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Guerra in Ucraina, la Russia mette in guardia Israele sull'invio di armi a Kiev

Cremlino: missili lungo raggio Usa aggraveranno escalation. Netanyahu: pronto a mediare se parti me lo chiedono

di Redazione online
01 Feb 2023 - 23:50

La guerra in Ucraina giunge al 343esimo giorno. Gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari per l'Ucraina che dovrebbero includere per la prima volta razzi a lungo raggio. Il presidente francese Macron non esclude invece la forniture dei velivoli militari. Per il Cremlino l'invio da parte degli Stati Uniti di missili a lungo raggio, aggraveranno l'escalation. Netanyahu: pronto a mediare se parti me lo chiedono ma la Russia mette in guardia Israele sull'invio di armi a Kiev.


Le truppe russe hanno bombardato in serata Kramatorsk, nel Donetsk. In particolare hanno colpito un edificio residenziale, dove ci sarebbero due morti e sette feriti. Lo riferisce Ukirinform, citando il capo dell'amministratore regionale, Pavlo Kyrylenko. Il consiglio comunale della cittadina in un messaggio su Telegram ha aggiunto che un razzo ha colpito anche il cimitero.


 


La Russia mette in guardia Israele dalle forniture di armi all'Ucraina. Lo affermano fonti diplomatiche russe.


La missione di addestramento dell'Unione Europea diviene più ambiziosa. L'obiettivo finale infatti cresce e si passerà dai 15mila soldati previsti quando è stata decisa la missione, a ottobre 2022, ad "almeno 30mila". Lo fa sapere un alto funzionario europeo. Tra questi ci saranno anche i carristi, necessari a guidare "l'alto numero di tank" che i partner dell'Ucraina metteranno a disposizione entro la primavera. Un'altra componente, che sarà annunciata nel corso del summit Ue-Ucraina, sarà "un forte impegno" per lo sminamento di larghe parti del territorio.


Il Cremlino accoglie con favore le proposte avanzate nei giorni scorsi da un'azienda privata, un attore e e alcuni governatori di regioni di pagare una ricompensa ai militari per ogni carro armato americano Abrams che verrà distrutto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov. "I carri armati occidentali bruceranno, e grazie alle ricompense dal mondo imprenditoriale e dalle regioni crescerà il numero degli entusiasti" pronti a distruggerli, ha affermato il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.


Le nuove forniture americane all'Ucraina, compresi eventuali missili a lungo raggio, "non cambieranno gli eventi" sul terreno, "ma contribuiranno solo ad aggravare l'escalation". Lo ha detto il portavoce del Cremlino. Dmitry Peskov.


"I russi stanno radendo al suolo Bakhmut, nell'Ucraina orientale. È una rovina totale, stanno uccidendo chiunque riescano a trovare". Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare ucraina della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo: "Stiamo documentando attentamente tutti i crimini di guerra. Saranno ritenuti responsabili di tutto".


Joe Biden potrebbe incontrare Volodymyr Zelensky in Polonia. Lo riporta il quotidiano polacco "Dziennik Gazeta Prawna", con riferimento a una fonte diplomatica a Kiev. Il presidente americano dovrebbe effettuare un viaggio in Europa in occasione dell'anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina del 24 febbraio. Zelensky intende presentare a Biden il suo piano di pace in 10 punti, inclusa la creazione di un tribunale speciale per indagare sui crimini di guerra commessi dagli occupanti russi. Allo stesso tempo, saranno condotti negoziati sugli armamenti per l'Ucraina.


"Certo li sto esaminando". Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha replicato ad una domanda della Cnn su possibili aiuti militari all'Ucraina, finora assenti da parte di Israele, compreso il sistema di difesa antimissili Iron Dome. Netanyahu ha poi notato che gli Usa di recente hanno preso 250mila proiettili di munizioni, immagazzinati in Israele, e passati all'Ucraina. "È una decisione degli Usa - ha aggiunto - va bene, non ho problemi con questo". E poi: "Anche Israele, francamente, agisce in modi che non elencherò qui contro la produzione di armi dell'Iran che sono usate contro l'Ucraina".


Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è detto disponibile a mediare tra la Russia e l'Ucraina se entrambe le parti, e gli Usa, glielo domandassero. "Se richiesto da tutte le parti rilevanti - ha detto in una intervista alla Cnn - certamente lo considererò ma non mi sto proponendo". Poi ha aggiunto che ci devono essere "tempi giusti e giuste circostanze". Il premier ha poi rivelato di essere stato contattato come mediatore lo scorso febbraio, subito dopo l'invasione russa ma di aver declinato. "Ho una regola - ha detto -: un primo ministro alla volta".


Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, intende sollevare la questione del conflitto in Ucraina durante il suo viaggio ufficiale in Cina, previsto il 5 e 6 febbraioi. Lo ha anticipato il portavoce del dipartimento di Stato Usa, John Kirby. Secondo il portavoce, uno dei principali obiettivi della visita a Pechino sarà il rilancio dei canali di comunicazione tra le due maggiori potenze mondiali in materia di sicurezza, cambiamento climatico e altre questioni di mutuo interesse, interrotti a seguito della visita a Taiwan della ex presidente della Camera Usa Nancy Pelosi, lo scorso agosto.


Gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari per l'Ucraina che dovrebbero includere per la prima volta razzi a lungo raggio, oltre ad altre munizioni e armi: lo riportano alcuni media citando la Reuters. Gli aiuti militari, secondo due dirigenti americani, dovrebbero essere annunciati già questa settimana. Si prevede inoltre che includano attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni di precisione guidate a distanza e armi anticarro Javelin.


L'economia russa sopravvive alle sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina grazie anche ad una serie di Paesi vicini e alleati che la riforniscono di tutto, dai generi alimentari agli smartphone, dalle lavatrici ai semiconduttori. È quanto emerge da una indagine del New York Times, che punta il dito contro ex repubbliche sovietiche come Bielorussia, Kazakhstan e Kirghizistan ma anche contro Paesi come la Cina e la Turchia.

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