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I media ucraini: "Arresti di militari a Mosca, corpi d'élite diretti verso il centro"

Lavrov: "Per la Russia la guerra nucleare è inaccettabile. L'Occidente non distruggerà la nostra economia"

di Redazione online
09 Ott 2022 - 00:01

La guerra in Ucraina giunge al 227esimo giorno. Dopo l'allarme di Zelensky ("siamo sull'orlo del disastro nucleare"), il Cremlino prova a smorzare i toni: "La Russia si è impegnata a rispettare la dichiarazione delle cinque potenze nucleari secondo cui la guerra nucleare è inaccettabile", ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Intanto nella capitale russa scattano arresti di personale militare: polizia e forze d'élite blindano il centro città.


Nuovo attacco russo in serata a Zaporizhzhia. Lo afferma il presidente dell'amministrazione statale regionale di Zaporizhzhia Oleksandr Starukh su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda. 


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che sono in corso battaglie molto dure nella direzione di Bakhmut. "Durante questa giornata, i movimento dei nostri militari, del Servizio di sicurezza dell'Ucraina, della Guardia nazionale e di tutti coloro che sono coinvolti in azioni attive sono proseguiti in azioni nell'est e nel sud del nostro stato. Manteniamo posizioni nel Donbass, in particolare in direzione Bakhmut, dove ora ci sono battaglie molto, molto difficili, molto dure".
 


Arresti di personale militare sarebbero in corso a Mosca: lo riferiscono vari media ucraini, tra cui l'agenzia Unian e il portale Tpyxa, secondo cui le unità d'élite della guardia russa, la divisione operativa Dzerzhinsky, sono entrate in città e si dirigono verso il centro, dove il traffico sarebbe stato interrotto, insieme a gruppi delle forze di polizia. Tutte le unità militari nel perimetro di Mosca sarebbero  state poste in allerta.


Il ministero della Difesa russo ha sostenuto di aver respinto gli attacchi nell'area di Kupyansk, nella regione ucraina di Kharkiv, uccidendo oltre 220 combattenti ucraini.


Il generale Sergei Surovikin "è stato nominato al comando del gruppo congiunto delle forze impegnate nell'operazione militare speciale" in Ucraina. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.



"L'Occidente non riuscirà mai a distruggere l'economia russa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, secondo quanto riporta la Tass.
 


La Russia si è impegnata a rispettare la dichiarazione delle cinque potenze nucleari secondo cui la guerra nucleare è inaccettabile. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, secondo quanto riporta la Tass. Lavrov ha inoltre affermato che l'Occidente usa bugie e manipolazioni per dipingere la Russia come fonte di minacce nucleari ed ha sottolineato la natura difensiva della politica di deterrenza nucleare di Mosca.


"Crimea, il ponte, l'inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all'Ucraina, tutto ciò che appartiene all'occupazione russa deve essere espulso". Lo ha scritto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sull'incendio che ha distrutto parzialmente il ponte di Crimea.


Secondo il Comitato nazionale antiterrorismo di Mosca, a provocare l'incendio che ha colpito il ponte Kerch che collega la Russia alla Crimea sarebbe stata l'esplosione di un camion-bomba. Lo scoppio avrebbe causato anche l'incendio di sette serbatoi di carburante di un treno merci che stava transitando sul ponte. "Due campate sono parzialmente crollate", si legge in una nota del Comitato. Il capo del parlamento locale, Vladimir Konstantinov, ha attribuito la responsabilità dell'accaduto a "vandali ucraini".


Nella notte "a causa di un altro bombardamento da parte delle truppe russe, l'ultima linea di comunicazione con il sistema di alimentazione a 750kV della centrale nucleare di Dniprovska è stata danneggiata. Di conseguenza la centrale nucleare di Zaporizhzhia è rimasta senza energia elettrica". Lo scrive su Telegram il sindaco di Energodar, Dmytro Orlov, aggiungendo che "i generatori diesel si accendono automaticamente e le forniture disponibili di gasolio per il loro lavoro in questa modalità saranno sufficienti per dieci giorni".


Un serbatoio di stoccaggio del carburante ha preso fuoco sul Ponte di Crimea. E' quanto riporta la Tass, precisando che "gli archi navigabili del viadotto non hanno subito danni". "È troppo presto per parlare di cause e conseguenze. Sono in corso i lavori per estinguere l'incendio", ha scritto su Telegram Oleg Kryuchkov, consigliere del governo russo in Crimea. 


La città di Kharkiv è stata bombardata: missili sono stati lanciati nel centro, provocando numerosi incendi. Lo ha riferito su Telegram il sindaco Igor Terekhov. Sono stati colpiti una struttura sanitaria e un edificio non residenziale. Al momento non ci sono ulteriori informazioni su danni e persone coinvolte.


I corpi di 180 persone sono stati trovati in una fossa comune scoperta a Lyman, nella regione di Donetsk, liberata dagli invasori russi. Lo rende noto il capo del dipartimento di polizia, Yevhen Zhukov, su Telegram, scrive Ukrinform. "La città liberata di Lyman nella regione di Donetsk. Qui è stata scoperta una fosse comune con 180 persone sepolte all'interno", ha scritto Zhukov. "Nella fossa - ha aggiunto - sono state trovate intere famiglie. Tra le vittime ci sono anche i corpi di bambini nati nel 2019-2021".

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