La Farnesina all'ambasciatore Razov: "L'Italia condanna i referendum farsa". L'ex generale Usa Petraeus: "In caso di bomba atomica distruggeremmo le truppe russe sul campo"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al 222esimo. L'esercito ucraino "con le sue soverchianti unità blindate" è riuscito a "penetrare le linee della nostra difesa" nell'area dei villaggi di Zolota Balka e Oleksandrivka nella regione meridionale di Kherson, appena annessa da Mosca. Lo ha ammesso il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Al termine del colloquio alla Farnesina con l'ambasciatore russo in Italia, Sergei Razov, il segretario generale del ministero degli Esteri, Ettore Sequi, ha ribadito la "ferma condanna dell'Italia per i referendum farsa, consultazioni condotte dalla federazione russa in modo illegale in violazione di ogni norma internazionale". Intanto, secondo il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, "l'uso delle armi nucleari da parte della Russia è possibile solo in accordo con la sua dottrina" sulla deterrenza.
"Quale Elon Musk vi piace di più? Quello che sostiene l'Ucraina o quello che sostiene la Russia?". È la domanda provocatoria pubblicata su Twitter da Volodymyr Zelensky, commentando quanto affermato dal patron di Tesla. Quest'ultimo ha suggerito le condizioni per la pace tra Kiev e Mosca, tra cui "rifare le elezioni nelle regioni annesse sotto la supervisione Onu", con la Russia "che lascia se questa è la volontà del popolo". E ancora: "La Crimea formalmente parte della Russia, come è stato dal 1738 (fino all'errore di Krusciov), e le "forniture d'acqua assicurate alle Crimea" e "l'Ucraina che resta neutrale".
La nave cargo Laodicea attraccata in Libano la scorsa estate, di cui l'Ucraina aveva chiesto il sequestro denunciando che trasportava grano rubato dalla Russia, fa parte di una sofisticata operazione di contrabbando gestita da Mosca. È quanto emerge da un'inchiesta condotta da Associated Press, secondo cui la Russia ha utilizzato documenti falsi e stratagemmi per rubare grano ucraino del valore di almeno 530 milioni di dollari. Una quantità di denaro che ha contribuito ad alimentare la macchina della guerra di Vladimir Putin.
L'esercito ucraino "con le sue soverchianti unità blindate" è riuscito a "penetrare le linee della nostra difesa" nell'area dei villaggi di Zolota Balka e Oleksandrivka nella regione meridionale di Kherson, appena annessa da Mosca. Lo ha ammesso il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, dopo che Kiev aveva rivendicato ulteriori avanzate nel sud.
La giornalista russa Maria Ovisannikova, diventata famosa per avere mostrato un cartello contro l'invasione dell'Ucraina durante una diretta televisiva, è stata inserita dal ministero dell'Interno di Mosca nella lista dei ricercati. La donna era agli arresti domiciliari con l'accusa di avere diffuso false notizie contro le forze armate; secondo quanto riferito dal marito al sito di informazione indipendente Mediazone, però, il primo ottobre sarebbe fuggita portando con sé la figlia di 11 anni.
Nel corso del colloquio di stamattina alla Farnesina, l'ambasciatore russo Sergei Razov "ha respinto categoricamente le dichiarazioni della parte italiana e ha esposto le sue posizioni in merito alle questioni che sono state toccate nello spirito di quanto disposto dal discorso del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nella Sala di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino il 30 settembre". Lo fa sapere l'ambasciata russa a Roma in una nota.
Anche la Repubblica Ceca ha invitato i suoi cittadini a lasciare la Russia per il possibile "deterioramento delle condizioni di sicurezza nel Paese, soprattutto per i cittadini dei Paesi della Ue e della Nato". Lo fa sapere il ministero degli Esteri in un comunicato, ripreso dall'agenzia russa Ria Novosti. La stessa decisione era stata presa nei giorni scorsi da Usa, Polonia, Bulgaria e Romania.
La Camera bassa dal Parlamento russo (la Duma) ha ratificato i trattati di annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine in cui si sono tenuti i referendum orchestrati dal Cremlino e non riconosciuti dalla comunità internazionale. Si tratta delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. La ratifica da parte della Camera alta del Parlamento russo è attesa per martedì.
"L'Italia sarà pienamente allineata con i Paesi partner nel valutare ulteriori misure restrittive contro le azioni illegali della Russia come pacifico strumento di pressione per porre fine a questa guerra di aggressione". Lo ha detto il segretario generale della Farnesina, Ettore Sequi, in un punto stampa dopo il colloquio con l'ambasciatore russo Serghey Razov.
"Un messaggio inequivocabile. Ferma condanna dell'Italia per i referendum farsa, consultazioni condotte dalla Federazione russa in modo illegale in violazione di ogni norma internazionale". Lo ha detto il segretario generale della Farnesina, Ettore Sequi, in un punto stampa dopo il colloquio con l'ambasciatore russo Serghey Razov. "L'Italia non riconosce e non ne riconoscerà l'esito", ha ribadito.
"Non è chiaro con chi collaborare per ripristinare il flusso di Nord Stream perché l'Occidente è isterico" sulla vicenda. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
Il Cremlino liquida come "emotiva" la richiesta del leader ceceno Kadyrov di usare armi nucleari a bassa potenza. Lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
"L'uso delle armi nucleari da parte della Russia e' possibile solo in accordo con la sua dottrina" sulla deterrenza. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
Le forze russe hanno iniziato la mobilitazione forzata della popolazione locale nel distretto occupato di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia (sud), appena annessa alla Russia dopo i referendum farsa. Lo ha reso noto il sindaco della città, Ivan Fedorov, secondo quanto riporta Unian.
Almeno 416 bambini sono stati uccisi dalle forze russe in Ucraina dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto su Telegram l'ufficio del Procuratore Generale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. I bambini feriti sono almeno 784.
Le forze russe hanno lanciato 11 missili e 10 raid aerei contro oltre 35 insediamenti ucraini nelle ultime 24 ore: lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook, secondo quanto riporta Unian.
Se Putin usasse il nucleare, "risponderemmo guidando uno sforzo della Nato - un sforzo collettivo - che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero". L'indicazione arriva dall'ex generale David Petraeus, già capo della Cia, in una intervista ad Abc. Secondo Petraeus, "deve esserci una risposta", ma non necessariamente "nucleare contro nucleare", per evitare un'escalation.
La controffensiva ucraina nella regione di Kherson sembra essere riuscita a sfondare le difese russe. Secondo quanto riferito da diversi corrispondenti militari russi, le truppe di Mosca hanno dovuto abbandonare diversi insediamenti nell'area: Shevchenkovka e Lyubimovka oltre ai villaggi di Osokorovka e Zolotaja Balka. Le truppe ucraina sarebbero arrivate sino all'insediamento di Dudchany, sulle rive del fiume Dnepr. Le forze ucraine stanno cercando di sfondare a Berislav per raggiungere il valico per la diga Kakhovskaya e puntare su Nova Kachovka.
"Nove Paesi della Nato hanno sostenuto le aspirazioni dell'Ucraina di diventare un membro a pieno titolo dell'Alleanza. Ci stiamo muovendo in questa direzione. Sono sicuro che realizzeremo questo nostro progetto". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale alla nazione.