Tornano alti i timori di escalation nucleare: "In azione il sommergibile nucleare russo Belgorod", Nato in allerta
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al 221esimo giorno ancora nel segno della controffensiva ucraina e dei bombardamenti. Intanto il sommergibile a propulsione nucleare russo K-329 Belgorod si muove nei mari artici e c'è il sospetto che la sua missione sia testare il missile-siluro Poseidon, capace di portare testate nucleari a diecimila km di distanza. Intanto il presidente francese Macron assicura a Zelensky che l'Europa lavorerà a nuove sanzioni contro Mosca, e l'ex generale Usa Petraeus spiega che se Putin usasse l'atomica "distruggeremmo tutte le sue truppe sul campo".
Se Putin usasse il nucleare, "risponderemmo guidando uno sforzo della Nato - un sforzo collettivo - che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero". L'indicazione arriva dall'ex generale David Petraeus, già capo della Cia, in una intervista ad Abc. Secondo Petraeus, "deve esserci una risposta", ma non necessariamente "nucleare contro nucleare", per evitare un'escalation.
"Nove Paesi della Nato hanno sostenuto le aspirazioni dell'Ucraina di diventare un membro a pieno titolo dell'Alleanza. Ci stiamo muovendo in questa direzione. Sono sicuro che realizzeremo questo nostro progetto". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale alla nazione.
La controffensiva ucraina nella regione di Kherson sembra essere riuscita a sfondare le difese russe. Secondo quanto riferito da diversi corrispondenti militari russi, le truppe di Mosca hanno dovuto abbandonare diversi insediamenti nell'area: Shevchenkovka e Lyubimovka oltre ai villaggi di Osokorovka e Zolotaja Balka. Le truppe ucraina sarebbero arrivate sino all'insediamento di Dudchany, sulle rive del fiume Dnepr. Le forze ucraine stanno cercando di sfondare a Berislav per raggiungere il valico per la diga Kakhovskaya e puntare su Nova Kachovka.
Sul tavolo del vertice informale dei capi di Stato e di Governo dell'Ue a Praga del 6 e 7 ottobre ci saranno i tre temi "più pressanti e interconnessi" del momento: "Come proteggere al meglio le infrastrutture strategiche", il caro-energia e come garantire le forniture. Lo ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Charles MIchel, spiegando che "più che mai la chiave sarà la nostra capacita' di restare uniti e coordinare la nostra risposta politica, in uno spirito di solidarietà e in difesa dei nostri interessi comuni".
L'ambasciatore russo in Germania Sergey Nechayev è stato convocato presso il ministero degli Esteri tedesco in seguito all'annessione alla Federazione di quattro regioni ucraine. Lo riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa.
"Qualsiasi uso di armi nucleari avra' conseguenze serie per la Russia": lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg alla Nbc, definendo la retorica di Putin sul nucleare "pericolosa" e "sconsiderata".
Il presidente Emmanuel Macron si è impegnato a "lavorare con i suoi partner europei su nuove sanzioni" contro la Russia dopo l'annessione delle quattro regioni ucraine. Lo ha riferito l'Eliseo. Durante un colloquio telefonico con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, il capo dello Stato francese "ha ribadito la sua ferma condanna dell'annessione illegale da parte della Russia" delle quattro regioni. Il presidente "ha riaffermato la determinazione della Francia ad aiutare l'Ucraina a riconquistare la sua piena sovranità e integrità territoriale ea collaborare con i suoi partner europei su nuove sanzioni", si legge nella nota dell'Eliseo.
"Qualsiasi decisione sull'adesione deve essere presa attraverso il consenso generale, tutti i 30 alleati devono accettare di prendere tale decisione". Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "La retorica nucleare russa è pericolosa e indifendibile", ha proseguito, precisando che qualsiasi attacco alle infrastrutture critiche della Nato "riceverà una risposta forte e unita".
La falla di gas dal gasdotto Nord Stream 1 nel Mar Baltico sembra essersi fermato oggi. Lo afferma l'Agenzia danese per l'energia, informata dalla società Nord Stream Ag, secondo cui sembra essere stata raggiunta una pressione stabile sui due gasdotti Nord Stream 1. "Ciò indica che ora è stato completato anche il soffiaggio del gas delle ultime due perdite" scrive l'Agenzia danese.
"Lyman è completamente libera dalle truppe russe". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La riconquista della città taglia le linee di rifornimento russe al fronte nel Donbass e fra i fronti nell'Est e nel sud dell'Ucraina.
Putin fermi la guerra. E' l'appello che papa Francesco ha rivolto al leader del Cremlino. "Mi rivolgo innanzi tutto al presidente della federazione russa supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte". Parlando ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per l'Angelus, il pontefice ha fatto appello anche al presidente ucraino Zelensky, invitandolo "a essere aperto a serie proposte di pace".
L'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov è stato convocato lunedì al ministero degli Esteri.
Il sommergibile a propulsione nucleare russo K-329 Belgorod si muove nei mari artici e c'è il sospetto che la sua missione sia testare il missile-siluro Poseidon, capace di portare testate nucleari a diecimila km di distanza. E' quanto afferma un'informativa della Nato, citata da La Repubblica, secondo cui l'Alleanza è in allerta e monitora ogni possibile lancio di siluri dal sommergibile. Lungo 184 metri e largo 15, il Belgorod può navigare in immersione a circa sessanta chilometri orari e con un'autonomia virtualmente illimitata. Si ritiene che possa rimanere 120 giorni senza tornare in superficie.
I militari russi uccisi in Ucraina hanno superato nelle ultime 24 ore la cifra di 60mila, secondo quanto afferma lo stato maggiore militare ucraino citato dal Kyiv Independent nel suo bollettino quotidiano. Se la cifra fosse confermata, si tratterebbe, in poco più di sette mesi, di oltre il quadruplo del totale delle perdite sovietiche subite nella quasi decennale guerra in Afghanistan (1979-1989), che ammontavano a circa 15mila, secondo le cifre ufficiali dell'Urss.
Il governatore dell'Oblast di Zaporizhzhia Oleksandr Starukh ha scritto su Telegram che durante la notte le forze russe hanno colpito la città e l'area circostante; Starukh non ha fornito ulteriori dettagli sull'attacco.
La riconquista di Lyman è uno dei fattori chiave per riconquistare nuovi territori, non solo nella regione di Donetsk, ma anche in quella di Luhansk. Lo ha scritto su Telegram Serhiy Haidai, governatore della regione ucraina di Luhansk. "La liberazione di questa città nella regione di Donetsk è uno dei fattori chiave per l'ulteriore liberazione della regione di Luhansk", ha sottolineato Haidai.
Volodymyr Zelensky ha lanciato un monito ai russi: Finché non risolvete il problema con colui che ha iniziato tutto, che ha iniziato questa guerra insensata, sarete uccisi uno a uno, facendo da capri espiatori". Il tutto, afferma il presidente ucraino dopo la controffensiva di Kiev nel Donbass, "per non ammettere che questa guerra è un errore storico per la Russia. Nel Donbass i russi già cercano i colpevoli, accusando alcuni generali di aver fallito. Questa è la prima campana che dovrebbe essere ascoltata a tutti i livelli del governo russo".
La controffensiva ucraina non intende arrestarsi. "Oltre a Lyman, in questa settimana abbiamo piantato più bandiere ucraine nel Donbass. Tra una settimana ce ne saranno ancora di più", afferma il presidente Volodymyr Zelensky nel giorno in cui i russi si sono ritirati dalla città strategica del sud-est. A Lyman "i combattimenti sono ancora in corso, ma lì non c'è traccia di pseudo-referendum per l'annessione", aggiunge Zelensky.
Dopo il ritiro dalle truppe russe dalla città strategica di Lyman, nella regione di Donetsk, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha invitato Mosca a valutare l'impiego di un'arma nucleare a basso potenziale in Ucraina. "A mio parere dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino alla dichiarazione della legge marziale nelle zone di confine e l'uso di armi nucleari a basso potenziale", ha detto Kadyrov in un messaggio diffuso su Telegram in cui torna a criticare duramente i comandi di Mosca.