La giovanissima atleta è morta, insieme al padre, nel crollo della sua abitazione. Salvi la madre e il fratello
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Una ginnasta ucraina di 11 anni, Kateryna Dyachenko, è rimasta uccisa nel crollo della sua abitazione, colpita da un raid russo a Mariupol. Lo ha reso noto la sua allenatrice Anastasia Meshchanenkova, citata da media locali.
Nel raid è morto anche il padre mentre la madre e il fratello si sono miracolosamente salvati anche se quest'ultimo ha riportato ferite gravi. Ma i due non possono essere evacuati dalla città e restano intrappolati insieme ad altre migliaia di persone.
A dare la notizia della morte di Kateryna è stata la sua allenatrice, Anastasia Meshchanenkova, con un post su Instagram e una foto che la ritrae insieme alla piccola ginnasta. Kateryna porta al collo una medaglia e una piccola coppa. La foto è stata scattata a dicembre scorso, quando la guerra era lontana. La tragica morte ha suscitato commozione e indignazione nelle organizzazioni di ginnastica di tutto il mondo. "Non posso crederci, la nostra collega ucraina ha condiviso questa terribile tragedia. Questa creatura meravigliosamente tenera è già un angelo", ha detto la ginnasta bulgara Iliana Raeva, presidente della Federazione nazionale di ginnastica ritmica.
Anche la ginnastica ritmica svizzera ha reso omaggio alla giovane: "Riposa in pace, Katya! La giovane e bella ginnasta di Mariupol ha lasciato questo mondo troppo presto. Lei è una delle tante vittime di una guerra senza senso", scrive su Twitter. La casa di Kateryna è crollata dopo un colpo diretto dell'artiglieria russa a Mariupol, la città bombardata quasi costantemente dal primo giorno dell'invasione militare russa. Elettricità, acqua, cibo e riscaldamento sono stati interrotti a causa dei continui bombardamenti intrappolando almeno 100mila persone.