione del territorio ucraino da parte della Russia".


Gli Usa danno il benvenuto a qualsiasi persona cerchi asilo provenendo dalla Russia. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre nel suo briefing con i reporter. 



"Non dico che l'uso delle armi nucleari da parte della Russia sia probabile, ma l'uso costante della retorica di un loro uso da parte di Putin è preoccupante e dobbiamo prendere questo rischio sul serio". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sottolineando che la retorica nucleare, i falsi referendum e la mobilitazione russa rappresentato chiaramente una "escalation" del conflitto.


Ben 66mila russi sono entrati nell'Unione europea nell'ultima settimana, tra il 19 e il 25 settembre, il 30% in più rispetto alla settimana precedente. Lo riporta l'ultimo bollettino di Frontex. La maggior parte è entrata attraverso i valichi di frontiera finlandese ed estoni. "Gli ingressi sono aumentati significativamente in Finlandia a seguito dell'annunciata mobilitazione in Russia", nota il bollettino. "Il 19 settembre Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia hanno iniziato ad applicare restrizioni all'ingresso dei cittadini russi che viaggiano esclusivamente per turismo o per svago, restrizioni simili sono in corso in inflandia", si legge. 


Oltre 1.600 account Facebook falsi sono stati bloccati da Meta per aver diffuso propaganda russa in Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Ucraina. Lo annuncia la compagnia sottolineando che era la rete più grande e complessa collegata alla Russia mai identificata dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. 


L'esito del voto per l'annessione a Mosca nei referendum organizzati dai filorussi in quattro regioni ucraine (Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia) "non cambierà nulla" nella condotta militare dell'esercito di Kiev. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in una conferenza stampa con la sua omologa francese Catherine Colonna, in visita a Kiev. "Non cambierà nulla nella nostra politica, nella nostra diplomazia e nella nostra condotta sul campo di battaglia", ha assicurato. 


Il Consiglio della Federazione russa, la Camera alta del Parlamento di Mosca, potrebbe votare il 4 ottobre l'annessione delle regioni ucraine di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, se l'esito dei referendum tenuti dalle autorità filorusse e non riconosciuti dalla comunità internazionale sarà favorevole. Lo riporta la Tass.


Secondo i primi dati resi noti dalle commissioni elettorali create dalle amministrazioni filorusse, oltre il 95% dei votanti si è espresso a favore dell'annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass. 



"A oggi, abbiamo documentato che 5.996 civili sono morti e 8.848 sono rimasti feriti" dall'inizio del conflitto in Ucraina. "Tra i morti ci sono 382 bambini. Questi numeri riflettono singoli incidenti confermati, i numeri effettivi sono molto più alti". Lo ha affermato il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner, presentando il nuovo rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani sull'Ucraina.


"Nelle attuali circostanze dell'operazione militare speciale e dei referendum che si stanno svolgendo nel Donbass, il salvataggio delle persone nei territori in cui si sta svolgendo il referendum è al primo posto, è al centro dell'attenzione di tutta la nostra società a livello nazionale". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putini durante un incontro per discutere sui lavori stagionali sul campo, secondo quanto riferisce la Tass. 


La Commissione Ue considera "certamente un'opzione" imporre sanzioni individuali ai cittadini europei che si trovano "come osservatori" nelle regioni ucraine dove sono in corso i referendum per l'annessione alla Russia. "Ogni sostegno a queste consultazioni sarà considerato come illegale e ovviamente tutto dipenderà dal livello di partecipazione accordato. Certo, la responsabilità di capire se vanno adottate misure, caso per caso, è degli Stati membri".


Gli arrivi di cittadini russi in Georgia sono raddoppiati a 10mila al giorno dopo l'annuncio della mobilitazione da parte del presidente russo Vladimir Putin. Lo afferma il ministero di Tbilissi.


"Le nostre sanzioni funzionano, il Pil crollerà del 11%, un crollo maggiore che quello prodotto durante il crollo dell'Urss". Così il direttore esecutivo del Servizio esterno dell'Ue, Luc Pierre Devigne, durante la sua audizione alla commissione Esteri dell'Eurocamera. "Inoltre la Russia è sempre più isolata, partner come Cina e India hanno espresso le loro preoccupazioni all'intervento militare. Riteniamo perciò che la strada scelta dall'Ue funzioni e che dobbiamo essere ancora più risoluti, non è questo il momento di cedere", ha aggiunto Devigne


Il governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi. Lo scrive il quotidiano Tagesspiegel , citando le proprie fonti e aggiungendo che "si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l'uno dall'altro". Secondo il quotidiano, Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una "coincidenza".


I referendum sono riconosciuti validi da Mosca nelle 4 aree occupate "poiché l'affluenza alle urne ha superato il 50%". E' quanto affermano le autorità russe, secondo quanto riporta la Tass. "Nel Donetsk - afferma la Tass - l'86,89% degli elettori ha votato lunedì sera. L'affluenza alle urne è attualmente dell'83,61% nel Lugansk, del 63,58% nella Regione di Kherson e del 66,43% nella Regione di Zaporizhzhia". Oggi ultimo giorno di votazione per l'annessione alla Russia: i seggi hanno aperto alle 8 e chiuderanno alle 16 "subito dopo inizierà lo spoglio dei voti e saranno annunciati i risultati degli exit poll".


Fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nordstream 1 e 2. Lo fa sapere il governo danese annunciando di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche.


"La Russia ha il diritto di utilizzare armi nucleari, se necessario, in base alla dottrina nucleare". Lo afferma, citato dalla Tass, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, ed ex presidente della Federazione, Dmitry Medvedev. La Russia - ha aggiunto - "farà tutto il possibile per impedire ai vicini ostili, come l'Ucraina, di acquistare armi nucleari".


La città di Mykolaiv è stata "pesantemente" bombardata durante la notte. Lo ha riferito su telegram il sindaco Oleksandr Senkevych, precisando che gli attacchi sono stati due e hanno interessato diverse zone della città. "Sono stati danneggiati - scrive - edifici civili, in particolare strutture residenziali e negozi, oltre alla rete di approvvigionamento idrico". 


Le forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico sull'aeroporto di Kryvyi Rih. Lo ha reso noto Valentin Reznichenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, nel suo canale Telegram. Lo riporta Unian.


"La situazione è particolarmente grave nella regione di Donetsk. Stiamo facendo di tutto per frenare l'attività nemica. È qui che si trova il nostro obiettivo numero uno in questo momento, poiché il Donbass è ancora l'obiettivo numero uno per gli occupanti". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso serale su Telegram.
 

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