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Ucraina, Mosca: "Positivi i tentativi del Vaticano per la pace" | Kiev: "Non abbiamo ancora lanciato la controffensiva"

Il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riconosce il "sincero desiderio della Santa Sede di facilitare la fine del conflitto"

di Redazione online
08 Giu 2023 - 00:09

La guerra in Ucraina giunge al giorno 469. Kiev sostiene di non aver lanciato ancora la controffensiva pianificata per riconquistare il territorio occupato dai russi. Duro braccio di ferro con Mosca al Palazzo di Vetro dell'Onu, con accuse reciproche di terrorismo durante alla riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza convocata in seguito alla distruzione della diga di Kachovka, sul fiume Dnepr. Gli 007 Usa sono inclini a ritenere la Russia responsabile, mentre la Cina non prende posizione e lancia un appello alla moderazione. Dopo la distruzione della barriera di Kakhovka, fa sapere Zelensky, "si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero". Mosca: "Allagate oltre 2.700 case". Zelensky al cardinal Zuppi: "Un cessate il fuoco non porterà la pace". Mosca definisce "positivi i tentativi del Vaticano per la pace".


L'Ucraina non è responsabile del sabotaggio dei Nord Stream 1 e 2, i gasdotti tra Russia e Germania nel Mar Baltico fatti esplodere il 26 settembre 2022. E' quanto affermato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelenksy, nel corso di un'intervista che ha rilasciato al quotidiano "Die Welt". In questo modo, ha respinto la ricostruzione del quotidiano "Washington Post", secondo cui l'Ucraina aveva preparato un piano per sabotare i Nord Stream. 


Un nuovo potenziale pericolo si annida nel disastro della diga di Nova Khakovka: quello delle mine, che l'acqua e il fango probabilmente hanno mosso e dissotterrato, e che minacciano ora non solo la popolazione alluvionata, ma anche i soccorritori. L'Sos è della Croce Rossa. "Sono state tutte portate via dall'acqua e tutto quello che sappiamo è che le mine sono da qualche parte a valle dell'alluvione, ha detto Erik Tollefsen, capo dell'unità per la decontaminazione da armamenti e lo sminamento del Comitato internazionale della Croce Rossa, durante la presentazione di un nuovo drone in grado di individuare mine nascoste. 


Volodymyr Zelensky accusa ancora i russi di aver fatto saltare la diga di Kakhovka "per paura della controffensiva". "È accaduto soltanto a causa dei russi e delle persone che controllano attualmente questa striscia di terra", afferma il presidente ucraino. "Hanno paura che noi iniziamo la controffensiva in questa direzione e vogliono complicare la liberazione dei nostri territori. Loro capiscono molto bene che perderanno questa battaglia. E rallentano la liberazione dell'area".



Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha annunciato di aver avuto una telefonata con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in vista del prossimo vertice a luglio. "A detta di tutti, ha senso che gli Alleati facciano un passo decisivo verso l'adesione dell'Ucraina. Non stiamo cercando truppe Nato sul campo per porre fine a questa guerra. Stiamo cercando la migliore garanzia per evitare guerre future", ha twittato Kuleba dopo la telefonata. 


Il Regno Unito non può ancora puntare il dito, prove alla mano, contro la Russia per la distruzione della diga di Nova Kakhovka, in Ucraina. Lo ha ammesso oggi il premier britannico Rishi Sunak durante una visita a Washington e alla vigilia di un vertice con Joe Biden. Rispondendo al riguardo a Itv il primo ministro Tory ha detto di non poter ancora dire nulla "di definitivo" sull'accaduto. Poi ha aggiunto: "I nostri servizi di sicurezza e i nostri militari stanno lavorando sui dati. Ma se fosse vero (il sospetto occidentale di una responsabilità di Mosca), questo rappresenterebbe un nuovo picco di barbarie da parte della Russia".


La Russia "valuta positivamente i tentativi del Vaticano di facilitare la fine del conflitto in Ucraina" e riconosce il "sincero desiderio della Santa Sede di facilitare il processo di pace". Ma fino a questo momento il Vaticano non ha ancora intrapreso "passi concreti" per una visita del cardinale Matteo Zuppi a Mosca, dopo quella di questa settimana a Kiev. Lo ha detto all'agenzia Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. 


L'Ucraina ha le capacità necessarie per poter avviare una controffensiva per la riconquista del proprio territorio: lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "Gli ucraini hanno ora le armi, le munizioni e anche l'addestramento fornito dagli alleati dai partner della Nato", ha concluso Stoltenberg.


Vladimir Putin riceverà una delegazione di capi di Stato africani che gli sottoporranno un'iniziativa di pace per l'Ucraina. E' quanto convenuto in un colloquio telefonico tra il presidente russo e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, secondo quanto rende noto il Cremlino, citato dalla Tass. 


Il Servizio di emergenza statale dell'ucraina sta valutando la situazione nella regione di Kherson a causa dell'aumento del livello dell'acqua per l'attacco alla diga di Kakhova, precisando che è stato compiuto dalle truppe russe. Secondo i soccorritori, "alle ore 15, venti insediamenti e 2.612 case nei territori della riva destra del Dnepr sono stati allagati. E' stato possibile evacuare 1.752 ucraini dalle aree potenzialmente pericolose, 103 dei quali bambini". Lo scrive Unian. 


Il presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio telefonico con quello russo Recep Tayyip Erdogan, ha definito la distruzione della diga di Kakhovka "un'azione barbara di Kiev", compiuta su suggerimento dei suoi "curatori occidentali". Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino, citato dalla Tass. 


L'Ucraina non ha ancora lanciato la controffensiva pianificata per riconquistare il territorio occupato dalla Russia, "e il suo inizio sarà evidente a tutti quando accadrà". Lo ha detto il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza Oleksiy Danilov, respingendo le dichiarazioni dei funzionari russi secondo cui la controffensiva sarebbe già iniziata.


Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello russo Vladimir Putin hanno discusso in una telefonata la situazione dopo il crollo della diga di Nova Kakhovka, in Ucraina. Erdogan ha sottolineato l'esigenza di un'inchiesta esaustiva sull'episodio.


Un "gruppo di sabotatori ucraini" ha fatto saltare in aria nella regione ucraina di Kharkiv la conduttura che trasporta ammoniaca dalla Russia al porto ucraino di Odessa, provocando feriti tra la popolazione e una dispersione di ammoniaca nell'ambiente. Lo riferisce il ministero della Difesa russo sul suo canale Telegram. L'attacco, precisa il ministero, è avvenuto nei pressi del villaggio di Masyutovka.  


Il vice ministro della Difesa ucraina Hanna Maliar afferma che le truppe sono avanzate da 200 a 1.100 metri su sezioni del fronte intorno alla città fortezza di Bakhmut nelle ultime 24 ore. Su Telegram, Maliar ha dichiarato: "In direzione di Bakhmut, le nostre truppe sono passate dalla difesa all'offensiva. Negli ultimi giorni siamo avanzati da 200 a 1.100 metri in varie sezioni della direzione Bakhmut". Al momento, "il nemico sta ritirando le sue riserve in questa direzione per proteggersi". Il ministro ha aggiunto che le forze di Wagner rimangono ancora da qualche parte nelle retrovie e che l'esercito russo sta "conducendo ostilità". 



"La missione del card. Zuppi era intesa come una collaborazione, un contributo, un ulteriore contributo che anche la Santa Sede può dare alla pace. Credo che, per quello che è avvenuto lì, non è avvenuto niente di nuovo rispetto a quanto il presidente Zelensky aveva detto al Papa, a quanto aveva spiegato al Papa". Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin rispondendo ai giornalisti a margine dell'inaugurazione del Centro Pellegrini del Giubileo. "La posizione dell'Ucraina è sempre quella - ha aggiunto -, ma il fatto di parlarsi e di sentire anche posizioni o prospettive un po' diverse certamente può essere utile e favorevole alla pace. Quali sviluppi ci saranno non lo so".


La Cina esprime "seria preoccupazione per i danni alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka a causa degli impatti umanitari, economici ed ecologici che ne derivano".


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "sarà appeso come il Duce in piazzale Loreto": a dirlo è il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, spiegando che "dobbiamo fermare il nemico e poi lanciare un'offensiva. L'obiettivo oggi non è solo liberare le nostre terre e proteggere la nostra gente. L'obiettivo è il completo rovesciamento del regime nazista di Kiev".


Le inondazioni provocate dall'esplosione della diga di Kakhovka, nel Kherson, hanno danneggiato i vicini ponti della regione meridionale di Mykolaiv. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare della citta' di Snihurivka Ivan Kukhta citato dalla Cnn.


Secondo i servizi di emergenza russi, circa 2.700 abitazioni sono state allagate dopo l'esplosione della diga di Kakhovka e 1.300 persone sono state evacuate evacuate. Lo riporta la Tass. In tutta la regione di Kherson è stato dichiarato lo stato di emergenza.


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di aver ricevuto "un'offerta seria e potente" di caccia da combattimento F-16 dai leader dei Paesi alleati. Il sito presidenziale ucraino riporta le parole di Zelensky che fa riferimento alla visita in Moldavia dove ha avuto un incontro con i leader che hanno confermato la disponibilità a fornire aerei F-16. "I nostri partner sanno di quanti velivoli abbiamo bisogno. Sono molto contento delle informazioni che ho ricevuto da alcuni Paesi. E' stata un'offerta seria e potente", ha detto Zelensky.


A causa dell'esplosione della diga di Kakhovka, ha fatto sapere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, "si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero. Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L'evacuazione delle persone dall'area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio".


La diga di Nova Kakhovka, il cui cedimento nella giornata di ieri ha causato l'inondazione di decine di insediamenti lungo il basso corso e l'estuario del fiume Dnepr, che segna il confine di parte dei territori ucraini occupati dalla Russia, era già stata danneggiata da bombardamenti all'inizio di questo mese. E' quanto emerge da fotografie satellitari analizzate dalla "Cnn". Secondo l'emittente televisiva statunitense, le foto satellitari mostrano che la diga appariva nel complesso strutturalmente intatta almeno sino al 28 maggio scorso; fotografie scattate pochi giorni più tardi, il 5 giugno, mostrano invece danni significativi a una sessione della strada che coronava l'orlo della diga, un danno che pare provocato da un attacco esterno, forse tramite proiettili d'artiglieria.


L'intelligence americana sta valutando la responsabilità dell'esplosine della diga in Ucraina ed è incline verso la Russia come colpevole. Lo riporta la Cnn, citando un funzionario dell'amministrazione.


"La protezione dei civili è un principio importante". Lo ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu Zhang Jun alla riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina. "Esprimiamo la nostra grave preoccupazione" per quanto accaduto, ha aggiunto, chiedendo alle parti in conflitto di "rispettare le leggi internazionali" e lanciando un appello alla "moderazione". "La Cina continuerà a stare dalla parte della pace - ha assicurato - promuovendo il dialogo per arrivare a una soluzione della crisi".

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